giovedì 21 luglio 2016

Twillyweed

TwillyweedMary Anne Kelly
My rating: 3 of 5 stars

Pubblicato 15 settembre 2015 da Open Road Integrated Media

E tutti vissero felici e contenti. Twillyweed, dal nome della dimora avita di una famiglia americana di origini irlandesi, è uno di quei giallettini carini nel quali la solita signora di mezza età ma ancora piacente si ritrova a risolvere il mistero dopo aver interpretato tutto al contrario. Quindi la ricchissima famiglia che ha assunto sua nipote è in realtà una banda di poveracci che vivono praticamente della carità e del senso di colpa di chi, in un incidente, ha reso invalido il fratello maggiore; quello che lei pensa essere un riparatore di barche è un ricchissimo ereditiero; l'affascinante mangiauomini è una lesbica, ma, soprattutto, chi è assente non è necessariamente andato via.
Solo il piccolo di casa, un bambino di quattro anni con un occhio malandato, vede le cose con chiarezza, e solo quando lui deciderà di agire, costringendo gli altri a seguirlo per salvarlo, le cose andranno finalmente a posto.
Il romanzo è scritto piuttosto bene e i personaggi sono interessanti. Troppi cliché e troppe divagazioni per i miei gusti.


And they lived happily ever after. Twillyweed, named after the ancestral home of an American family of Irish descent, is one of those cute mistery in which the usual middle-aged but still attractive woman founds herself to solve the mystery after understanding everything just the opposite. So the rich family who hired her niece is actually a band of poor devils, living prety much of the charity and the guilt of those who, in an accident, disabled the older brother; what she thought to be a repairer of boats is a rich heiress; the fascinating man-eater is a lesbian, but, above all, who is absent is not necessarily gone away.
Only the yunger of tje house, a four year old child with a battered eye, sees things clearly, and only when he decides to take action, forcing the others to follow him to save him, things will be finally in place.
The novel is quite well written and the characters are interesting. Too many clichés and too many digressions for my taste.

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