sabato 28 dicembre 2013

Cate, io

Cate, io Cate, io by Matteo Cellini
My rating: 3 of 5 stars

Pubblicato il 1 febbraio 2013 da Fazi

Sarebbero 3 stelline e mezzo, ma siccome anobii non ama le mezze misure, e 4 sarebbe eccessivo...
Dunque, la storia è carina e commovente, Cate è una ragazza obesa che fa parte di una famiglia di obesi, e che si è costruita una corazza per proteggersi dal mondo, una corazza così stretta, con un paraocchi talmente chiuso, da non vedere proprio nulla se non se stessa.
Tutto giusto è tutto vero, noi ragazze sovrappeso abbiamo conosciuto molti dei tormenti di Cate, se non che il libro è in bianco e nero.
Troppo nero prima, troppo bianco dopo, e questo genera, in noi ragazze sovrappeso che nel frattempo siamo diventate donne in sovrappeso (e che benediciamo la nostra ciccetta che ci protegge dai segni del tempo) un senso di irrealtà.


mercoledì 25 dicembre 2013

Sopra eroi e tombe

Sopra eroi e tombeErnesto Sabato
My rating: 3 of 5 stars

Titolo originale Sobre héroes y tumbas - 1961
Pubblicato in Italia 2009 da Einaudi

Dio mio che fatica!
Sarà un po' colpa del trasferimento a Berlino, ma ho faticato moltissimo a terminare questo romanzo, questo mosntrum tripartito che, se non fosse per le corrispondenze stilistiche, sembrerebbe frutto di tre perse differenti.
La prima parte, che narra la storia tormentata di Martino e Alessandra, si legge di un fiato e comprende alcuni dei momenti più fulminanti dal punto di vista narrativo, linguistico e filosofico, compresa una divertentissima stroncatura di Borges.
La parte centrale, il famigerato Rapporto sui ciechi, è una specie di romanzo breve a sé stante, un saggio psicopatico e surreale sul male e sul bene.
La terza parte è in qualche modo storica e ricostruisce, attraverso i rapporti tra Bruno e Fernando, la storia della sciagurata famiglia Olmos, che è legata indissolubilmente a quella dell'Argentina.


martedì 10 dicembre 2013

Il bene ostinato

Il bene ostinato Paolo Rumiz
My rating: 4 of 5 stars

Pubblicato 2011 da Feltrinelli

C'è una piccola e semisconosciuta ong italiana, semisconosciuta in Italia ma a quanto pare rispettatissima nel resto del mondo, che attraverso un sistema di reclutamento capillare invia medici in Africa. Rumiz ne racconta, col suo stile semplice ma coinvolgente, la storia e i personaggi, in una specie di dichiarazione d'amore.


giovedì 5 dicembre 2013

Hitler's Furies: German Women in the Nazi Killing Fields

Hitler's Furies: German Women in the Nazi Killing Fields Wendy Lower
My rating: 4 of 5 stars

Pubblicato 8 ottobre 2013 da Chatto & Windus
Pubblicato in Italia come Le furie di Hitler: Complici, carnefici, storie dell'altra metà del Reich - 30 ottobre 2013 da Rizzoli


C'è tutto un immaginario relativo alle donne del nazismo, un immaginario che ne fa delle specie di oggetti erotici per feticisti, ma chi erano davvero queste donne?
Il saggio della Lower ne individua alcune, donne normali ben integrate nella società tedesca, diventate a poco a poco mostri, e, generalmente, non punite per i loro crimini in quanto considerate da chi le doveva giudicare meno importanti per il sistema nazismo degli uomini al cui fianco erano. Si tratta di segretarie, infermiere, maestre, ma anche normali donne di casa, mogli di SS o cose simili.
Alla fine niente spiega perché siano diventate così, forse solo una frase, pronunciata da una di loro: non volevamo essere da meno degli uomini.


