giovedì 27 agosto 2015

Macno

MacnoAndrea De Carlo
My rating: 1 of 5 stars

Pubblicato nel 1984 da Bompiani

Qualcuno lo scambia per una profezia del berlusconismo e dello strapotere delle televisioni e forse sarà anche così. Il problema però è che il romanzo è noioso, la storia è pesante, i personaggi irrisolti e la trama è profetica quanto può esserlo il nulla. In compenso il linguaggio è elementare e pretenzioso nello stesso tempo, e la grammatica farebbe inorridire una maestra di terza elementare.
Primo e ultimo De Carlo della mia vita.


sabato 22 agosto 2015

The Norma Gene

The Norma GeneM.E. Roufa
My rating: 4 of 5 stars

Pubblicato il 1 giugno 2015 da Biting Duck Press
La clonazione è un giocattolo con il quale l'uomo cerca di gingillarsi da un po' di tempo, e ancora non sappiamo, almeno ufficialmente, se una clonazione umana sia mai avvenuta. Nel mondo descritto da Roufa invece il proposito è riuscito, al punto che è diventato di moda clonare personaggi famosi. Ci sono ovviamente personaggi famosi e personaggi famosi, al punto che, mentre Norma Janes alias Marylin Monroe è un clone popolare al punto che esistono gruppi di autoiaiuto per le donne nate con questo corpo, altri cloni sono vietati, come ad esempio quello di Hitler o di altri personaggi storici che nella loro versione originale hanno avuto potere. E come dice il romanzo "a dispetto del fatto che il clone di Hitler aveva solo fallito nel far rivivere il suo "potenziale", il suo senso di inferiorità e il suo meschino spirito di vendetta gli avevano impedito di salire oltre il grado di assistente manager da McDonald". Già, perché un clone è una mera copia fisica, non condivide né il carattere né alcuna memoria ancestrale con il suo originale. O no?
Libro originale e divertente, con caratteri ben descritti e situazioni esilaranti, anche se la parte relativa alle paranoiche ricostruzioni storiche di coloro che cercano di suscitare nel protagonista qualche memoria ancestrale, o il motivo per cui i suoi persecutori perdono interesse nei suoi confronti, sono un po' tirati per i capelli.


Cloning is a toy with which man tries to fiddle a bit from of time, and still do not know, at least officially, if a human cloning ever happened. Instead in the world described by Roufa the intention is successful, to the point that it has become fashionable to clone famous people. There are of course famous people and famous people, to the point that, while Norma Janes aka Marilyn Monroe is a popular clone to the point that there are self-help groups for women born with this body, other clones are prohibited, such as the onef Hitler or other historical figures that in their original version had power. And as the novel says "This despite the fact that the Hitler clone had not only failed to live up to his “potential,” his sense of inferiority and petty vindictiveness kept him from rising past assistant manager at McDonalds". Yes, because a clone is a merely physical copy, and shares neither the character nor any ancestral memory with its original. Or not?
Original and funny book, with well-described characters and hilarious situations, even if the part related to the paranoid historical reconstructions to try to stir up some ancestral memory in the protagonist,or why his persecutors lose interest in him, are a bit stretched.

domenica 16 agosto 2015

Paradise Sky

Paradise Sky Joe R. Lansdale
My rating: 4 of 5 stars

Pubblicato il 16 giugno 2015 da Mulholland Books
Da un po' di tempo il buon vecchio Joe vive più di allori che di penna. Ovviamente si tratta di allori meritatissimi, perché chi ha inventato il Drive in e il dinamico duo Hap & Leonard ha indubbiamente reso un enorme servizio all'umanità lettrice. Questa volta Lansdale si cimenta con un western, ambientato nel sud degli Stati uniti poco dopo l'abolizione della schiavitù. Il fatto che però l'abolizione della schiavitù non fosse stata accompagnata dall'abolizione del razzismo è il motore degli eventi alla base di questo libro, nel quale ne succedono davvero di tutti i colori.
La scrittura di Lansdale è sempre pirotecnica, anche se questa volta i personaggi non gli sono venuti bene come al solito (tanto per dire, il carattere migliore é Satan, un cavallo) e la trama assomiglia un po' troppo a Django unchained.
Mi sono comunque divertita molto, e questo ha alzato un po' il punteggio.

For some time to the good old Joe lives more of laurels that of pen. Obviously he deserved these laurels, because the man who invented the Drive and the dynamic duo Hap & Leonard has undoubtedly made a huge service to the reading humanity. This time Lansdale engages with a Western, set in the south of the United States shortly after the abolition of slavery. But the fact that the abolition of slavery had not been accompanied by the abolition of racism is the engine of the events at the basis of this book, in which happen all sorts of things.
The writing of Lansdale is pyrotechnics ad always, although this time the characters did not have come as well as usual (so to say, the best character is Satan, a horse) and the plot resembles too much to Django unchained.
I still enjoyed it a lot, and this has raised a bit the score.

martedì 11 agosto 2015

Dark of Night

Dark of Night Marios Savva
My rating: 1 of 5 stars

Pubblicato il 9 luglio 2015 da Createspace Independent Publishing Platform
Insopportabilmente pesante e pieno di ripetizioni. Credo che l'autore abbia ancora molta strada da fare prima di poter consegnare al pubblico la sua produzione.


Unbearably heavy and full of repetitions. I believe that the author has a long way to go before he can deliver his production to the public.

lunedì 10 agosto 2015

Ruins

Ruins Joshua Winning
My rating: 2 of 5 stars

Pubblicato il 18 maggio 2015 da Peridot Press
Difficile dare un giudizio a questo libro. Innanzi tutto non ho letto il primo volume, e questo pregiudica notevolmente la comprensione degli eventi, in più è chiaramente mirato a una fascia di età che non è la mia, e, ultimo ma non meno importante, la scrittura è piuttosto noiosa.

