mercoledì 31 dicembre 2008

Il difensore

Il difensoreLarry Niven
My rating: 4 of 5 stars

Titolo originale Protector - 1973
Pubblicato in Italia aprile 1990 da Mondadori


Basato sul concetto di una ascendenza aliena della razza umana, Il difensore è un classico romanzo di spazio profondo, che vede l'umanità combattere con i suoi demoni.
Una creatura aliena, che si autodefinisce "Difensore", entra nello spazio occupato dall'uomo, un uomo del futuro che ha colonizzato il sistema solare e ha imparato a sfruttarne le risorse.
Sta cercando la sua perduta progenie, perché ciò che lui è programmato per difendere è il proprio DNA.
Viene in contatto con l'umanità, e si rende conto che è e non è la progenie perduta, e perderà la vita, non prima però di aver trasformato un umano a sua volta in un Difensore.
Il nuovo Difensore però, ha una doppia eredità umana, e aliena, e i suoi atti risultano imprevedibili e pericolosi.
Il contatto tra due culture tanto diverse, e tanto uguali, non potrà non portare allo scontro totale.


martedì 30 dicembre 2008

L'odore della notte

L'odore della notteAndrea Camilleri
My rating: 4 of 5 stars

Prima edizione 1996

I libri di Camilleri su Montalbano si assomigliano un po' tutti, basati come sono sempre sugli stessi personaggi, sul loro dialetto e sui loro tic, eppure non risultano mai noiosi, perché questi personaggi non sono mai stereotipi.
Questo romanzo pesca, nelle sue premesse, nel mondo della finanza, o meglio della truffa finanziaria, e finisce con un deja vù di Faulkner.
E, come spesso accade nei romanzi di Camilleri, non sono i grandi criminali a uccidere, ma i piccoli mostri che incontriamo ogni giorno sulla nostra strada.


lunedì 29 dicembre 2008

Gioventù cannibale

Gioventù cannibale Niccolò Ammaniti, Alda Teodorani, Matteo Curtoni, Luisa Brancaccio, Paolo Caredda, Matteo Galiazzo, Massimiliano Governi, Daniele Luttazzi, Aldo Nove, Andrea G. Pinketts, Stefano Massaron
My rating: 4 of 5 stars

Prima edizione 1996

Sono passati 12 anni dalla prima pubblicazione di questa antologia, e nel frattempo gli autori sono cresciuti e maturati, si sono raffinati.
Però, nonostante si senta ancora una certa artificiosità nella scrittura, una ricerca degli effetti speciali splatter a cui l'antologia è dedicate, si intuisce già l'enorme talento di alcuni di loro.
E in ogni caso le storie sono sanguinosamente godibili.


domenica 28 dicembre 2008

Julian l'eretico

Julian l'eretico Robert Charles Wilson
My rating: 2 of 5 stars

Titolo originale Julian: A Christmas Story - 2006
Pubblicato in Italia giugno 2008 da Delos Books

Ci sono ottimi spunti in questo libro, che, lavorandoci molto sopra, sarebbe potuto diventare un classico del postcatastrofismo. Julian, e il suo cantore Adam, sono personaggi interessanti, e l'eresia di Julian, che è costituita dalla fede nella scienza, permette spunti interessanti. Il problema è che il libro è una enorme delusione, abbozzato, mal scritto, confuso e decisamente mal tradotto. Peccato.


L'uomo che dipingeva con i coltelli

L'uomo che dipingeva con i coltelli Marco Mazzanti
My rating: 3 of 5 stars

Pubblicato 1 ottobre 2008 da Demetra

L'idea di base è buona, un albino nato cieco che, recuperata la vista, si fa assassino in nome del colore, però il romanzo è un po' una barca priva di direzione.
Innanzi tutto l'ambientazione, che pare voler essere storica, senza poi esserlo, confonde il lettore. Una storia del genere non necessita di ambientazione, e quindi tirare a un certo punto in ballo Roma e le sue battaglie con i barbari è fuorviante, senza contare che alla luce di questo fatto storico tutto il resto è storicamente mal collocato.
Poi gli assassini si moltiplicano, e, soprattutto per uno di loro, non si capisce in che cosa consista la relazione con l'assassino albino.
Insomma una trama improbabile, che nemmeno la scrittura sorregge, in quanto macchinosa e poco naturale.
Si consiglia al giovane autore un'attenta lettura di "On writing" di Stephen King, unita a un deciso aggiornamento degli aggettivi.