There's a whole imaginary related to  Nazi women, an imagination that makes them the kind of erotic objects for fetishists, but who really were these women?
The essay of Lower identifies some of them, normal women well integrated in the German society, that gradually become monsters, and generally not punished for their crimes because they were considered by those who had to judge less important of the men whose side were in the Nazi system. They were secretaries, nurses, teachers, but also ordinary housewives, wives of SS or something.
In the end nothing explains why they  so, perhaps just a phrase, uttered by one of them: we did not want to be outdone by the men.

sabato 30 novembre 2013

Il giudizio di Paride

Il giudizio di Paride Gore Vidal
My rating: 4 of 5 stars

Titolo originale The Judgment of Paris - 1952
Pubblicato in Italia 2006 da Fazi


Nonostante sia un'opera giovanile, offre un più che discreto spiraglio sulla capacità di scrittore di Vidal.
Un libro barocco, impietoso e satirico, la cui parte ironica è ancora un po' grossolana, a tratti esilarante, gigioneggia forse un po' troppo col lettore quasi in un tentativo di captatio benevolentiae.
La parte centrale, con l'arzigogolato tentativo di omicidio/suicidio di una grassa comparsa, è imperdibile.


Despite being an early work, it provides a more than adequate glimmer  of Vidal capacity.
A baroque book, merciless and satirical, whose ironic part is still a bit rough, sometimes hilarious, perhaps a bit too ham with the reader almost in an attempt to winn ones goodwill.
The central part, with the convoluted attempt to murder/suicide of a fat extra is a must.

giovedì 21 novembre 2013

Finché sarà passata la tua ira

Finché sarà passata la tua iraÅsa Larsson
My rating: 4 of 5 stars

 Titolo originale Till dess din vrede upphör - 2008 da Albert Bonniers Förlag
Edizione italiana giugno 2010 da Marsilio

Terzo libro della serie dedicata all'avvocatessa Rebecka Martinsson, prende lo spunto dall'indagine relativa alla scomparsa di due giovani per rimestare in un passato con il quale non si è ancora venuti a patti, quel passato che sta come una scimmia sulle spalle dell'Europa intera e che è il nazismo. In questa luce l'omicidio di due ragazzi diventa quasi un sacrificio offerto agli dei oscuri del passato, e non a caso l'impalpabile presenza dell'essenza della ragazza si manifesta coi corvi, che la mitologia norrena associa a Odino, capo degli dei e dio della guerra e della morte.
Molto piacevole come tutti i romanzi della serie.


The third book of the serie dedicated to the lawyer Rebecka Martinsson, takes its cue from the inquiry related to the disappearance of two young men to stir in a past with which it has not yet come to terms, that past which is like a monkey on the back of whole Europe and that is Nazism.
In this light the murder of two boys almost becomes a sacrifice offered to the gods of the dark past, and not coincidentally the impalpable essence of the girl's presence is manifested with the ravens, that the Norse mythology associated with Odin, chief of the gods and god of war and death.
Very nice as all the novels in the series.

Senza veli

Senza veli Chuck Palahniuk
My rating: 3 of 5 stars

Titolo originale Tell all - 4 maggio 2010 da Doubleday
Edizione italiana 1 agosto 2010 da Mondadori

Una specie di revisione del Viale del tramonto di hollywoodiana memoria, è una delle storie a incastro di Palahniuk, i cui protagonisti sono una anziana diva, la sua governante tutto fare, e un giovanotto in cerca di fama.
Solo che, come sempre, Palahniuk mette in moto le sue dinamiche combinatorie, per trasformare in altro quella che potrebbe essere la più scontata delle trame.
Scrittura (o traduzione?) piuttosto faticosa; vezzi, frizzi e lazzi di troppo, e un maniacale richiamo ai loghi, che siano cose o persone, fanno sì che si perda presto interesse alla lettura.


