giovedì 30 dicembre 2010

Il figlio del dio del tuono

Il figlio del dio del tuonoArto Paasilinna
My rating: 5 of 5 stars

Titolo originale Ukkosenjumalan poika - 1984
Pubblicato in Italia 1 maggio 1988 da Iperborea

Cosa succederebbe se gli antichi dei, stanchi dello strapotere della religione cristiana, decidessero di tornare sulla terra e reclamare i loro diritti divini? Questo succede nella esilarante Finlandia di Paasilinna, dove il Dio del Tuono decide di mandare sulla terra il suo unico figlio, che però non ha alcuna intenzione di morire appeso a una croce. Buon divertimento!


Vajont: quelli del dopo

Vajont: quelli del dopoMauro Corona
My rating: 4 of 5 stars

Pubblicato 1 maggio 2006 da Mondadori


Ho etichettato questo breve testo di Mauro Corona sotto la voce teatro perché della piece teatrale ha la scansione e il respiro, e i personaggi sono quasi da dramma greco classico.
Tutto questo per parlare di Vajont, o meglio di coloro che, sopravvissuti alla tragedia, sono umanamente sospesi tra un dolore ancora feroce, i pregiudizi, le limitazioni e una sorta di abbrutimento. Una lettura veloce ma densa, che fa pensare.


domenica 26 dicembre 2010

Mi fido di te

Mi fido di te Francesco Abate - Massimo Carlotto
My rating: 4 of 5 stars

Pubblicato aprile 2007 da Einaudi

La valutazione è la media tra quella spettante alla trama (3 stelline) e quella invece spettante al lavoro di approfondimento e indagine (5 stelline, che sono pure poche).
La trama, dicevo, è abbastanza scipita, con personaggi al limite del caricaturale, un protagonista coglione, e un giornalista che è la fotocopia del Dr. House, ma si sa, spesso nei libri di Carlotto la trama è un semplice espediente per veicolare il messaggio.
E il messaggio è tale da far entrare di diritto Mi fido di te in quel particolarissimo settore di letture da me vivamente consigliate composto da Nordest (sempre di Carlotto con Videtta) e Gomorra di Saviano. E Mi fido di te è il degno completamento dello sviscerare le schifezze italiche di cui si occupano gli altri libri. Argomento? Beh, se non avete ancora letto Fast food nation, avete qui un buon motivo per diventare cauti ogni volta che incontrate un prodotto alimentare in offerta, e cedere al panico ogni volta che infilate in bocca un cibo qualsivoglia.


giovedì 23 dicembre 2010

Un colpo perfetto

Un colpo perfetto Ian Rankin
My rating: 3 of 5 stars

Titolo originale Doors Open - 2007
Pubblicato in Italia 1 marzo 2012 da TEA

Questo nuovo Rankin non mi convince né mi prende come in passato. Ransome non è Rebus, e la banda dei brocchi che ha messo in piedi è veramente troppo "brocca". L'unico personaggio veramente godibile è l'orrendo Hate...


martedì 21 dicembre 2010

Fantasmi americani

Fantasmi americaniAngela Carter
My rating: 3 of 5 stars

Titolo originale American Ghosts and Old World Wonders - 1993
Pubblicato in Italia 1194 da Anabasi

Difficile dare un giudizio sui fantasmi della Carter, anche perché i racconti che compongono il libro sono piuttosto differenti nello stile, anche se, in ogni caso, mostrano una enorme potenza immaginativa, una estrema padronanza del linguaggio e un gusto per l'assurdo che è esattamente come la giusta dose di peperoncino in un piatto di pastasciutta.
Due i racconti che mi hanno incantato: "Il mercante di ombre" e "Covacenere", una rilettura molto inquietante della favola di Cenerentola.


sabato 18 dicembre 2010

L'ombra del falco

L'ombra del falcoPierluigi Porazzi
My rating: 3 of 5 stars

Pubblicato in Italia 2010 da Marsilio

Che la piccola città sia una inesauribile fonte di vizi privati ampiamente paludati di pubbliche virtù è un dato di fatto (ci vivo, nella piccola città di questo noir), e gli archetipi dei personaggi e delle situazioni descritte sono perfettamente riconoscibili. Questo non sarebbe poi un gran problema, il problema è che i caratteri sono tutti troppo caricaturali, che il colpevole si scopre ben prima che un eccesso di riferimenti al sistema T9 Nokia costruisca una solida pista di indizi, che troppe pistole fumanti vengono lasciate in giro e che non si capisce dove voglia portare il finale aperto, dato che proprio non si sente la necessità di una continuazione di questo libro.
A favore del romanzo c'è una buona scrittura gialla, che fa si che non si senta la necessità di abbandonare nonostante le gravi pecche.