sabato 27 dicembre 2008

Storie di politica sospetta

Storie di politica sospettaManuel Vázquez Montalbán
My rating: 4 of 5 stars

Titolo originale Historias de política ficción - 1987
Pubblicato in Italia 2008 da Feltrinelli

Tre racconti inediti con protagonista un Carvalho più disincantato del solito.
Storie di passati irrisolti, che tornano ad aggredire quelli che ormai sembrano vecchi innocui.
Ogni volta Carvalho verrà a capo del mistero sotteso alla storia, ma il fine non sarà mai lieto.


La milleduesima notte

La milleduesima notteJoseph Roth
My rating: 5 of 5 stars

Titolo originale Die Geschichte der 1002. Nacht - 1939
Pubblicato in Italia 1985 da Adelphi

In Persia sono state scritte le novelle delle 1001 notte, e Roth ci regala invece quella che dovrebbe essere la milleduesima novella della serie.
La Persia è però solo un pretesto, dato che è lo Scià di Persia, preso da giovanile inquietudine esistenziale, a dare avvio agli avvenimenti recandosi a Vienna, capitale dell'Impero.
Presunto avvio, in realtà, che il vero avvio degli avvenimenti è frutto della noia e della nobiliare vanagloria di un inutile barone, vero e proprio paradigma dello spleen dell'Impero nel momento del suo tramonto.
E ognuno dei personaggi pensa di fare del suo meglio, e invece fa del suo peggio, o meglio, esattamente quello che serve per andare in rovina.
Così il barone e così lo Scià, che tornerà a Vienna, e non capirà perché ci è venuto la prima volta.
L'unico che sa esattamente che cosa fare, e l'inutilità del farlo, è l'eunuco di corte, e solo perché, come dice egli stesso all'inizio, è un castrato.
L'ambiente in cui si muove Roth è lo stesso di Marai, ma la sua scrittura è più moderna e scevra di artifici, e ci fa vedere meglio il nulla in cui si dibatte la società di cui parla.


giovedì 25 dicembre 2008

Il mambo degli orsi

Il mambo degli orsiJoe R. Lansdale
My rating: 5 of 5 stars

Titolo originale The Two Bear Mambo - 1995
Pubblicato in Italia 26 ottobre 2004 da Einaudi

Per la serie Hap e Leonard, Lansdale presenta il solito dinamico duo che si ficca nei guai, prende botte da orbi, poi si rialza dalla merda in cui è finito, e, con l'aiuto di una serie considerevole di botte di culo, non immediatamente riconoscibili come tali, finisce col dipanare la matassa e uscire vincitore.
Con una trama del genere è possibile scrivere qualsiasi genere di boiata, a meno di non essere Lansdale, e allora il libro diventa un capolavoro da divorare: cattivo, scorretto, umoristico quanto più non si può, e nello stesso tempo imprevedibile e raffinato.


martedì 23 dicembre 2008

Assalto a un tempo devastato e vile

Assalto a un tempo devastato e vileGiuseppe Genna
My rating: 4 of 5 stars

Pubblicato 2001 da PeQuod

Giuseppe Genna apre il libro dei pensieri e dei ricordi in questi brani che sono una via di mezzo tra la riflessione e il racconto, tra la realtà e la fiction, conditi di molta ricerca in se stesso.
Nessuno di questi brani lascia indifferente, sia che siano quasi pagine di diario, sia che siano racconti che hanno l'ispirazione della parabola, come "Fame", che apre il libro.
Non una lettura facile e nemmeno una lettura per tutti, condizione indispensabile è, parafrasando l'autore, essere ancora con la testa fuori dall'acqua e capaci di pensare


