mercoledì 31 dicembre 2008

Il difensore

Il difensoreLarry Niven
My rating: 4 of 5 stars

Titolo originale Protector - 1973
Pubblicato in Italia aprile 1990 da Mondadori


Basato sul concetto di una ascendenza aliena della razza umana, Il difensore è un classico romanzo di spazio profondo, che vede l'umanità combattere con i suoi demoni.
Una creatura aliena, che si autodefinisce "Difensore", entra nello spazio occupato dall'uomo, un uomo del futuro che ha colonizzato il sistema solare e ha imparato a sfruttarne le risorse.
Sta cercando la sua perduta progenie, perché ciò che lui è programmato per difendere è il proprio DNA.
Viene in contatto con l'umanità, e si rende conto che è e non è la progenie perduta, e perderà la vita, non prima però di aver trasformato un umano a sua volta in un Difensore.
Il nuovo Difensore però, ha una doppia eredità umana, e aliena, e i suoi atti risultano imprevedibili e pericolosi.
Il contatto tra due culture tanto diverse, e tanto uguali, non potrà non portare allo scontro totale.


martedì 30 dicembre 2008

L'odore della notte

L'odore della notteAndrea Camilleri
My rating: 4 of 5 stars

Prima edizione 1996

I libri di Camilleri su Montalbano si assomigliano un po' tutti, basati come sono sempre sugli stessi personaggi, sul loro dialetto e sui loro tic, eppure non risultano mai noiosi, perché questi personaggi non sono mai stereotipi.
Questo romanzo pesca, nelle sue premesse, nel mondo della finanza, o meglio della truffa finanziaria, e finisce con un deja vù di Faulkner.
E, come spesso accade nei romanzi di Camilleri, non sono i grandi criminali a uccidere, ma i piccoli mostri che incontriamo ogni giorno sulla nostra strada.


lunedì 29 dicembre 2008

Gioventù cannibale

Gioventù cannibale Niccolò Ammaniti, Alda Teodorani, Matteo Curtoni, Luisa Brancaccio, Paolo Caredda, Matteo Galiazzo, Massimiliano Governi, Daniele Luttazzi, Aldo Nove, Andrea G. Pinketts, Stefano Massaron
My rating: 4 of 5 stars

Prima edizione 1996

Sono passati 12 anni dalla prima pubblicazione di questa antologia, e nel frattempo gli autori sono cresciuti e maturati, si sono raffinati.
Però, nonostante si senta ancora una certa artificiosità nella scrittura, una ricerca degli effetti speciali splatter a cui l'antologia è dedicate, si intuisce già l'enorme talento di alcuni di loro.
E in ogni caso le storie sono sanguinosamente godibili.


domenica 28 dicembre 2008

Julian l'eretico

Julian l'eretico Robert Charles Wilson
My rating: 2 of 5 stars

Titolo originale Julian: A Christmas Story - 2006
Pubblicato in Italia giugno 2008 da Delos Books

Ci sono ottimi spunti in questo libro, che, lavorandoci molto sopra, sarebbe potuto diventare un classico del postcatastrofismo. Julian, e il suo cantore Adam, sono personaggi interessanti, e l'eresia di Julian, che è costituita dalla fede nella scienza, permette spunti interessanti. Il problema è che il libro è una enorme delusione, abbozzato, mal scritto, confuso e decisamente mal tradotto. Peccato.


L'uomo che dipingeva con i coltelli

L'uomo che dipingeva con i coltelli Marco Mazzanti
My rating: 3 of 5 stars

Pubblicato 1 ottobre 2008 da Demetra

L'idea di base è buona, un albino nato cieco che, recuperata la vista, si fa assassino in nome del colore, però il romanzo è un po' una barca priva di direzione.
Innanzi tutto l'ambientazione, che pare voler essere storica, senza poi esserlo, confonde il lettore. Una storia del genere non necessita di ambientazione, e quindi tirare a un certo punto in ballo Roma e le sue battaglie con i barbari è fuorviante, senza contare che alla luce di questo fatto storico tutto il resto è storicamente mal collocato.
Poi gli assassini si moltiplicano, e, soprattutto per uno di loro, non si capisce in che cosa consista la relazione con l'assassino albino.
Insomma una trama improbabile, che nemmeno la scrittura sorregge, in quanto macchinosa e poco naturale.
Si consiglia al giovane autore un'attenta lettura di "On writing" di Stephen King, unita a un deciso aggiornamento degli aggettivi.


sabato 27 dicembre 2008

Storie di politica sospetta

Storie di politica sospettaManuel Vázquez Montalbán
My rating: 4 of 5 stars

Titolo originale Historias de política ficción - 1987
Pubblicato in Italia 2008 da Feltrinelli

Tre racconti inediti con protagonista un Carvalho più disincantato del solito.
Storie di passati irrisolti, che tornano ad aggredire quelli che ormai sembrano vecchi innocui.
Ogni volta Carvalho verrà a capo del mistero sotteso alla storia, ma il fine non sarà mai lieto.


