venerdì 29 maggio 2009

Mostri per le masse

Mostri per le masseNino G. D'Attis
My rating: 4 of 5 stars

Pubblicato settembre 2008 da Marsilio

Strane morti e strani personaggi, il male dello stato, la famigerata uno bianca, la deviazione morale di chi dovrebbe essere al servizio del paese.
Tutto questo e molto di più in questo noir crudo, scritto col un linguaggio molto particolare e difficile da dimenticare.


mercoledì 27 maggio 2009

Ladro di sogni

Ladro di sogni Sergio Paoli
My rating: 5 of 5 stars

Pubblicato 27 gennaio 2009 da Frilli

Una storia minima di gente minima, marginale come dice il sottotitolo, nella grande città impazzita a causa del collasso morale delle sue stesse paure.
La cura meticolosa dei dettagli rende palpabili le situazioni e i personaggi, dolorosamente veri.
La trama scorre perfetta dall'inizio alla inesorabile fine, lasciando l'amaro in bocca e il desiderio di rimediare ai guasti provocati da una politica assurda e miope.
Grazie Sergio per aver scritto questo libro.


lunedì 18 maggio 2009

Madre notte

Madre notte Kurt Vonnegut
My rating: 5 of 5 stars

Titolo originale Mother Night - 1961
Pubblicato in Italia 12 aprile 2007 da Feltrinelli

Il nazismo e la sua propaganda raccontati con l'inimitabile stile surreale di Vonnegut, che crea un personaggio che è apparentemente tutto il male della propaganda nazista, mentre nella realtà è una spia americana che utilizza gli esaltati messaggi che confeziona per il regime per passare informazioni al governo americano.
Ma il filo del bene e del male, della realtà e della follia è come sempre tenuissimo, nella realtà come nei romanzi di Vonnegut, per cui il protagonista, per sapendo di essere una spia, si sente colpevole dei messaggi deliranti che confeziona per mestiere, fino al punto di chiedere di essere processato come criminale nazista.
Una follia solo apparente quella del personaggio di Vonnegut, sincero e bastardo quanto ciascuno di noi.


domenica 17 maggio 2009

Neve di primavera

Neve di primaveraYukio Mishima
My rating: 5 of 5 stars

Prima edizione 1968

Il primo e secondo me migliore dei romanzi che compongono la tetralogia "Il mare della fertilità", quello più onirico e sospeso in un Giappone in bilico tra tradizione e modernità e, nello stesso tempo, quello con la trama più comprensibile per un occidentale: una classica storia d'amore e morte, impreziosita dai per noi estranei stilemi giapponesi che la rendono particolarmente coinvolgente ed esotica.


venerdì 15 maggio 2009

Al mio giudice

Al mio giudice Alessandro Perissinotto
My rating: 5 of 5 stars

Pubblicato 2004 da Rizzoli

Il titolo richiama volutamente l'omonimo classico di Simenon, e anche in questo caso il criminale si rivolge al suo giudice, utilizzando la moderna forma della email. Moderno nella forma e nel contenuto, dato che tutti gli eventi che si svolgono nel mondo reale sono conseguenze di ciò che avviene nel mondo virtuale, reati commessi sulla rete eppure tangibilissimi e altrettanto moderni.
Tra il criminale ricercato e il giudice si opera un vero e proprio transfert, si crea una relazione fatta di piccoli passi avanti e indietro verso la comprensione reciproca, di momenti di totale sfiducia e altri di illuminazione.
In tutto ciò il criminale apre altre relazioni con una umanità completamente differente da quella un po' rarefatta che frequentava quando era un guru della sicurezza informatica, una umanità minima e assolutamente carnea.
Riuscirà il giudice a convincere il criminale a costituirsi, o rimarrà per sempre una entità svanita nella virtualità della rete?
Bellissimo.


martedì 12 maggio 2009

Skellig

Skellig David Almond
My rating: 3 of 5 stars

Prima edizione 1998
Pubblicato in Italia 19 marzo 2009 da Salani

Una graziosa favola, assai ben scritta, che vede protagonisti due bambini alla scoperta della vita e del mondo e uno strano essere che non si sa bene cosa sia, si sa solo che ha le ali e ha il potere di far vedere le ali che anche noi umani abbiamo avuto in un qualche momento della nostra esistenza.
Purtroppo i sentimenti sono troppo facili, il lieto fine troppo scontato, e nessuno dei personaggi raggiunge una vera profondità psicologica.
Una piacevole lettura per un pomeriggio di pigrizia, ma nulla di più.