sabato 20 dicembre 2008

La strategia dell'Ariete

La strategia dell'Ariete Kai Zen
My rating: 4 of 5 stars

Pubblicato 2007 da Mondadori

L'eterna lotta tra il bene e il male, in una cavalcata attraverso i secoli, quasi a voler identificare le origini del male, che può persino essere ridotto a sostanza, lo spaventoso ah-Harith.
Mosse, contromosse, personaggi emblematici si affrontano in questa lotta, sul cui sfondo c'è l'oscura Società dell'Ariete, alla quale si può fare una e una sola domanda: ma perché, identificato il male, non lo avete distrutto? Domanda che infatti viene posta, e alla quale viene data una risposta gattopardesca.
Ma ovviamente il male non si può distruggere, e tende a permeare il bene, soprattutto quando il bene è autoreferenziale.
Ottima opera prima del collettivo di scrittura Kai Zen, assai ben scritta e di agevole lettura nonostante sia infarcita di riferimenti storici.


martedì 16 dicembre 2008

Le nonne

Le nonneDoris Lessing
My rating: 5 of 5 stars

Titolo originale The Grandmothers - 2003
Pubblicato in Italia 2004 da Feltrinelli

Tre lunghi racconti sull'amore. Un amore che parte normale, quasi banale, e finisce in una sorta di perversione ancora più sconvolgente proprio perché ammantata di normalità.
Dei tre racconti quello più intenso è il terzo "Il figlio dell'amore", che è quasi un romanzo a se stante nel suo sviluppo, e che termina in maniera assolutamente agghiacciante.


giovedì 11 dicembre 2008

La patria delle visioni celesti e altri racconti del deserto

La patria delle visioni celesti e altri racconti del desertoIbrahim al-Koni
My rating: 5 of 5 stars

Pubblicato 2007 da e/o

Il deserto e i suoi abitanti, il deserto regno della libertà, di una libertà che esige sacrifici, umani per lo più, ma anche degli animali che servono l'uomo.
Sacrifici che vengono vissuti senza sentirne il peso, perché sono il prezzo dell'incommensurabile libertà del deserto.
E per chi rinnega il deserto, c'è lo straniamento, e ancora la morte, ma non la morte onorevole del sacrificio, la morte che annulla.
Intarsiati nelle storie del deserto ci sono accenni alla crudele dominazione coloniale e alle insensate crudeltà degli occupanti italiani (brava gente, mah ...)
Una serie di racconti bellissimi, che fanno sentire il sole a picco sulla testa, l'aridità della sabbia e la meraviglia del torrente, ma soprattutto fanno apprezzare la libertà.


mercoledì 10 dicembre 2008

Scontro di civiltà per un ascensore in piazza Vittorio

Scontro di civiltà per un ascensore in piazza Vittorio Amara Lakhous
My rating: 4 of 5 stars

Pubblicato in Italia 2006 da e/o

Chi è veramente Amedeo? Nei vari capitoli, che rappresentalo le voci di uno squinternato condominio di Piazza Vittorio, a Roma, vengono raccontati fatti minuti, cattiverie, impressioni di convivenza forzata, ci sono stereotipi, fantasie, basso razzismo, totale incomprensione, ma soprattutto c'è la domanda: chi è Amedeo?
Chi è quella persona gentile, evidentemente coltissima, italiano più degli italiani, tollerante, giusto e sorridente? Impossibile che sia un immigrato, impossibile che sia un assassino.
Amedeo è un uomo, che cerca di farsi figlio di lupo, per sopravvivere e mantenersi integro.