La milleduesima notte

La milleduesima notteJoseph Roth
My rating: 5 of 5 stars

Titolo originale Die Geschichte der 1002. Nacht - 1939
Pubblicato in Italia 1985 da Adelphi

In Persia sono state scritte le novelle delle 1001 notte, e Roth ci regala invece quella che dovrebbe essere la milleduesima novella della serie.
La Persia è però solo un pretesto, dato che è lo Scià di Persia, preso da giovanile inquietudine esistenziale, a dare avvio agli avvenimenti recandosi a Vienna, capitale dell'Impero.
Presunto avvio, in realtà, che il vero avvio degli avvenimenti è frutto della noia e della nobiliare vanagloria di un inutile barone, vero e proprio paradigma dello spleen dell'Impero nel momento del suo tramonto.
E ognuno dei personaggi pensa di fare del suo meglio, e invece fa del suo peggio, o meglio, esattamente quello che serve per andare in rovina.
Così il barone e così lo Scià, che tornerà a Vienna, e non capirà perché ci è venuto la prima volta.
L'unico che sa esattamente che cosa fare, e l'inutilità del farlo, è l'eunuco di corte, e solo perché, come dice egli stesso all'inizio, è un castrato.
L'ambiente in cui si muove Roth è lo stesso di Marai, ma la sua scrittura è più moderna e scevra di artifici, e ci fa vedere meglio il nulla in cui si dibatte la società di cui parla.


giovedì 25 dicembre 2008

Il mambo degli orsi

Il mambo degli orsiJoe R. Lansdale
My rating: 5 of 5 stars

Titolo originale The Two Bear Mambo - 1995
Pubblicato in Italia 26 ottobre 2004 da Einaudi

Per la serie Hap e Leonard, Lansdale presenta il solito dinamico duo che si ficca nei guai, prende botte da orbi, poi si rialza dalla merda in cui è finito, e, con l'aiuto di una serie considerevole di botte di culo, non immediatamente riconoscibili come tali, finisce col dipanare la matassa e uscire vincitore.
Con una trama del genere è possibile scrivere qualsiasi genere di boiata, a meno di non essere Lansdale, e allora il libro diventa un capolavoro da divorare: cattivo, scorretto, umoristico quanto più non si può, e nello stesso tempo imprevedibile e raffinato.


martedì 23 dicembre 2008

Assalto a un tempo devastato e vile

Assalto a un tempo devastato e vileGiuseppe Genna
My rating: 4 of 5 stars

Pubblicato 2001 da PeQuod

Giuseppe Genna apre il libro dei pensieri e dei ricordi in questi brani che sono una via di mezzo tra la riflessione e il racconto, tra la realtà e la fiction, conditi di molta ricerca in se stesso.
Nessuno di questi brani lascia indifferente, sia che siano quasi pagine di diario, sia che siano racconti che hanno l'ispirazione della parabola, come "Fame", che apre il libro.
Non una lettura facile e nemmeno una lettura per tutti, condizione indispensabile è, parafrasando l'autore, essere ancora con la testa fuori dall'acqua e capaci di pensare


sabato 20 dicembre 2008

La strategia dell'Ariete

La strategia dell'Ariete Kai Zen
My rating: 4 of 5 stars

Pubblicato 2007 da Mondadori

L'eterna lotta tra il bene e il male, in una cavalcata attraverso i secoli, quasi a voler identificare le origini del male, che può persino essere ridotto a sostanza, lo spaventoso ah-Harith.
Mosse, contromosse, personaggi emblematici si affrontano in questa lotta, sul cui sfondo c'è l'oscura Società dell'Ariete, alla quale si può fare una e una sola domanda: ma perché, identificato il male, non lo avete distrutto? Domanda che infatti viene posta, e alla quale viene data una risposta gattopardesca.
Ma ovviamente il male non si può distruggere, e tende a permeare il bene, soprattutto quando il bene è autoreferenziale.
Ottima opera prima del collettivo di scrittura Kai Zen, assai ben scritta e di agevole lettura nonostante sia infarcita di riferimenti storici.


martedì 16 dicembre 2008

Le nonne

Le nonneDoris Lessing
My rating: 5 of 5 stars

Titolo originale The Grandmothers - 2003
Pubblicato in Italia 2004 da Feltrinelli

Tre lunghi racconti sull'amore. Un amore che parte normale, quasi banale, e finisce in una sorta di perversione ancora più sconvolgente proprio perché ammantata di normalità.
Dei tre racconti quello più intenso è il terzo "Il figlio dell'amore", che è quasi un romanzo a se stante nel suo sviluppo, e che termina in maniera assolutamente agghiacciante.


giovedì 11 dicembre 2008

La patria delle visioni celesti e altri racconti del deserto

La patria delle visioni celesti e altri racconti del desertoIbrahim al-Koni
My rating: 5 of 5 stars

Pubblicato 2007 da e/o

Il deserto e i suoi abitanti, il deserto regno della libertà, di una libertà che esige sacrifici, umani per lo più, ma anche degli animali che servono l'uomo.
Sacrifici che vengono vissuti senza sentirne il peso, perché sono il prezzo dell'incommensurabile libertà del deserto.
E per chi rinnega il deserto, c'è lo straniamento, e ancora la morte, ma non la morte onorevole del sacrificio, la morte che annulla.
Intarsiati nelle storie del deserto ci sono accenni alla crudele dominazione coloniale e alle insensate crudeltà degli occupanti italiani (brava gente, mah ...)
Una serie di racconti bellissimi, che fanno sentire il sole a picco sulla testa, l'aridità della sabbia e la meraviglia del torrente, ma soprattutto fanno apprezzare la libertà.


mercoledì 10 dicembre 2008

Scontro di civiltà per un ascensore in piazza Vittorio

Scontro di civiltà per un ascensore in piazza Vittorio Amara Lakhous
My rating: 4 of 5 stars

Pubblicato in Italia 2006 da e/o

Chi è veramente Amedeo? Nei vari capitoli, che rappresentalo le voci di uno squinternato condominio di Piazza Vittorio, a Roma, vengono raccontati fatti minuti, cattiverie, impressioni di convivenza forzata, ci sono stereotipi, fantasie, basso razzismo, totale incomprensione, ma soprattutto c'è la domanda: chi è Amedeo?
Chi è quella persona gentile, evidentemente coltissima, italiano più degli italiani, tollerante, giusto e sorridente? Impossibile che sia un immigrato, impossibile che sia un assassino.
Amedeo è un uomo, che cerca di farsi figlio di lupo, per sopravvivere e mantenersi integro.


