The City

Dean Koontz
My rating: 3 of 5 stars

Pubblicato il 1 luglio 2014 da Bantam

Ci sono un bambino prodigio, due nonni fantastici, una madre saggia e bellissima, vicini di casa sorprendenti, moltissima grande musica, un padre da dimenticare... e c'è soprattutto lei, La Città.
Insomma che questo libro avrebbe tutti gli ingredienti per essere un bellissimo libro, eppure qualcosa non torna, manca quel "quid" capace di trasformare un libro gradevole in un libro da ricordare. Sarà che la copia in mio possesso non è quella definitiva e alcune imprecisioni devono ancora passare attraverso l'editing, sarà che per certi versi c'è un eccesso di buonismo, sarà che non sono riuscita a non pensare a come avrebbe scritto Stephen King una storia del genere...


There are a prodigy child, two fantastic grandparents, a beautiful and wise mother, amazing neighbors, a deal of great music, a father to forget ... and above all there is she, The City.
In short, this book would have all the ingredients to be a beautiful book, but something does not work, it lacks that "something" that can turn a pleasant book in a book to remember. Will be that the copy in my possession is not the final one and some inaccuracies have yet to go through the editing, will be that in some ways there is an excess of doing good, will be that I could not think about how Stephen King would write history of this kind ...

The Last Human

Ink Pieper
My rating: 2 of 5 stars

Pubblicato il 3 marzo 2014 da BookBaby
Di libri post catastrofe che parlano di un'umanità così depauperata da essere ridotta a un solo membro o poco più ce ne sono moltissimi. Le catastrofi sono di tutti i generi, ma ovviamente sempre autoindotte, a partire dalla vetta assoluta di "Io sono leggenda" di Matheson fino all'inquietante "La strada" di Cormac McCarthy passando per il variegato "L'ultimo degli uomini" della Atwood, che non a caso è anche pittrice.
Anche in questo caso gli umani fanno del loro meglio per fare del loro peggio, e il libro mette in campo personaggi che ricordano tanto il Dottor Stranamore e situazioni clonate da Guantanamo.
Insomma che questo libro ricorda un po' troppo il famoso detto "parlare a suocera per far capire a nuora" e tutta la sua originalità consiste solo nel fatto che, per una volta, il sopravvissuto si rivela essere una donna.
La buona scrittura riesce comunque a rendere la lettura un'esperienza piacevole.


Books post catastrophe that speak of a humanity so impoverished as to be reduced to a single member or so there are plenty. The disasters are of all kinds, but of course, always self-induced, since the absolute peak of Matheson' "I Am Legend" up to the unsettling "The Road" by Cormac McCarthy through the variegated "Oryx And Crake" of Atwood, which not coincidentally is also a painter.
Again humans do their best to do their worst, and the book brings into play characters that recall both the Dr. Strangelove and situations cloned from Guantanamo.
In short, this book reminds me a little the famous saying "talk to mother-in-law to make it clear to daughter-in-law" and all its originality lies only in the fact that, for once, the survivor is revealed to be a woman.
Good writing still managed to make the reading an enjoyable experience..

The Girls at the Kingfisher Club

Genevieve Valentine
My rating: 4 of 5 stars


Pubblicato il 3 giugno 2014 da Atria Books

Pare che il romanzo sia la versione moderna di una favola. Questa favola io non l'ho mai letta e nemmeno la conoscevo, così mi sono goduta la storia "come se fosse la prima volta".
La premessa è molto strana: ci sono 12 ragazze misteriose che ogni notte, nella New York dei tempi del proibizionismo, vanno a ballare in locali malfamati, e ballano con così tanto entusiasmo da rovinare ogni notte un paio di scarpe.
La verità su queste ragazze è un po' scioccante: sono sorelle, figlie di un uomo facoltoso e algido, che ha ucciso loro la madre nel tentativo di farle partorire l'erede maschio. Delle figlie non si cura, le tiene chiuse in casa, pezzenti e ignoranti, finché la più vecchia di loro, Jo (nome che mi sembra un chiaro omaggio alla Jo di Piccole donne) non scopre la danza.
Da quel giorno Jo, detta il Generale, guida ogni notte le ragazze fuori dalla loro prigione, a vivere avventure di ogni genere ma restando un mistero per gli uomini che danzano con loro, di nascosto dal padre. A un certo punto però lo strano fenomeno delle ragazze danzanti raggiunge i giornali, il padre si insospettisce e decide di liberarsi di loro dandole in mogli a uomini scelti da lui.
Questa decisione provoca una valanga di avvenimenti che renderanno la libertà alle ragazze, in un happy ending dolceamaro.
Una lettura davvero consigliabile.