Sort of review of Sunset Boulevard in Hollywood memory, is one of the Palahniuk interlocking stories, whose protagonists are an elderly diva, her all-around housekeeper, and a young man in search of fame.
Except that, as always, Palahniuk sets in motion his combinatorial dynamics, to transform what might otherwise be the most obvious of the plots.
Writing (or translation?) rather laborious; too many quirks, jokes and gags, and a manic reminder of the logos, that they are people or property, mean that one soon lose interest in reading.

venerdì 15 novembre 2013

The Ocean at the End of the Lane

The Ocean at the End of the Lane Neil Gaiman
My rating: 4 of 5 stars

Pubblicato il 18 giugno 2013 da William Morrow Book
Pubblicato in Italia come L'oceano in fondo al sentiero - 8 ottobre 2013 da Mondadori

Quando siamo adulti perdiamo il contatto con il bambino che siamo stati, diventiamo grandi, razionali, non crediamo più alle fiabe e guardiamo alle nostre paure infantili con una certa sufficienza. Eppure, se potessimo tornare indietro, ricorderemmo che quelle paure ci hanno quasi ucciso, che non capivamo gli adulti tanto quanto loro non capivano noi, che una pozzanghera poteva sembrarci un oceano e che la luna era sempre piena.
Questa è la magia, e questo è Neil Gaiman.


When we are adults we lose touch with the child we were, we become grownups, rational, we no longer believe in fairy tales, and we look at our childhood fears with a certain sufficiency. Yet, if we could go back, we would remember that those fears have almost killed us, that we did not understand adults as much as they did not understand us, that a puddle could seem an ocean and that the moon was always full.
This is the magic, and this is Neil Gaiman.

lunedì 11 novembre 2013

Piccoli suicidi tra amici

Piccoli suicidi tra amici Arto Paasilinna
My rating: 4 of 5 stars

Titolo originale Hurmaava joukkoitsemurha - 1990 da WSOY
Pubblicato in Italia 2006 da Iperborea

In Finlandia avvengono 1500 suicidi ogni anno, su una popolazione di 5 milioni di abitanti, non è quindi così incredibile che due aspiranti suicidi si incontrino alla stessa ora e nello stesso fienile per portare a termine i loro tristi propositi.
Il loro incontro li porterà a prendere coscienza della situazione, e a decidere di offrire un servizio completo per un suicidio collettivo.
Ma dove commettere l'atto definitivo? e come?
Così una comitiva di strampalati finlandesi con sogni di morte si aggira per l'Europa, a ogni tappa sempre più strampalati e sempre meno morituri.
Alla fine conteranno due morti accidentali, un finto suicidio e diversi matrimoni.
Solo un finlandese può parlare con tanta ironia di quello che può essere definito lo sport nazionale... per cui, se decidete di suicidarvi, andate in Finlandia, lì ci sono i veri esperti :-)


sabato 9 novembre 2013

Il caso Jane Eyre

Il caso Jane Eyre Il caso Jane Eyre by Jasper Fforde
My rating: 4 of 5 stars

Titolo orignale The Eyre Affair - 19 luglio 2001 da Hodder and Stoughton
Edizione italiana 13 aprile 2006 da Marcos y Marcos

Ambientato in una strana Inghilterra frutto di un'ucronia nel corso della Guerra di Crimea, Il caso Jane Eyre è un romanzo divertente e paradossale, con l'intera popolazione inglese in preda a una mania letteraria senza precedenti e dove uno spietato malvivente può a piacer suo entrare in preziosi manoscritti per eliminarne i protagonisti, alterando il corso della narrazione e gettando nella disperazione i fedeli lettori.


Set in a strange England fruit of an uchronia during the Crimean War, The Eyre Affair is a fun and ironic novel where the entire British population is in the grip of an unprecedented literary craze and where a ruthless thug can at his will joining precious manuscripts to eliminate the protagonists, altering the course of the narrative and throwing into despair the faithful readers.

domenica 3 novembre 2013

Il colpo di grazia

Il colpo di graziaMarguerite Yourcenar
My rating: 2 of 5 stars

Titolo originale: Le coup de grâce - 1939
Edizione italiana 1 giugno 1980 da Feltrinelli


La Yourcenar è sicuramente uno dei miei scrittori preferiti, le sue Memorie di Adriano, o l'Opera al nero, sono semplicemente straordinari. C'è da dire però che nemmeno i grandi scrittori nascono grandi. La loro grandezza si può intuire, ma nelle opere giovanili spesso è più evidente la forma perfetta, così perfetta da essere persin aliena, che una vera ispirazione narrativa.



mercoledì 30 ottobre 2013

Guerreros

Guerreros William Gibson
My rating: 3 of 5 stars

Titolo originale: Spook Country - 7 agosto 2007 da Putnam Adult
Pubblicato in italiano 1 gennaio 2008 da Mondadori

Classico esempio di libro ben scritto ma scarsino dal punto di vista ispirazione. Una storia del dopobomba, e per dopobomba qui si intende il post 11 settembre, con personaggi sopra le righe e Guerreros, vale a dire gli Orixà Cubani.
La trama è debole e i colpi di scena non sono altro che espedienti narrativi per tenere in piedi la storia.
Gibson ci ha abituato meglio.