martedì 9 dicembre 2008

Anna Karenina

Anna Karenina Leo Tolstoy
My rating: 5 of 5 stars

Prima edizione 1873

Tolstoj è un grande cuoco, che riesce a mescolare i suoi ingredienti in ricette sempre nuove.
E' abbastanza facile riconoscere nei caratteri che compongono Anna Karenina le stesse tipologie di base che compaiono in Guerra e pace, sviluppati in grado diverso, certamente, ma assolutamente familiari.
In realtà la storia di Anna è quasi marginale rispetto al vero scopo del romanzo, che è seguire l'evoluzione spirituale di Levin, che è il solo che avrà, appunto, un'evoluzione spirituale.
Anna è un personaggio tragico, una donna modernissima nella sua storia di amore assoluto, passione e depressione, i sentimenti di Anna potrebbe provarli ciascuna donna di oggi, mentre nessuna donna di oggi potrebbe immedesimarsi in Kitty, che è la madre russa per definizione.
In realtà Tolstoj, proprio per essere come è, non può penetrare fino in fondo nella complessa psicologia di Anna, ce ne presenta i tratti, ci fa vedere le conseguenze delle sue azioni, ma in realtà non è in grado di capire perché lei agisca come agisce. Anna quindi si trasforma in uno stereotipo, un esempio della donna che invece di vivere secondo i principi tipicamente russi come li intende Tolstoj, segue le sue passioni e diventa, per queste, una donna perduta, rovinando tutti coloro con cui viene in contatto, un'isterica senza alcuna speranza.
Un autore moderno avrebbe chiuso il romanzo dopo la tragica morte di Anna, invece Tolstoj, che è un autore morale, aggiunge un'ultima parte, quella per l'appunto della presa di coscienza di Levin, mostrandoci definitivamente che la storia di Anna è per lui solo un pretesto.
Bellissimo!


mercoledì 3 dicembre 2008

Oltre l'orbita di Giove

Oltre l'orbita di GioveKeith Laumer
My rating: 2 of 5 stars

Titolo originale The Star Treasure - 1971
Pubblicato in Italia 14 marzo 1976 da Mondadori

L'inizio è quello di una piacevole spy story, ambientata nel futuro e su una astronave, ma piuttosto classica nella sua impostazione.
Dopo la prima parte però, il libro va letteralmente a spasso. Non si capisce perché il protagonista faccia quello che fa, né perché date certe cause si ottengano determinati effetti. Probabilmente non lo sa nemmeno l'autore, che infatti infligge al suo protagonista lunghi periodi di deliquio per i più svariati motivi, durante i quali scorrono le pagine e si suppone che qualcosa avvenga nell'intimo dello stesso, anche se a noi lettori non è dato sapere.
In ogni caso qualcosa succede, dato che alla fine del libro il coniglio diventa un'aquila, acquista poteri mentali, sconfigge tutti i nemici e se ne va a fronte alta rifiutando il fardello di una tirannia che gli viene proposta proprio per i suoi poteri.
Ultima cosa, non imputabile all'autore: non si capisce bene che cosa c'entri il Giove citato nel titolo, dato che il pianeta che ha un qualche peso sulla storia è Saturno, e che il titolo originale è "The star treasure", che una qualche attinenza con il testo ce l'ha.


lunedì 1 dicembre 2008

Riti di passaggio

Riti di passaggio William Golding
My rating: 4 of 5 stars

Titolo originale Rites of Passage - 1980

Goldman si trasforma in un novello Swift in questo diario di viaggio marinaresco, che vede un giovane aristocratico britannico in viaggio verso le colonie, in Australia.
Tutti i suoi pregiudizi verranno di volta in volta fatti a pezzi durante questa traversata, finché non si renderà conto che non esiste una sola verità, un solo punto di vista.


Il signore delle mosche

Il signore delle mosche William Golding
My rating: 4 of 5 stars

Titolo originale Lord of the Flies- 1954


Libro celebratissimo, capolavoro della letteratura mondiale di cui ho sentito parlare per la prima volta leggendo Cuori in Atlantide di Stepehn King.
Lì uno dei personaggi fondamentali del libro lo consiglia al suo giovane amico, e protagonista del romanzo stesso, quale libro di formazione, sia letteraria sia personale. Devo dire che sono d'accordo al 99% con il giudizio di King: Il signore delle mosche è un grande libro di formazione, ed è assai ben scritto, in un modo che fa balzare i caratteri fuori dalla pagina, ne esamina il degrado, l'imbarbarimento, con un preciso riferimento al fatto che un selvaggio non è un "buon selvaggio", e che lo strato di civiltà che ci riveste è sottile e falso come una doratura in princisbecco.


sabato 29 novembre 2008

Stelle che bruciano

Stelle che bruciano David G. Hartwell
My rating: 4 of 5 stars

Titolo originale Year's Best SF 10 - 1996
Pubblicato 2008 da Mondadori

Autentiche stelle. Una delle migliori raccolte di racconti di fantascienza che mi sia arrivata in mano da un po' di tempo a questa parte.
Il livello medio è decisamente buono, ma tra tutti spiccano il racconto di apertura "Il sergente Chip", per l'inconsueto punto di vista, e "La battaglia di York", esilarante.


martedì 25 novembre 2008

Gente di Dublino

Gente di Dublino James Joyce
My rating: 4 of 5 stars

Titolo originale Dubliners - giugno 1914


Ritratti di gente comune, personaggi cupi, senza passato e senza speranza, affogati in una ignoranza ancestrale e in una religione che è l'unico svago e quasi un vizio, dato che sono del tutto privi di qualsiasi vita spirituale.
Un ritratto tragico dell'Irlanda degli inizi del secolo, che non si riscatta nonostante un nascente nazionalismo, che anzi, è una nuova occasione di isolamento e involuzione, piuttosto che un recupero di un'identità da presentare al mondo.