Difficult to judge this book. First of all I have not read the first volume, and this is particularly harmful to the understanding of events, plus, it is clearly aimed at an age group that is not mine, and, last but not least, the writing is rather dull.

The Dictator's Last Night

The Dictator's Last Night Yasmina Khadra
My rating: 5 of 5 stars

Edizione originale: La Dernière nuit du Raïs - 20 agosto 2015 da Julliard
Edizione italiana: L'ultima notte del Rais - 10 settembre 2015 da Sellerio
Pubblicato il 13 ottobre 2015 da Gallic Books

La maggior parte di noi ricorda Gaddafi come un dittatore sanguinario, implicato in storie ancora oggi poco chiare come la strage di Ustica e attentati vari in giro per il mondo, e anche come il pagliaccio che si stabiliva nelle capitali europee con la sua tenda e la sua corte, sicuro di essere omaggiato in modo servile dai governanti occidentali perché teneva in mano i rubinetti di alcune risorse naturali per noi così essenziali. Poi è arrivata la primavera araba con tutto quel che ne è seguito, e ancora non sappiamo se sia stato un bene oppure no. Forse no a giudicare dalla scia di sangue e di barbarie scaturita da quella cosiddetta primavera.
La fine ingloriosa di Gaddafi, il suo cadavere scempiato, è stampato sulle nostre retine, e su quelle di Yasmina Kahdra, che ricostruisce l'ultima notte del dittatore con una cronaca serrata e un afflato epico, senza fare sconti ai lati oscuri del personaggio, eppure chiarendone la statura storica.

Most of us remember Gaddafi as a bloody dictator, implicated in stories still unclear as the Ustica massacre and the various attacks around the world, as well as the clown that established himself in European capitals with his tent and his court, sure to be honored in a servile way by Western leaders because he was holding the cocks of some natural resources so essential for us.
Then came the Arab spring with everything that followed, and we still don't know whether it was good or not. Maybe not judging from the trail of blood and cruelty stemming from the so-called spring.
The inglorious end of Gaddafi, his marred body, is printed on our retinas, and on those of Yasmina Kahdra, who reconstructs the last night of the dictator with a dense record and an epic inspiration, without making discounts to the dark side of the character, yet clarifying his historical stature.

domenica 9 agosto 2015

Into the Night

Into the NightJake Woodhouse
My rating: 4 of 5 stars

Pubblicato il 26 marzo 2015 da Penguin UK - Michael Joseph
Bene, Amsterdam è la capitale occidentale dell'omicidio, cosa della quale forse sarebbe il caso di avvisare i telegiornali italiani, i quali cercano di far credere al popolo bue di vivere in un mattatoio pur di tenerli davanti al teleschermo e non in giro a far le pulci ai politici. Ma questa è una recensione e non un pezzo politico, e quindi parliamo del libro. La trama è molto complicata, e i personaggi hanno troppi, davvero troppi scheletri nell'armadio. Diciamo che se ne avessero la metà già ne avrebbero molti. L'ispettore Jaap è un sacco alternativo, al punto da essere stato per un certo periodo un monaco zen in Giappone. Questo probabilmente ha senso per chi ha letto il libro che precede questo ma, essendo la storia scritta per essere uno "stand alone" anche se con gli stessi protagonisti, il continuo tornare di Jaap a quel periodo della sua vita è un po' noioso.
Detto questo, e fatta salva la quantità industriale di refusi che ho incontrato nel testo, una volta dipanata un po' la trama il libro scorre via piuttosto bene, soprattutto nella seconda parte.
Ringrazio Penguin UK e Netgalley per avermi fornito una copia gratuita in cambio di una recensione onesta.

Well, Amsterdam is the western capital of murder, something which perhaps would be appropriate to alert the Italian news programs, which seek to persuade the people they live in a slaughterhouse in order to keep them in front of the television screen and not around nitpickings politicians. But this is a review and not a political piece, and then we talk about the book. The plot is very complicated, and the characters have too many, far too many skeletons in the closet. As to say that if they had half of it it would be already many. Inspector Jaap is very unconventional, to the point that he was for a whyle a zen munk in Japan. This probably makes sense for those who have read the book before this, but since the storyis written to be a "stand alone", although with the same characters, the costant return of Jaap to that period of his life is a bit boring.
That said, and without prejudice to the industrial quantities of typos that I encountered in the text, once unraveled a bit the plot of the book, it runs off quite well, especially in the second half.
I thank Penguin UK and Netgalley for giving me a free copy in exchange for an honest review.

domenica 2 agosto 2015

Il trono di spade - Il grande inverno

Il trono di spade - Il grande invernoGeorge R.R. Martin
My rating: 2 of 5 stars

Pubblicato come A games of thrones - settembre 1997 da Bantam Spectra
Pubblicato in italiano 1 ottobre 2011 da Mondadori

Dovendo giudicare da questo primo volume, proprio non mi riesce di capire il successo di questa serie. Testo noioso fino allo sfinimento, che sta in piedi a furia di bassa macelleria e colpi di scena, ma i cui personaggi sono sempre del tutto prevedibili.
Per peggiorare la situazione, la traduzione italiana è prossima allo scandaloso: non ho trovato uno, dicasi uno, congiuntivo al suo posto.
Darò alla serie una seconda opportunità leggendo, quando mi sarò ripresa dalla noia, il secondo volume in inglese.
Speriamo.