Rosso italiano

Rosso italiano Massimo Rainer
My rating: 4 of 5 stars

Pubblicato 25 ottobre 2007 da Barbera

Duro, sporco, cattivo, grondante sangue che nemmeno una macelleria, con personaggi così improbabili da mettere il dubbio che in realtà persone così esistano davvero, per non parlare delle situazioni.
Un vero noir del filone splatter, con una scrittura da manuale, adrenalinico e che si legge di un fiato.
Solo una leggera caduta di stile e un paio di incongruenze nel finale impediscono di assegnare il massimo dei voti.
Da leggere assolutamente.


lunedì 11 maggio 2009

In fondo alla notte

In fondo alla notteHugues Pagan
My rating: 3 of 5 stars

Titolo originale Les Eaux mortes
Pubblicato in Italia 2007 da Meridiano Zero


Niente a che vedere con Leo Malet, a cui forse, nel taglio dei personaggi e nella scelta delle tinte, questo noir vorrebbe assomigliare.
In realtà l'inizio è molto lento, ai limiti dello sbadiglio, le motivazioni di tutti i personaggi sono a dir poco nebulose, e la caratterizzazione di questi personaggi è veramente stereotipata: bulli, pupe e poliziotti. Oltretutto all'autore non riesce nemmeno tanto bene un escamotage che va parecchio di moda ultimamente, cioè quello di "disegnare" il buono della storia in modo sporco, tanto da farlo quasi scambiare per il cattivo.
Per peggiorare le cose, il lieto fine è talmente lieto da provocare un rialzo di glicemia.
Il libro non merita una stellina sola solo per la buona volontà.


venerdì 8 maggio 2009

Le nove valigie

Le nove valigie Béla Zsolt
My rating: 5 of 5 stars

Titolo originale Nine Suitcases: A Memoir - 1946
Pubblicato in Italia 18 marzo 2004 da Guanda

Una specie di lungo monologo, una presa diretta della memoria, nella quale l'autore e protagonista descrive l'orrore dell'internamento nel ghetto e la certezza di correre incontro a morte certa. Ormai la guerra è alla fine, tutti lo sanno, eppure la macchina nazista dello sterminio non si ferma, come un qualsiasi animale ottuso non può fermarsi nemmeno se morente.
E l'intellettuale ebreo, l'intellettuale di sinistra che ha combattuto contro tutte le discriminazioni, che ha già patito il confino e il lavoro coatto per le sue idee politiche, prova l'estrema umiliazione dell'annullamento della persona e del progetto di annientamento fisico solo ed esclusivamente per una identità razziale a cui pure sente di non appartenere.
E che cosa sono le nove valigie? Oltre ad essere il concreto fattore che ha portato lui e la moglie a finire nel ghetto, verso il campo di concentramento e la morte, sono il simbolo dell'attaccamento borghese verso i beni materiali, verso tutto ciò che l'autore ha combattuto in tutta la sua vita, e che infatti è solo foriero di distruzione e di morte.


martedì 5 maggio 2009

Tra la nostalgia dell'estate e il gelo dell'inverno

Tra la nostalgia dell'estate e il gelo dell'inverno Leif G.W. Persson
My rating: 4 of 5 stars

Titolo originale Mellan sommarens längtan och vinterns köld - 2002
Pubblicato in Italia 2004 da Marsilio

Una lettura non facilissima: lo stile è altalenante, diviso in parti "storiche" decisamente accattivanti, e parti relative ai fatti e agli avvenimenti attuali a volte un po' noiose. Senza contare che ultimamente mi trovo a fare due considerazioni, cioè che gli svedesi non amano i loro servizi segreti, e ci sono poliziotti svedesi più imbranati e bastardi di quanto possiamo immaginare.
In realtà fino a circa tre quarti la mia valutazione sarebbe stata di sole due stelline, poi il resto del libro precipita verso un finale veramente inaspettato con buona lena e ritmo considerevole, e, soprattutto, in questo noir il vincente è il pervertito e bastardo di turno.