It seems that the novel is the modern version of a fairy tale. This fairy tale I've never read or even know, so I enjoyed the story "as if it were the first time".
The premise is very strange: there are mysterious 12 girls that every night, in the New York of the days of Prohibition, go dancing in seedy venues, and dance with so much enthusiasm to ruin a pair of shoes every night.
The truth about these girls is a bit shocking: they are sisters, daughters of a wealthy and icy man, who killed their mother in the attempt to make her give birth to the male heir. Daughters do not care, keeps them locked in the house, beggars and ignorant, until the oldest of them, Jo (name that seems to me a clear tribute to Jo of Little Women) do not discover the dance.
Since that day, Jo, said the General, secretly from their fatherdrives every night the girls out of their prison, and they experience adventures of all kinds but remain a mystery to the men who dance with them. At some point, however, the strange phenomenon of the dancing girls reaches the newspapers, the father becomes suspicious and decides to get rid of them giving them as wifes to men chosen by him.
This decision causes an avalanche of events that will make the freedom to the girls, in a bittersweet happy ending .
A really advisable reading .

Midnight in Europe

Alan Furst
My rating: 1 of 5 stars

Pubblicato il 3 giugno 2014 da Random House

Non c'è dubbio sul fatto che il periodo storico immediatamente precedente lo scoppio della seconda guerra mondiale sia molto intrigante per uno scrittore di spy story, e infatti Alan Furst, riconosciuto maestro del settore, non si lascia scappare il ricco piatto di intrighi internazionali che l'epoca gli ha messo davanti, focalizzandosi in modo particolare sulla sanguinosa guerra civile combattuta in Spagna. I suoi personaggi sono un avvocato spagnolo espatriato, un avventuriero con un nome falso come una moneta da 3 euro, un conte polacco, dei cani di razza, una affascinante marchesa e una giovane americana. Cucinando adeguatamente questi personaggi se ne dovrebbe ricavare un saporito minestrone, se non che il romanzo non è mai riuscito a convincermi. Innanzi tutto il personaggio della marchesa è pretestuoso: la storia regge benissimo anche senza di lei, che è debole sia come seduttrice sia come spia. Il conte polacco è estremamente simpatico, e avrebbe meritato che l'autore ne facesse miglior uso, così come dei cani. La giovane americana compare all'inizio e alla fine del romanzo, e, a parte invischiarsi in un matrimonio mal riuscito, salvo liberarsene appena in tempo per tornare nelle braccia del suo primo amore non combina niente altro. L'avventuriero e l'avvocato sono in effetti i due principali protagonisti, e la storia si regge su di loro al punto da oberarli di incombenze, e dal dover dare loro poteri speciali per sfuggire alle sciagurate circostanze nelle quali l'autore li infila. Particolarmente esilaranti sono le tecniche di seduzione messe in atto dall'avvocato nei confronti della marchesa.
Anche la scrittura è abbastanza noiosa.



There is no doubt that the historical period immediately preceding the outbreak of World War II is very intriguing for a writer of spy story, and in fact Alan Furst, acknowledged master of the field, does not miss the big pot of international intrigue that the time has put in front of him, focusing particularly on the bloody civil war fought in Spain. His characters are an expatriate Spaniard lawyer, an adventurer with name is false as a 3 euro coin, a Polish count, some purebred dogs, a fascinating marquise and a young American girl. Cooking properly, these characters would mean a tasty soup, except that the novel has never managed to convince me. First of all, the character of the Marquise is preposterous: the story holds up well without her, which is weak and as a seductress is a spy. The Polish count is extremely nice, and would have deserved that the author took best use of him, as well as the dogs. The young American woman appears at the beginning and end of the novel, and, apart dragged into a unsuccessful marriage from wich she rid just in time to get back into the arms of her first love, brings no other. The adventurer and the lawyer are in fact the two main protagonists, and the story is based on them to the point to overcharge them with tasks, having the need to give them special powers to escape the unfortunate circumstances in which the author puts them. Particularly hilarious are the seduction techniques implemented by the lawyer against the Marquise.
Even the writing is quite boring.