Classic example of a well-written book but lakcing inspiration. An after the bomb story, and after the bomb here means post September 11th, with over the top characters and Guerreros, namely the Cuban Orixà.
The plot is weak and the plot twists are nothing but narrative devices to prop up the story.
Gibson has accustomed us better.

giovedì 24 ottobre 2013

L'uomo che cadde sulla Terra

L'uomo che cadde sulla TerraWalter Tevis
My rating: 4 of 5 stars

Titolo originale The Man Who Fell to Earth - 1963
Pubblicato in Italia 1982 da Urania Mondadori

Letto per la prima volta anni fa, alla rilettura perde un po' del suo fascino, nonostante la storia dell'alieno venuto a preparare la terra per una specie di bonaria invasione da parte di una razza aliena in via di estinzione, catturato dai soliti americani complottisti, e finito in modo fin troppo umano abbia una sua certa freschezza messianica.
L'edizione Urania comprende anche il plot originale del film.
Senza David Bowie sia del libro sia del film si sarebbe persa la memoria.

Read for the first time years ago, at the rereading loses some of its charm, despite the history of the alien come to prepare the ground for a good-natured sort of invasion by an alien race in danger of extinction, captured by the usual conspiracy American theorists, and finished all too human has a certain messianic freshness.
The Urania edition also includes the original plot of the film.
Without David Bowie it would have lost the memory either book and the film.  .

venerdì 18 ottobre 2013

Review: Doctor Sleep

Doctor Sleep Doctor Sleep by Stephen King
My rating: 4 of 5 stars

Pubblicato il 24 settembre 2013 da Scribner
Pubblicato in Italia il 28 gennaio 2014 da Sperling & Kupfer

Annunciato come il seguito del mitico Shining, Doctor Sleep è in realtà un libro standalone ambientato nel post Overlook Hotel il cui protagonista è Dan Torrance, il bambino salvatosi dal fuoco e dalla devastazione.
Detto questo, tutto è diverso rispetto a Shinig, essenzialmente perché diverso è Stephen King, che non scrive con la scimmia sulla schiena, ma della scimmia sulla schiena, e scrive un romanzo corale lì dove Shinig è claustrofobico.
Acquistato in inglese dopo la tremenda delusione procuratami da Joyland, tradotto probabilmente dalla sciura mariuccia, è linguisticamente gergale e pirotecnico, e faccio tutti i miei auguri a chi lo tradurrà.
Il voto si ferma a quattro stelline perché c'è un leggero cedimento nel finale, che avrei preferito un po' più "muscolare".


Announced as the sequel of the mythical Shining, Doctor Sleep is actually a standalone book set in the post Overlook Hotel whose main character is Dan Torrance, the child survived against fire and devastation.
That said, everything is different towards Shinig, mainly because different is Stephen King, who does not write with the monkey on his back, but about monkey on your back, and writes a choral novel where Shinig was claustrophobic.
Purchased in English after the tremendous disappointment Joyland, probabily translated by a nonentity, procured me, it is linguistically full of jargon and fireworks, and I do all my best wishes to those who will translate it.
Voting stops four stas because there is a slight failure in the final, I would have preferred a bit 'more 'muscular.'

venerdì 11 ottobre 2013

L'ora prima dell'alba

L'ora prima dell'alba Michael Ondaatje
My rating: 5 of 5 stars

Titolo originale The Cat's Table - 39 agosto 2011 da Jonathan Cape
Edizione italiana gennaio 2012 da Garzanti

Tre ragazzini in viaggio, da soli, nel meraviglioso mondo di un transatlantico che dalla natia Colombo li porterà in Inghilterra, per diventare uomini. Un viaggio di tre settimane in cui i tre preadolescenti, diversissimi tra loro, si scambieranno pelle ed esperienze in un autentico rito di passaggio. Uno dei tre è la voce narrante del romanzo, quello che tesse la trama tra il passato del viaggio e il presente, riannodando destini e ricordi, quello che prova nostalgia intravedendo i fili spezzati di futuri non avverati.
Dolcissimo e bellissimo.


