venerdì 28 febbraio 2014

The Guernsey Literary and Potato Peel Pie Society

The Guernsey Literary and Potato Peel Pie SocietyMary Ann Shaffer
My rating: 5 of 5 stars

Pubblicato il 29 luglio 2008 da The Dial Press
Pubblicato in italiano col titolo La società letteraria di Guernsey - 2012 da Sonzogno

L'inizio di questo libro mi ha un po' sconcertato. La protagonista mi sembrava un po' frivola per i miei gusti, e non riuscivo a entrare nello spirito del racconto, anche perché frammentato dai diversi punti di vista della forma epistolare.
Tutto è cambiato nel momento in cui la protagonista si trasferisce a Guernsey per conoscere i suoi corrispondenti e raccogliere materiale di prima mano per la stesura del suo romanzo. Da quel momento in avanti il racconto, anche se continua a essere formato da scambi epistolari, prende un ritmo pirotecnico, e i personaggi escono a tutto tondo dalla pagina coi loro caratteri, le loro stravaganze, la sofferenza di una occupazione militare durata cinque anni durante i quali non hanno ricevuto alcuna notizia dall'esterno e la loro fede nel futuro.
Su tutti spicca Elisabeth, l'assente anima della Società Letteraria, una donna solare ed eroica come lo possono essere solo le persone che pensano prima agli altri che a se stesse.
A completare il romanzo non manca il finale romantico.

The beginning of this book is a bit puzzling. The star seemed a bit frivolous for my taste, and I could not get into the spirit of the story, because fragmented by the different points of view of the epistolary form.
That all changed when the main character moves to Guernsey to know his correspondents and gather first-hand material for the writing of fer novel. From that point on the story, even if it continues to be formed by exchange of letters, takes a pyrotechnic rhythm, and the characters come out in the round from the page with their personalities, their extravagances, the suffering of a military occupation lasted five years during which they have not received any news from the outside and their faith in the future.
On all stands Elisabeth, the absent soul of the Literary Society, a solar and heroic woman as it can be only people who think of others first that to themselves.
Rounding out the novel doesn't lack the romantic end.

domenica 16 febbraio 2014

The Devil in the Corner

The Devil in the CornerPatricia Elliott
My rating: 4 of 5 stars

Pubblicato il 6 marzo 2014 da Hachette Children's Book

L'eroina di questo Romanzo, Maud, all'inizio sembra di presa di peso da un libro della Austen, o essere la sorellina minore di Jane Eire: una povera orfana defraudata della sua eredità alla quale viene concesso un tetto da colei che ha beneficiato di ciò che avrebbe dovuto essere suo, e solo perché ha bisogno di una infermiera che le sia legata dal bisogno e quindi disposta a sopportare i suoi capricci di bambina troppo cresciuta. Un po' stucchevole, se non che rapidamente le cose cambiano: innanzi tutto la nostra giovanissima e candida eroina ha una forte dipendenza da laudano (oppio) e questo provoca in lei un certo qual sdoppiamento della personalità e una tendenza alle visioni; poi il pessimo carattere della sua cugina/padrona ha provocato un groviglio di odi tra il personale di casa e e la gente del paese tale da far presentire una catastrofe; e infine c'è lui, John, bello e puro come solo un eroe pronto a fare strage di cuori di ingenue fanciulle. Ovviamente ci scapperanno un po' di morti e un finale movimentato con sorpresa. E il lieto fine? Chissà.
Classificato come libro per ragazzi è invece un bel romanzo anche per le loro madri, purché siano sufficientemente romantiche e disposte a lasciarsi portare altrove.
La scrittura è semplice senza essere banale, davvero molto piacevole.

The heroine of this novel, Maud, in the beginning seems taken from an Austen's novel, or to be the younger sister of Jane Eire: a poor orphan cheated out of his inheritance to which it is granted a roof by the one who has benefited of what should have been hers, and only because this person needs a nurse that is linked by need and therefore disposed to endure the whims of a not growen up little girl. A bit ' sickly, except that quickly things change: firstly, our young and candide heroine has a strong addiction to laudanum (opium ) and this causes her a certain split personality and a tendency to visions, then the bad character of her cousin/boss has resulted in a tangle of hatreds between the staff of her home and the people of the country as to foresee a catastroph, and finally he's there, John , beautiful and pure as only a hero ready to wreak havoc with the hearts of innocent girls can be. Obviously we will have a bit ' deads and a lively final with a surprise. And the happy ending? Who knows.
Classified as a children's book, instead is a good novel for their mothers, provided they are sufficiently romantic and willing to let theirself be carried elsewhere.
The writing is simple without being trivial, really very nice .


View all my reviews

sabato 8 febbraio 2014

Il cacciatore di teste

Il cacciatore di testeJo Nesbø
My rating: 4 of 5 stars

Titolo originale: Hodejegerne - 2008 da Aschehoug
Pubblicato in Italia marzo 2013 da Einaudi

Nel panorama dei noir questo è un libro un po' atipico. Innanzi tutto non c'è l'ormai classico investigatore dannato e a volte anche bello - in effetti gli unici investigatori presenti sono o morti o rappresentati da un bellone così stupido da sembrare il Gilderoy Allock di Harry Potter e la camera dei segreti - in più tutti, ma dico tutti i personaggi sono degli incredibili bastardi.
Un libro che mi ha lasciata spesso perplessa, ma che regala una trama non scontata e un finale davvero sorprendente, così sorprendente da sembrare quasi cronaca.


martedì 4 febbraio 2014

La casa dei quattro venti

La casa dei quattro ventiElif Shafak
My rating: 3 of 5 stars

Titolo originale: Iskender  - agosto 2011 da Doğan Kitap
Edizione italiana giugno 2012 da Rizzoli

Passo da anni molto del mio tempo a chiedermi perché per la maggior parte degli uomini, intere culture e molti che di quelle culture non fanno parte, la capacità di camminare a testa alta non risieda in se stessi ma nel vessare le proprie donne imponendo loro codici di comportamento degradanti. Come se, data per assodata la propria inferiorità spirituale, potessero sopravvivere solo imponendo alle donne una ancora maggiore inferiorità, spirituale e fisica.
D'altra parte gli uomini sono figli delle donne, che quindi non sono esenti da colpe, soprattutto quando invece di sollevarsi a vicenda diventano complici della perversione maschile e privano altre donne della loro crescita spirituale, della felicità, e in fin dei conti della vita.
Questo scontro tra sessi, più che tra culture, è a parer mio la linea conduttrice di questo libro, che per altri versi contiene un certo numero di stereotipi (le gemelle, il carcerato maestro di vita, la ballerina russa, e via stereotipando).