venerdì 21 novembre 2008

Niente come prima - il passaggio del '68 tra storia e memoria

Niente come prima - il passaggio del '68 tra storia e memoria Marina Giovannelli
My rating: 4 of 5 stars

Pubblicato 2008 da Kappa Vu

Il passaggio del '68 nei ricordi di alcune donne, oggi residenti in Friuli, che ripercorrono le prime pulsioni, le occasioni colte, le occasioni sprecate, il vento di rinnovamento, la crisi della famiglia, tutto in base al proprio personale vissuto, e, soprattutto in base alle ripercussioni sul ruolo generalmente stereotipato che la famiglia aveva previsto per loro, e che, invece, questa bufera ha cambiato.
Alcune sono scrittrici professioniste, altre no, e ovviamente la qualità del libro risente di questo, anche se, mediamente, lo standard è piuttosto alto.
Tra tutte le memorie raccolte da Marina Giovannelli spicca, per la profondità e la solidità dell'analisi, quella di Marta Mauro "Non sarà mai un luogo comune"


mercoledì 19 novembre 2008

Un pacifico matrimonio

Un pacifico matrimonio Doris Lessing
My rating: 5 of 5 stars

Titolo originale Canopus in Argos Archives: The Marriages Between Zones Three, Four & Five - 1980
Pubblicato in Italia ottobre 2007 da Fanucci

C'è un mondo diviso in zone, incompatibili e incomprensibili l'una all'altra.
Ogni zona è quasi lo stereotipo di un comportamento umano, dal naturalismo pacifista e matriarcale della Zona Tre, al militarismo sfrenato e molto maschilista della Zona Quattro, all'anarchia feroce della Zona Cinque.
Questi modi di vivere stereotipati e fossilizzati portano inesorabilmente a un declino nella qualità morale della vita, reso visibile dalla sterilità, così i Tutori di questo mondo decidono di movimentare un po' le cose con una serie di matrimoni tra i regnanti delle varie zone, che porteranno a una nuova circolazione delle idee, e alla fecondità dei corpi e delle anime.
Una parabola in bilico tra new age e fantascienza contro l'incomunicabilità, la mancanza di curiosità e la cecità provocata dall'arroccamento nelle proprie convinzioni.


lunedì 17 novembre 2008

La storia maledetta. Racconti triestini

La storia maledetta. Racconti triestini Ivo Andrić
My rating: 4 of 5 stars

Quattro racconti, che sono probabilmente frammenti preparatori di un romanzo, accomunati quindi dall'ambiente, dai personaggi, e dallo svolgimento su varie voci della stessa storia.
Una storia che si svolge a Trieste, la porta d'occidente degli slavi, in quel periodo ancora innocente, ma ormai alla fine, che precede il delitto di Serajevo, che porterà alla prima guerra mondiale, e alla definitiva perdita dell'innocenza della seconda guerra mondiale.
Protagonista, più che la città, o i personaggi stessi, è il multiculturalismo dell'impero austroungarico, visto quasi come un paradigma del paradiso terrestre e della Torre di Babele.


Non perdonerò mai

Non perdonerò mai Antonella Tiburzi, Ida Marcheria Aldo Pavia
My rating: 4 of 5 stars

Pubblicato 2006 da Nuova Dimensione

La "solita" testimonianza sulla deportazione ebraica nei lager nazisti, solita, ma diversa e forte, perché è il ricordo disperato di una bambina, di una creatura del tutto estranea alla malvagità che l'ha coinvolta e le ha portato via tutto.
E le ha portato via tutto ben prima che tutta la sua famiglia fosse inghiottita dai crematori di Aushwitz, perché le leggi razziali l'hanno privata della sua migliore amica e della libertà di giocare per strada.
E continuando di umiliazione in umiliazione è continuata ancora quando l'incubo sembrava finito, perché l'Italia, rimasta fascista nella burocrazia se non nelle forme, non provvide al rimpatrio dei superstiti, li condannò all'oblio e alla suprema beffa di dover dimostrare che erano sopravvissuti al lager per dare loro una pensione!

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domenica 16 novembre 2008

Cristalli sognanti

Cristalli sognanti Theodore Sturgeon
My rating: 5 of 5 stars

Titolo originale The Dreaming Jewels - 1950
Pubblicato in Italia 1973 da Libra editrice

C'è una forma di vita aliena che ha invaso la terra, ma nessuno se n'è accorto, a parte un medico pazzo e mefistofelico.
Nessuno se n'è accorto perché questa forma di vita non agisce, non interferisce, se non producendo dei "sogni", sogni che sono creature, duplicati imperfetti delle creature del mondo.
Qualcuno di loro viene collezionato, come fenomeno da baraccone, nell'orribile circo del medico, e in questo circo un giorno arriva un bambino che fugge da un patrigno crudele, e che viene accolto da Zena, bellissima nana.
Zena cresce il bambino, che dimostra di possedere memoria eidetica, secondo i dettami della migliore umanità, finché non dovrà fuggire, perché il medico si è accorto che ha delle qualità insolite.
Ma chi è veramente l'umano, e chi il mostro nella battaglia finale tra il bambino ormai cresciuto, Zena e il medico?
Bisogna guardare al di là delle apparenze.