Three young boys traveling by themselves in the wonderful world of an ocean liner that will take them from their to, England to become men. A three-week trip in which the three preteens, different from each other, will exchange skin and experiences in an authentic rite of passage. One of the three is the narrator of the novel, the one that weaves the story of the journey between the past and the present, renewing destinies and memories, what he feels nostalgia for glimpsing the broken threads of futures that did not come true.
Sweet and beautiful.

lunedì 7 ottobre 2013

Lucy

Lucy Cristina Comencini
My rating: 4 of 5 stars

Pubblicato il 9 gennaio 2013 da Feltrinelli

Una donna forte ma a suo modo irrazionale, un amore strano, punteggiato dall'assenza, dall'incapacità di lasciarsi andare per paura di essere trasformati in qualcosa d'altro.
E uno scavo nella memoria che necessariamente passa dal primo uomo, e soprattutto dalla prima donna, veramente umani.
Un libro che dà voce a tutti i personaggi, e che pure, tutti, parlano con la voce della protagonista.
Non avevo mai letto nulla della Comencini, e questo è stato un primo approccio davvero gradevole.


domenica 6 ottobre 2013

Il diavolo, certamente

Il diavolo, certamenteAndrea Camilleri
My rating: 2 of 5 stars

Pubblicato gennaio 2012 da Mondadori

Ora, si sa che i racconti per loro natura sono ondivaghi e discontinui, ma questi, che oltretutto vorrebbero essere esercizi di stile con finale a sorpresa, sono anche stucchevoli, in molti casi poi tremendamente prevedibili, perché il diavolo è per sua natura creatura noiosa, che fa andare male ciò che è indirizzato bene.
Mettiamoci anche che questi esercizietti sono scritti in modo pedante ma impreciso.
Insomma, se dei 33 ne fossero stati scelti solo dieci, si sarebbe fatto un gran piacere ai lettori.


venerdì 4 ottobre 2013

Il giovane sbirro

Il giovane sbirroGianni Biondillo
My rating: 3 of 5 stars

Pubblicato 3 marzo 2007 da Guanda

Episodi un po' slegati della vita dell'ispettore Michele Ferraro, episodi di gioventù con amori, indagini e intuizioni. Delitti spesso irrisolti, o risolti e insabbiati per mancanza di vera delittuosità, il tutto legato dalle vicende dell'albanese Kledy, immigrato con permesso di soggiorno misteriosamente sparito in Via Corelli.
Come ho detto, un po' troppo slegato per poter essere apprezzato fino in fondo.


giovedì 3 ottobre 2013

A volte ritorno

A volte ritorno John Niven
My rating: 4 of 5 stars

Titolo originale  The second coming - 7 aprile 2011 da William Heinemann
Pubblicato in Italia febbraio 2012 da Einaudi

Il filone del secondo avvento di Gesù Cristo è probabilmente un genere a sé, e comprende libri che evitano di nominare il soggetto in questione, usando alcuni pseudonimi, così come libri che si richiamano alla prima venuta.
Questo libro invece chiama le cose col loro nome, ma poi prende una via abbastanza tortuosa per portare il Figlio di Dio al sacrificio supremo per salvare l'umanità.
Umanità che ha degenerato mentre Nostro Signore si concedeva una settimana di ferie.
Scritto molto bene e assai godibile, pur essendo molto ortodosso per certi versi e molto poco per altri, è pieno di colpi di scena e strappa spesso la risata.