martedì 9 dicembre 2008

Anna Karenina

Anna Karenina Leo Tolstoy
My rating: 5 of 5 stars

Prima edizione 1873

Tolstoj è un grande cuoco, che riesce a mescolare i suoi ingredienti in ricette sempre nuove.
E' abbastanza facile riconoscere nei caratteri che compongono Anna Karenina le stesse tipologie di base che compaiono in Guerra e pace, sviluppati in grado diverso, certamente, ma assolutamente familiari.
In realtà la storia di Anna è quasi marginale rispetto al vero scopo del romanzo, che è seguire l'evoluzione spirituale di Levin, che è il solo che avrà, appunto, un'evoluzione spirituale.
Anna è un personaggio tragico, una donna modernissima nella sua storia di amore assoluto, passione e depressione, i sentimenti di Anna potrebbe provarli ciascuna donna di oggi, mentre nessuna donna di oggi potrebbe immedesimarsi in Kitty, che è la madre russa per definizione.
In realtà Tolstoj, proprio per essere come è, non può penetrare fino in fondo nella complessa psicologia di Anna, ce ne presenta i tratti, ci fa vedere le conseguenze delle sue azioni, ma in realtà non è in grado di capire perché lei agisca come agisce. Anna quindi si trasforma in uno stereotipo, un esempio della donna che invece di vivere secondo i principi tipicamente russi come li intende Tolstoj, segue le sue passioni e diventa, per queste, una donna perduta, rovinando tutti coloro con cui viene in contatto, un'isterica senza alcuna speranza.
Un autore moderno avrebbe chiuso il romanzo dopo la tragica morte di Anna, invece Tolstoj, che è un autore morale, aggiunge un'ultima parte, quella per l'appunto della presa di coscienza di Levin, mostrandoci definitivamente che la storia di Anna è per lui solo un pretesto.
Bellissimo!


mercoledì 3 dicembre 2008

Oltre l'orbita di Giove

Oltre l'orbita di GioveKeith Laumer
My rating: 2 of 5 stars

Titolo originale The Star Treasure - 1971
Pubblicato in Italia 14 marzo 1976 da Mondadori

L'inizio è quello di una piacevole spy story, ambientata nel futuro e su una astronave, ma piuttosto classica nella sua impostazione.
Dopo la prima parte però, il libro va letteralmente a spasso. Non si capisce perché il protagonista faccia quello che fa, né perché date certe cause si ottengano determinati effetti. Probabilmente non lo sa nemmeno l'autore, che infatti infligge al suo protagonista lunghi periodi di deliquio per i più svariati motivi, durante i quali scorrono le pagine e si suppone che qualcosa avvenga nell'intimo dello stesso, anche se a noi lettori non è dato sapere.
In ogni caso qualcosa succede, dato che alla fine del libro il coniglio diventa un'aquila, acquista poteri mentali, sconfigge tutti i nemici e se ne va a fronte alta rifiutando il fardello di una tirannia che gli viene proposta proprio per i suoi poteri.
Ultima cosa, non imputabile all'autore: non si capisce bene che cosa c'entri il Giove citato nel titolo, dato che il pianeta che ha un qualche peso sulla storia è Saturno, e che il titolo originale è "The star treasure", che una qualche attinenza con il testo ce l'ha.


lunedì 1 dicembre 2008

Riti di passaggio

Riti di passaggio William Golding
My rating: 4 of 5 stars

Titolo originale Rites of Passage - 1980

Goldman si trasforma in un novello Swift in questo diario di viaggio marinaresco, che vede un giovane aristocratico britannico in viaggio verso le colonie, in Australia.
Tutti i suoi pregiudizi verranno di volta in volta fatti a pezzi durante questa traversata, finché non si renderà conto che non esiste una sola verità, un solo punto di vista.


Il signore delle mosche

Il signore delle mosche William Golding
My rating: 4 of 5 stars

Titolo originale Lord of the Flies- 1954


Libro celebratissimo, capolavoro della letteratura mondiale di cui ho sentito parlare per la prima volta leggendo Cuori in Atlantide di Stepehn King.
Lì uno dei personaggi fondamentali del libro lo consiglia al suo giovane amico, e protagonista del romanzo stesso, quale libro di formazione, sia letteraria sia personale. Devo dire che sono d'accordo al 99% con il giudizio di King: Il signore delle mosche è un grande libro di formazione, ed è assai ben scritto, in un modo che fa balzare i caratteri fuori dalla pagina, ne esamina il degrado, l'imbarbarimento, con un preciso riferimento al fatto che un selvaggio non è un "buon selvaggio", e che lo strato di civiltà che ci riveste è sottile e falso come una doratura in princisbecco.