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sabato 15 novembre 2008

American Gods

American Gods Neil Gaiman
My rating: 4 of 5 stars

Prima edizione luglio 2001
Pubblicato in Itali 15 aprile 2003 da Mondadori

Che cosa ci può essere di più violento di uno scontro tra dei?
Gli antichi dei che abbiamo ormai dimenticato, uccisi o inglobati dal dio dei cristiani, e i nuovi dei, gli dei effimeri del consumismo e della televisione, che si ritengono onnipotenti perché sono scintillanti, glamour, guidano macchinone e hanno le armi moderne.
Ma alla fine lo scontro non ci sarà, perché Odino, il vecchio imbroglione, ha avuto un figlio, che è in parte umano e sta in bilico tra i due mondi, scopre il bluff di tutti.
Così il mondo andrà avanti, in bilico tra i vecchi dei e i nuovi, e forse con un po' di consapevolezza in più.
Un'opera veramente notevole.


giovedì 13 novembre 2008

La voce

La voceArnaldur Indriðason
My rating: 4 of 5 stars

Titolo originale Röddin - 2002
Pubblicato in Italia 2008 da Guanda


A volte le coincidenze nella lettura dei libri sono paradossali: nel giro di pochi giorni, e per puro caso, ho letto due libri che hanno lo stesso retroterra culturale, l'Islanda, e una condizione a contorno dei fatti identica, cioè il canto, quasi che l'Islanda sia la patria del bel canto e delle voci bianche.
Il romanzo scorre molto bene, col fraseggio secco tipico degli scrittori nordici, i personaggi sono "sporchi" e disperati al punto giusto, e anche qui, come in molti dei noir che vengono dai paesi scandinavi, si scopre un'immagine diversa e un po' sconvolgente di una società per la quale proviamo quasi un senso di inferiorità, ritenendola prossima alla perfezione.


mercoledì 12 novembre 2008

Marpalò e l'assassinio nella città murata

Marpalò e l'assassinio nella città murata Luisa Conz
My rating: 3 of 5 stars

Pubblicato 2007 da Robin

Al confine tra il classico giallo psicologico e il vero e proprio noir, è un romanzo gradevolissimo, ben scritto e intrigante al punto giusto.
Aminta Marpalò si propone come una Mirs. Marple all'italiana, meno acuta, più sgarruppata e decisamente simpatica.
In questa avventura finisce per fare tutti i corretti collegamenti tra le vittime, ma solo un colpo di scena finale le permetterà di capire che non ha individuato né il movente né gli assassini, e che forse è meglio così.


martedì 11 novembre 2008

Le braci

Le braciSándor Márai
My rating: 4 of 5 stars

Titolo originale A gyertyák csonkig égnek - 1942
Pubblicato in Italia 6 agosto 1998 da Adelphi

Cosa sono la vita, l'amicizia, l'amore? Cosa significa invecchiare? Qual'è il senso del tradimento e della fuga?
Un romanzo in forma di lungo monologo, nel quale l'ospite, l'amico traditore, è solo un pretesto per farsi e rispondere a queste domande da parte dell'anziano protagonista.
La sua vita è ormai alla fine, e proprio nel momento in cui crede di poter avere le risposte, scopre che le ha già, ma che sono del tutto ininfluenti.
Tutto il libro è percorso dal tema della caccia, vista in analogia alla vita umana e alla società.
E' un paragone che può sembrare stonato alla nostra sensibilità, ma del tutto pertinente per l'epoca in cui è stato scritto il romanzo, e soprattutto per l'ambiente che descrive.
E d'altra parte, forse oggi siamo sensibili alla caccia dell'uomo nei confronti dell'animale, ma molto meno se si parla di caccia dell'uomo nei confronti dell'uomo.
Il libro è molto ben scritto, anche se a volte un po' ripetitivo. Probabilmente l'effetto è voluto, dato che il protagonista è senile, però, per i miei gusti, la lettura ne esce un po' affaticata.


domenica 9 novembre 2008

Il concerto dei pesci

Il concerto dei pesci
Halldór Laxness
My rating: 5 of 5 stars

Titolo originale Brekkukotsannáll - 1957
Pubblicato in Italia novembre 2007 da Iperborea


Gli scrittori del grande nord non finiscono mai di stupirmi, e non finiscono mai di farmi venire voglia di leggerne ancora e ancora.
Laxness è stato premio Nobel per la letteratura nel 1955, eppure la sua scrittura, aiutata da una traduzione magnifica, è viva, fresca, fa sentire "l'odore della torba e dell'ossifraga".
Il romanzo è una specie di quadro fiammingo che descrive nei minimi dettagli l'infanzia e l'adolescenza di un piccolo figlio di nessuno, che cresce nell'ultimo ricovero gratuito rimasto al mondo, assieme a dei nonni che non sono i suoi nonni, ma non per questo lo amano di meno, e a tutta una umanità minimale, eppure piena di saggezza e di humour, finché il piccolo anatroccolo non diventerà un cigno, e ripercorrerà, questa volte senza menzogne, la strada del suo "parente", il più famoso cantante lirico islandese.
Un libro semplicemente meraviglioso.


sabato 8 novembre 2008

Poveri e semplici

Poveri e sempliciAnna Maria Ortese
My rating: 3 of 5 stars

Pubblicato 1967 da Vallecchi

Il primo romanzo, che da il titolo al libro, è una storia d'amore del dopoguerra, tra giovanissimi o quasi impegnati sia politicamente sia nel costruirsi una carriera letteraria. Il racconto è piuttosto semplice, e sarebbe anche piacevole se il linguaggio non fosse a dir poco impervio, compresso com'è tra arcaismi, stilemi neorealistici e un fraseggiare che farebbe la felicità di qualsiasi insegnante di lettere delle superiori.
Il secondo romanzo, molto surreale e intrigante nell'idea di base, che potrebbe essere stata concepita da un Saramago, è del tutto illeggibile e di una noia mortale.
Giustamente di questa opera della Ortese si è perduta la memoria.


mercoledì 5 novembre 2008

Il ritratto di Dorian Gray

Il ritratto di Dorian Gray Oscar Wilde
My rating: 3 of 5 stars

Titolo originale The Picture of Dorian Gray - 1890
Pubblicato in Italia 1982 da Mondadori