The front of the second advent of Jesus is probably a genre in itself, and includes books that avoid naming the person in question, using several aliases, as well as books that refer to the first coming. Instead this book calls a spade a spade but then takes away quite a winding to bring the Son of God to the supreme sacrifice to save the mankind.Mankind that has degenerated as Our Lord gave a week of holidays.Very well written and really enjoyable, despite being very orthodox in some verses and very little orthodox for others, it is full of twists and often rips the laughter.

mercoledì 2 ottobre 2013

I dieci figli che la signora Ming non ha mai avuto

I dieci figli che la signora Ming non ha mai avutoÉric-Emmanuel Schmitt
My rating: 4 of 5 stars

Titolo originale Les dix enfants que madame Ming n'a jamais eus - Aprile 2012 Albin Michel
Pubblicato in Italia 5 settembre 2012 da e/o


Un uomo concentrato su se stesso (niente famiglia, relazioni solo usa e getta, grande carriera nel lavoro) incontra l'evidente paradosso di una donna con dieci figli.
E' palese che quella donna mente, nessuna donna cinese può avere dieci figli, tanto meno se è una inserviente di toilette, eppure quella donna e il modo con cui lei parla dei suoi figli cambieranno completamente quell'uomo, così come la creazione dei dieci figli immaginari ha cambiato il senso della vita di quella donna.
Molto carino.


martedì 1 ottobre 2013

El especialista de Barcelona

El especialista de BarcelonaAldo Busi
My rating: 4 of 5 stars

Pubblicato il 13 novembre 2012 da Dalai

Un Busi in grande spolvero che ci fa leggere qualcosa di del tutto indefinibile, e che è un'autobiografia. Un libro vero e bugiardo, dei quali gli unici protagonisti sono lui e il suo alter ego la foglia di platano, essendo gli altri comparse, pretesti, scuse per l'inventiva e per il gioco dello scambio di sesso e dell'illusione.
Scritto benissimo per il 100%, pirotecnico e godibile all'incirca per il 60%, essendo alcune parti funzionali allo scarico di nervi dell'autore, ma non alla sopportazione del lettore.


sabato 28 settembre 2013

Beasts, Men And Gods

Beasts, Men And Gods Ferdynand Antoni Ossendowski
My rating: 5 of 5 stars

Prima edizione 1922
Edizione italiana Bestie, Uomini e Dei - 2000 da Edizioni Mediterranee

Incuriosita dalla citazione che ne fa Terzani, mi sono procurata questo libro semisconosciuto che invece dovrebbe occupare un posto di primo piano tra i libri di viaggio e non solo.
Scritto in un inglese abbastanza semplice, più efficace che letterario dato che non era la lingua madre dell'autore, riesce a rappresentare le avventure, i pericoli e gli incredibili incontri di questo altrettanto incredibile personaggio, a cavallo tra Russia, Mongolia e Cina e a cavallo di una rivoluzione.
Davvero un libro da leggere.


Intrigued by the quote that Terzani makes of it, I procured this almost unknown book that instead should occupy a prominent place among the travel books and more.
Written in plain English, most effective than literary since it was not the author's native language, it is able to represent the adventures, dangers and incredible encounters of this equally incredible character, between Russia, Mongolia and China and on horseback of a revolution.
Truly a book to read.

martedì 24 settembre 2013

White Jazz

White Jazz James Ellroy
My rating: 4 of 5 stars

Pubblicato 1 settembre 1992 da Knopf
Edizione italiana 1995 da Mondadori

Meno conosciuto di altre opere di Ellroy, come Dalia Nera e L.A. Confidential, White Jazz è invece uno dei suoi lavori migliori.
Scritto col consueto stile che mescola articoli di giornale, veline della polizia, dialoghi serrati e scene di violenza estrema, è una storia dove si trova la quintessenza del marciume poliziesco, dove non esistono né buoni né cattivi, e dove il più marcio di tutti è quello dall'animo migliore.