The Second Deadly Sin

Åsa Larsson
My rating: 5 of 5 stars

Edizione originale Till offer åt Molok 2012 da Albert Bonniers Förlag
Edizione italiana Sacrificio a Moloch - ottobre 2012 da Marsilio
Edizione inglese 2 gennaio 2014 da Quercus Books

Una bella storia, complessa, intrigante e ben scritta, che, a parte alcuni riferimenti ai precedenti volumi, si legge benissimo come libro a se stante e non sembra appartenere a una serie. In realtà i personaggi mantengono tutti una viva freschezza che testimonia a favore della vena creativa dell'autrice.
Un particolare ringraziamento alla traduttrice, che ha reso particolarmente piacevole l'esperienza della lettura di questo libro.


A good story, complex, intriguing and well written, that, apart from some references to previous volumes, can be read as a stand alone book and does not seem to belong to a series. In fact all the characters have a vivid freshness that testifies in favor of the creativity of the author.
A special thanks to the translator, who has made the experience of reading this book particularly pleasant.

Tenderloin

Court Haslett
My rating: 4 of 5 stars

Pubblicato novembre 2013 da The Rouge Reader
Una prostituta viene uccisa in un distretto di San Francisco (il Tenderloin) dove imperano la malavita, il gioco, la polizia corrotta e gli intrighi politici.
Niente di strano quindi, se non che la prostituta è un ex membro di una potentissima setta, così potente da poter influire sull'elezione del sindaco della città.
Sarà il solito pseudodetective un po' drogato e un po' ubriaco, perennemente nei guai con la polizia e l'FBI, a risolvere il caso e a salvare la pelle a un po' di gente.
Scritto mescolando realtà (la storia della setta del Tempio del Popolo, retta dal folle Jim Jones, e la successiva strage per mezzo di un suicidio di massa dei membri della stessa), con avvenimenti di fantasia, Tenderloin è un bel noir, ben scritto e abbastanza adrenalinico.
La "sfiga" da cui è affetto il protagonista è un po' stereotipata, ma non fino al punto da essere stucchevole.



A prostitute is killed in a district of San Francisco (the Tenderloin) where the underworld, the game, the corrupt police and political intrigues reign.
Not surprising then, exept that the prostitute is a former member of a powerful sect, so powerful that can influence the election of the mayor of the city.
It will be the usual pseudodetective a bit junkie and a bit drunk, always in trouble with the police and the FBI, to solve the case and save the skin to some people.
Written by mixing reality (the history of the sect of the People's Temple, founded by the mad Jim Jones, and the subsequent massacre by means of a mass suicide of the members of the same sect), with fantasy events, Tenderloin is a nice noir, well-written and quite adrenalinic.
The "bad luck" that affects the main character is a little stereotypical, but not to the point of being cloying.

Skull in the Ashes: Murder, a Gold Rush Manhunt, and the Birth of Circumstantial Evidence in America

Peter Kaufman
My rating: 3 of 5 stars

Pubblicato 15 settembre 2013 da University Of Iowa Pres
Attraverso l'analisi di un vecchio delitto l'autore racconta dell'introduzione di alcuni moderni metodi di indagine che noi diamo per scontati, come le prove fisiche, l'analisi forense della scena del delitto e del cadavere e l'escussione dei testimoni.
Parla anche di un'epica caccia all'assassino che si conclude nel bel mezzo della corsa all'oro, e del successivo processo.
Molto interessante, ma non così eccitante come l'autore avrebbe voluto; in alcuni tratti diventa addirittura ripetitivo e noioso.


Through the analysis of an old murder the author tells of the introduction of some modern methods of investigation that we take for granted, such as the physical evidence, forensic analysis of the crime scene and the corpse and the examination of witnesses.
He also talks about an epic murder hunt that ends in the middle of the gold rush, and the subsequent process.
Very interesting, but not as exciting as the author would have liked; in some places even becomes repetitive and boring.