E' abbastanza difficile dare il proprio parere su un libro come questo, considerato uno degli imprescindibili monumenti letterari della nostra epoca. E' difficile soprattutto quando il libro non è piaciuto.
In realtà lo avevo letto moltissimi anni fa, e mi ricordavo solo vagamente la storia, anche perché lo avevo letto sotto l'influenza di considerazioni moralistiche, non mie ma impostemi, che racchiudevano tutto il romanzo in qualcosa di molto simile a un biasimo nei confronti della bellezza e dell'amore per la bellezza.
Solo che "Il ritratto di Dorian Gray" è ben altro.
Innanzi tutto è un libro profondamente misogino, della misoginia tipicamente vittoriana che nasce in una società in cui l'omosessualità è diffusa, ma mascherata in modo del tutto ipocrita da amicizia maschile, da complicità maschile, omosessualità che traspare da tutta la trama e che trascende l'omosessualità dell'autore.
E il destino di Dorian è sforzato, perché la fine non si accorda con le premesse.
In realtà l'inizio del libro, e le ultimissime pagine, contengono il meglio. Il resto si trascina come gli elenchi degli oggetti pregiati collezionati da Dorian.


martedì 4 novembre 2008

Firmino

FirminoSam Savage
My rating: 4 of 5 stars

Titolo originale Firmin: Adventures of a Metropolitan Lowlife - 1 aprile 2006 da Coffee House Press
Pubblicato in Italia 29 aprile 2008 da Einaudi

Graziosa favola che parla di un ratto e di come lo stesso sia diventato un appassionato della lettura, che vorrebbe essere una metafora della condizione del lettore in mezzo a una umanità che della lettura pare non sapere più che cosa farsene.
L'inizio è molto carino, poi il romanzo si disperde un po', e il ratto diventa troppo umano, e si commisera troppo, per essere veramente simpatico.
La scrittura è curata e piacevole, e fa si che il voto sia un po' più alto di quello che competerebbe alla storia in quanto tale.


domenica 2 novembre 2008

Notre-Dame de Paris

Notre-Dame de ParisVictor Hugo
My rating: 5 of 5 stars

Prima edizione 1831

Una maledizione e una benedizione.
La maledizione è per chi sceglie i brani da inserire nelle antologie scolastiche, scelte così insipide, noiose, inutili, che hanno tenuto una lettrice incallita come me lontana dal Hugo per tutti questi anni.
La benedizione invece è per lui, il grande Victor, per la sua scrittura meravigliosa, piena di humour persino nei punti più grevi e didascalici del racconto, per la sua penetrazione psicologica dei personaggi, per la sua abilità pittorica e architettonica nel descriverli.
Perché la Esmeralda, la piccola zingara, è descritta in modo pittorico, è un quadro pieno di luce e di colori, mentre Quasimodo è pura architettura, nelle sue membra deformi.
Da leggere, e inserire nelle riletture periodiche di cui non si può fare a meno per non perdere il senso della propria lettura.


mercoledì 29 ottobre 2008

La nuova vita

La nuova vita Orhan Pamuk
My rating: 3 of 5 stars

Titolo originale Yeni Hayat - ottobre 1994 da İletişim Yayınlar
Pubblicato in Italia 9 maggio 2008 da Einaudi


L'inizio è lentissimo e decisamente pretenzioso, e non c'è alcun modo di capire dove l'autore voglia andare a parare, anche perché molto probabilmente non lo sa nemmeno lui.
Poi, per lunghi tratti, pare di leggere Ballard, con le sue visioni di incidenti automobilistici con sfondo sessuale (vedi Crash), solo che invece che di automobili si parla di pullman.
Dalla metà in avanti il libro migliora un pochino, nonostante continui a rimanere allucinato piuttosto che visionario.
Verso la fine si capisce che tutto quello che agita il protagonista ha a che fare col buon tempo antico, quasi che ci sia un Gozzano a muovere i fili, ma a questo punto il protagonista, assai opportunamente, muore.
Sopravvalutato.


lunedì 27 ottobre 2008

La ballata di Iza

La ballata di Iza Magda Szabó
My rating: 5 of 5 stars

Titolo originale Pilátus - 1963
Pubblicato in Italia 16 giugno 2008 da Einaudi


Una ragazza con una volontà più forte e grande della sua anima. Una di quelle persone ammirate da tutti per i loro incredibili risultati, ritenute buone e generose, e che invece mascherano il loro mostruoso egoismo dietro una maschera, perché la loro bontà non è altro che un modo per piegare gli altri alla loro volontà.
Una maschera così forte da ingannare persino se stessi.
Solo quando avrà perso tutti coloro che l'avevano amata, e che sono penetrati dietro la maschera, la ragazza imparerà qualcosa su se stessa, ma sarà troppo tardi.
Un libro bellissimo, scritto benissimo, da cui si può imparare molto, soprattutto su se stessi e le proprie motivazioni.


domenica 26 ottobre 2008

Icaro

IcaroFrancesco Guccini
My rating: 4 of 5 stars

 Pubblicato2008 da Mondadori

Sette cammei, sette piccoli racconti che non hanno scopo alcuno se non raccontare un momento, una situazione, una meraviglia, una sorpresa, buona o cattiva che sia.
Il più bello è "Aria di libertà", che fa desiderare di essere in quel momento magico che è stata la liberazione, e di avere 16 anni, e di essere già un eroe.
Il più divertente è "La scimmia", che dimostra come noi italiani, che si tratti di intellettuali di sinistra o di beceri leghisti, siamo dei coglioni provinciali.
Quello a me più caro è "José Pasculli, perché conosco quella morte.