mercoledì 15 dicembre 2010

Suite francese

Suite franceseIrène Némirovsky
My rating: 5 of 5 stars

Titolo originale Suite française- 2004
Pubblicato in Italia 2005 da Adelphi


Le prime due parti dell'ultimo, ambizioso lavoro della Nemirovsky, uno dei grandi autori zittiti dalla tragedia nazista.
Una prosa scintillante, precisa, impietosa, una perfetta conoscenza sia degli eventi che dell'animo umano, uno sguardo lucido sulla vigliaccheria del popolo in quanto tale, in contrapposizione con l'autentico eroismo e grandezza morale di pochi.


martedì 7 dicembre 2010

The Dome

The Dome Stephen King
My rating: 4 of 5 stars

Titolo originale Under the Dome - 10 novembre 2009 da Scribner
Pubblicato in Italia Sperling & Kupfer da Sperling & Kupfer


Prendiamo It e The Tommyknockers e infiliamoli dentro il Drive in (grazie Lansdale), e poi tiriamo le fila della storia secondo le regole di Stepehn King (un "cosa succederebbe se" portato alle estreme conseguenze), e poi ovviamente mettiamo un finale salvifico in cui si salvano veramente in pochissimi, in una moderna versione di Sodoma e Gomorra.
Solo che ovviamente parliamo del Re, e quindi i buoni che se la cavano hanno una dose industriale di scheletri nell'armadio, quelli veramente buoni fanno la stessa fine di quelli veramente cattivi (solo risparmiati dal cadere in incubi spaventosi), e tutto è così giocato sul filo di una totale verosimiglianza da far sperare che non diventi mai vero.
Obiettivamente parlando, non è uno dei veri capolavori del Re, nonostante ciò, mi sento di avvertire i futuri lettori che è bene non iniziare il libro alle undici di sera, a rischio di continuare a leggere tutta la notte e accompagnare le ultime righe col suono della sveglia alle sette. Esattamente come è successo a me ...


lunedì 6 dicembre 2010

Josefine e io

Josefine e io Hans Magnus Enzensberger
My rating: 5 of 5 stars

Titolo originale Josefine und ich - 2006
Pubblicato in Italia 2 marzo 2010 da Einaudi


Ma chi è questa Josefine? Questa modernissima anziana signora, campionessa del pensiero indipendente, dell'understatement, della provocazione?
Non lo scopre il protagonista, e non lo scopriremo certo noi, che non abbiamo gli strumenti del mitico Enzensberger, che per carpirne i segreti mette in campo tutti i trucchi contenuti nel suo enorme bagaglio di letterato.
Ma forse Josefine è un po' ciascuno di noi, e quindi è inutile innervosirsi con la vecchia signora.


venerdì 3 dicembre 2010

Estensione del dominio della lotta

Estensione del dominio della lottaMichel Houellebecq
My rating: 5 of 5 stars

Titolo originale Extension du domaine de la lutte - 1994
Pubblicato in Italia 2001 da Bompiani


Desolazione totale, nella vita del protagonista, in una Francia che non è di sicuro quella delle banlieu colorite di Pennac, nel mondo del lavoro e nei rapporti interpersonali.
Una desolazione che può condurre solo alla depressione, perché da ogni parte si estende il dominio della lotta, ma è proprio di lottare che il protagonista non ne vuole sapere.


giovedì 2 dicembre 2010

Violare il cielo

Violare il cieloRobert Silverberg
My rating: 3 of 5 stars

Titolo originale To Open the Sky - 1967
Pubblicato in Italia 1993 da Mondadori

Silverberg è uno dei pilastri della fantascienza sociologica, e questo Violare il cielo (la traduzione del titolo è pessima come nella più pura tradizione Urania dei tempi d'oro) rientra perfettamente nel quadro. La veste tecnologica tipica della fantascienza serve solo da paravento a una classica enunciazione dei desiderata dell'uomo moderno: la vita e la salute eterni, l'esplorazione del cosmo e la risoluzione dei problemi esistenziali. Forse c'è un po' di faciloneria nel presupporre che una religione tecnologica universale possa risolvere i conflitti dell'uomo, e forse questo è il libro in cui Silverberg si accosta di più al suo collega Hubbard, che come scrittore era decisamente peggiore, ma si è rivelato vincente come fondatore di religioni.
Una buona lettura invernale, ma lontana dai veri fasti di Silverberg.