Acqua Storta

Acqua Storta Luigi Romolo Carrino
My rating: 4 of 5 stars

Pubblicato 2008 da MeridianoZero

Napoli e la camorra. La camorra, la sua violenza e il suo codice d'onore, un codice che prevede che il boss faccia uccidere il proprio figlio perché omosessuale, e che la moglie del morituro pretenda di ripulire il proprio onore versandone il sangue.
Una costola di Gomorra, assurda e violenta, eppure tenera come solo può essere una storia d'amore e di morte, come la storia di Paolo e Francesca, omosessuali e camorristi.


venerdì 24 ottobre 2008

Il grande tempo

Il grande tempoFritz Leiber
My rating: 4 of 5 stars

Titolo originale The Big Time - 1958
Pubblicato in Italia 2008 da Mondadori


Metafora, nemmeno troppo velata, della guerra fredda, è un romanzo ancora godibile e divertente nonostante sia piuttosto datato, e si, sa, la fantascienza invecchia in fretta.


giovedì 23 ottobre 2008

Chi ha paura del lupo?

Chi ha paura del lupo? Karin Fossum
My rating: 4 of 5 stars

Titolo originale 1997
Pubblicato in Italia 2005 da Frassinelli

La Norvegia è un mondo per noi abbastanza sconosciuto, dove, per esempio, si può andare in prigione per irregolarità amministrative e lo si fa prendendo un appuntamento con la prigione stessa, e le sue comunità rurali sono enclave chiuse, dove matura una diversità che facciamo fatica a sospettare.
I protagonisti sono appunto tre disadattati, due lupi, e un futuro lupo, agli occhi dei benpensanti, pronti ad attribuire loro tutte le colpe.
Ci vorrà una grande umanità ferita per riconoscere, anche se tardivamente, la vittima nell'elemento ritenuto più pericoloso di tutti, e il predatore già formato nel giovane ritenuto ancora recuperabile.
Come sempre negli scrittori nordici è presente l'elemento sociale, che attribuisce correttamente le colpe dei fallimenti alla società in disfacimento.



giovedì 16 ottobre 2008

Fine di una storia

Fine di una storia Graham Greene
My rating: 4 of 5 stars

Titolo originale The End of the Affair - 1951
Pubblicato in Italia 2000 da Mondadori

Un marito e un amante, e poi un altro amante. Un amante per cui si abbandona tutto.
L'amante per cui si abbandona tutto è Dio, per una fede non voluta e non cercata, ma arrivata così, quasi per caso, e poi perseguita con le tutte le proprie risorse.
Solo che è un Dio geloso, il Dio della Bibbia piuttosto che quello cristiano, ed è il Dio dei cattolici, ma come lo vedono i riformati inglesi.
Un Dio che si prende una volontà per un voto fatto sotto l'impulso della paura, uno di quei voti che ognuno fa un migliaio di volte al giorno, e quando si accorge che quel voto può essere infranto, si prende la vita intera.
Un Dio geloso, vendicativo e insensato, come del resto è insensato tutto il concetto di Dio.
Il libro è altalenante, la prima parte è un po' lenta, e l'ultima parte troppo astiosa per alcuni versi e troppo salvifica nella sua pretesa di miracoli per altri versi, mentre la parte centrale, che contiene il diario di Sara, è la più viva e fresca.
La traduzione è arcaica, e in diversi punti non all'altezza.


sabato 11 ottobre 2008

La morte di Socrate

La morte di Socrate Friedrich Dürrenmatt
My rating: 5 of 5 stars

Pubblicato in Italia 1 aprile 2002 da Marco y Marcos

Un brevissimo saggio, scritto in tono umoristico, sulla filosofia e la politica, gli intrighi e il potere.
Platone, che gioca sporco, è apparentemente il vincitore, ma la prima volta Socrate scamperà la cicuta grazie a un artificio, perché non ne vale la pena: sarebbe una morte politica.
Non la scamperà una seconda volta, la condanna a morte gli viene comminata per le sue capacità di gaudente, e lui, da gaudente e amante della vita, la accetta.
Alla fine sarà Santippe a scrivere l'epitaffio, rivelando dove sta veramente la filosofia.


venerdì 10 ottobre 2008

Le strade dell'innocenza

Le strade dell'innocenzaJames Ellroy
My rating: 5 of 5 stars

Titolo originale Blood on the Moon - 1984
Pubblicato in Italia 16 luglio 1983 da Mondadori

Duri, sporchi, cattivi, problematici: aggettivi che accomunano tutti i protagonisti di questo libro, quelli che stanno dalla parte del bene così come quelli che stanno dalla parte del male, al punto che il serial killer e il suo cacciatore hanno percorsi di vita e tipi fisici tale da poterli scambiare per fratelli, forza e motivazioni tali per cui nessuno dei due può sopraffare l'altro.
Dovrà intervenire una terza persona per eliminare il male e salvare il bene, anche se è solo un filo in più di innocenza che li distingue.


giovedì 9 ottobre 2008

Apocalisse tascabile

Apocalisse tascabileMordecai Roshwald
My rating: 4 of 5 stars

Titolo originale A Small Armageddon - 1962
Pubblicato in Italia 2008 da Mondadori 

Mordecai Roshwald dimostra, senza troppi sforzi, il bluff che sta dietro il famoso "deterrente nucleare", trasformandolo prima in un ricatto farsesco, poi in un tragico ricatto fondamentalista, e poi in una minaccia veramente seria.
La fortuna è che i fondamentalisti e i pazzi tendono a non leggere libri di fantascienza, che probabilmente non ritengono adeguati alla loro personale mistica, altrimenti potrebbero farsi venire delle idee poco simpatiche.


mercoledì 8 ottobre 2008

La nausea

La  nausea La nausea by Jean-Paul Sartre
My rating: 3 of 5 stars

Titolo originale La Nausée - 1938



Forse ha ragione l'amica che mi ha detto che questo libro andrebbe letto a vent'anni, o forse a furia di sopravvalutarlo si è affermato un valore che non ha.
Indubbiamente è scritto bene, non si può certo imputare a Sartre di essere sciatto nella sua scrittura, ma tutto il libro è un enorme avvitamento intorno al proprio ombelico da parte di un personaggio che è così inutile da essere perfettamente inutile anche ai suoi stessi occhi.
Gli avrei dato comodamente una stellina, se non fosse per due episodi: l'incontro del protagonista con la sua antica fiamma Anny, e il moto di empatia che lo stesso prova nei confronti dell'Autodidatta, che pure si rivela essere una persona sordida.
Il resto è noia, o meglio, nausea.


venerdì 3 ottobre 2008

Atterraggio proibito

Atterraggio proibito John Brunner
My rating: 4 of 5 stars

Titolo originale More Things in Heaven - 1963
Pubblicato in Italia 26 settembre 1976 da Mondadori

Variazione sul tema dell'origine aliena dell'uomo, in questo caso visto come angelo caduto e mandato in questo universo a purgare le sue colpe.
L'invenzione dei voli a velocità extraluce farà capire alle altre grandi razze dell'universo che l'umanità è tornata sulla scena, e resta da capire se ha imparato dai suoi errori eppure no.
Titolo italiano sparato a caso, nella migliore tradizione Urania.


mercoledì 1 ottobre 2008

La maga delle spezie

La maga delle spezieChitra Banerjee Divakaruni
My rating: 3 of 5 stars

Titolo originale The Mistress of Spices - 1997
Pubblicato in Italia 1 marzo 2005 da Einaudi

Graziosa favola sulla magia e sull'amore, e sulla tradizione indiana.
Il ritmo vorrebbe essere ipnotico, e invece finisce per essere semplicemente lento, le motivazioni della maga ribelle risultano un po' sfuocate, e i personaggi che vengono in contatto con lei sono un po' troppo stereotipati.
Alla fine la maga negherà la magia in nome dell'amore, ma anche in questo caso il perché lo abbia fatto risulta un po' confuso, così come le conseguenze dei suoi atti.


lunedì 29 settembre 2008

Il Tempo, grande scultore

Il Tempo, grande scultoreMarguerite Yourcenar
My rating: 5 of 5 stars

Titolo originale Le temps, ce grand sculpteur - 1983
Pubblicato in Italia 2005 da Einaudi


Il tempo è un grande scultore, lascia i suoi segni sulla pietra e sulla pittura, così come sull'animo umano, e soprattutto sul linguaggio.
Alcuni dei saggi che compongono la raccolta assomigliano a racconti, altri sono vere e proprie invettive.
I più belli, a parer mio, sono gli studi sul linguaggio che compongono la prima parte del libro, in particolare il lungo brano intitolato "Tono e linguaggio nel romanzo storico", una dettagliata e appassionata analisi del testo da parte dell'autore che lo ha scritto, e, nello stesso tempo, una precisa indicazione per chi vuole scrivere.


venerdì 26 settembre 2008

Il gigante annegato

Il gigante annegato J.G. Ballard
My rating: 4 of 5 stars

Titolo originale Terminal Beach - 1964
Pubblicato in Italia 17 dicembre 1978 da Mondadori

Una carrellata delle visioni oniriche e castrofistiche di Ballard.
I racconti sono cerebrali, surreali, dotati di una logica stringente, ma al di fuori degli schemi logici dell'universo normale, assolutamente perfetti.


giovedì 18 settembre 2008

La ragazza di Vajont

La ragazza di VajontTullio Avoledo
My rating: 5 of 5 stars

Pubblicato 2008 da Einaudi

Ultima e più nera ucronia di Avoledo, ambientata come sempre in un nordest le cui pulsioni sono estremizzate e fatte diventare reali.
Da questo punto di vista il romanzo ha fortissimi punti di contatto col racconto lungo "O Gorica tu sei maledetta" di Valerio Evangelisti.
Ci sono in entrambi il confine e la guerra, e il cuore nero di chi pensa solo a se stesso e al suo benessere senza pensare agli altri, al punto da non accorgersi che questo atteggiamento finirà per rivoltarglisi contro.
Alla fine però c'è un barlume di speranza: il protagonista rischierà per amore, e questo porterà i semi delle distruzione di questo mondo claustrofobico e la speranza di un ritorno a una realtà più serena.


mercoledì 17 settembre 2008

London

LondonEdward Rutherfurd
My rating: 3 of 5 stars

Titolo originale London: The Novel - 1997
Pubblicato in Italia 1999 da Mondadori


Lunga carrellata sulla storia della città di Londra, dalla preistoria fino ai bombardamenti nazisti durante la seconda guerra mondiale.
Il libro è un paradigma del detto "chi troppo vuole nulla stringe", infatti il progetto è ambiziosissimo, ma purtroppo riassumere la storia di una città come Londra in una serie di episodi chiave che hanno come protagonisti personaggi provenienti sempre dalle stesse famiglie pone una serie di limitazioni.
E infatti i personaggi sono scarsamente caratterizzati, qualche tratto di carattere, qualche elemento fisico ricorrente, ma non abbastanza da renderli vivi.
Le storie che li coinvolgono poi sono necessariamente ridotte all'osso, praticamente senza alcuna trama.
Oltretutto la scrittura in se stessa è abbastanza piatta, e rende poco stimolante la lettura.
Insomma, arrivare in fondo è opera altrettanto epica che tutta la storia di Londra.
Resta da dire l'autore avrebbe fatto bene a evitare di scrivere l'ultimo capitolo, che si svolge ai giorni nostri, dato che in quel capitolo è chiaro che il libro è un tentativo di drammatizzare l'eccellente "Museum of London" ... bastavano i ringraziamenti per questo.