Less known than other works by Ellroy, like Black Dahlia and L.A. Confidential, White Jazz is instead one of his best works. Written with the usual style that mixes newspaper articles, police propaganda, tightened dialogues and scenes of extreme violence, it is a story where the quintessential rot cop is, where there are neither good nor bad, and where the most rotten of all is the one from with the best soul.

martedì 17 settembre 2013

Le cose che non ho detto

Le cose che non ho detto Azar Nafisi
My rating: 3 of 5 stars

Titolo originale Things I've Been Silent About - 2008 da Random House
Edizione italiana 2009 da Adelphi

Autobiografia della Nafisi, famosa per Leggere Lolita a Teheran, in realtà narrazione biografica di una famiglia e un'epoca, viziata dai controversi rapporti tra il padre e la madre.
Avrebbe potuto essere molto interessante dato il momento in cui si svolge la parte centrale - vale a dire la rivoluzione islamica - date le persone coinvolte - il padre fu sindaco di Teheran e la madre una delle prime donne parlamentari sotto lo Shah - invece è spesso confusa, piena di fatti ininfluenti e disarticolati, che non permettono di capire che cosa abbia realmente influenzato la crescita politica e intellettuale dell'autrice.


Autobiography of Nafisi, famous for Reading Lolita in Tehran, actually the biographical narrative of a family and an era marred by the controversial relationship between the father and the mother.
It could have been very interesting since the time when there is the central part - ie the Islamic Revolution - and the people involved - her father was mayor of Tehran and the mother one of the first parliamentarians women  under the Shah - instead it is often confused, full of facts irrelevant and disjointed, which does not allow you to understand what has really influenced the author's intellectual and political growth.

mercoledì 11 settembre 2013

Il cuore nero di Paris Trout

Il cuore nero di Paris Trout Pete Dexter
My rating: 5 of 5 stars

Titolo originale Paris Trout - 12 giugno 1988 da Random House USA Inc
Pubblicato in Italia 2005 da Einaudi

Una storia così può essere ambientata solo nel sud degli Stati Uniti, o in certe lande nostrane in cui imperversa un ottuso mito razziale e del self made man, dell'uomo che non deve chiedere mai, perché si prende tutto da solo, e per le spicce.
Paris Trout è un pazzo sociopatico, e come tutti i suoi congeneri riesce a sembrare del tutto normale, o quasi, fin che sbrocca, e quando lo fa lo fa col botto, letteralmente.
Ma a parte l'evoluzione verso la totale follia di Paris, è interessante notare l'accondiscendenza, per non dire la complicità, della società che gli sta intorno, e non perché non sappiano che è pazzo - la sua condizione viene spesso ribadita durante la narrazione - ma perché fa parte dell'elite del posto.
Scritto e tradotto benissimo.


A story like this can be set only in the south of the United States, or in certain homelands where rages a blunt racial myth, or the one of self-made man, of the man that should never ask, because he takes all by himself, and offhand.
Paris Trout is a crazy sociopath, and how all his congeners manages to look completely normal, or nearly so, since that he goes out of his mind, and when he does it, does it with a bang, literally.
But apart from the evolution towards total folly of Paris, it is interesting to note the acquiescence, if not the complicity, of the society around him, and not because they do not know that he is crazy - his condition is often repeated during the storytelling - but why he is a member of the elite of the place.
Very well written and translated.

Il compito di un gatto di strada

Il compito di un gatto di strada Margherita Oggero
My rating: 4 of 5 stars

Pubblicato marzo 2009 da Einaudi

Simpatica favoletta in cui il gatto Ruggine, discendente torinese del gatto del Cheshire, incontra Odradek,rocchetto kafkiano, ed E.T., compagni di avventura per portare a termine un misterioso compito.
Tra furti e sparizioni, viaggi in treno e nottate in biblioteca si compie l'educazione all'avventura del micetto, mai uscito prima dal suo cortile di Corso Regina Margherita.
Dei vari animali da biblioteca, a partire dal primigenio Firmino passando per l'orrenda Marta la tarma, Ruggine è decisamente il più credibile e simpatico.
E il compito? Beh, chiedere a una bionda gattina svedese ;-)


lunedì 9 settembre 2013

Ragazzo da parete

Ragazzo da parete Stephen Chbosky
My rating: 3 of 5 stars

Titolo originale The Perks of Being a Wallflower - 1 febbraio 1999 da MTV Books and Pocket Books
Pubblicato in Italia 1 marzo 2006 da Frassinelli

Storia tipicamente americana, tra ragazzi delle superiori, college e università, scritta in forma epistolare (ma a senso unico), da un ragazzino strano e intelligente.
Il tono è volutamente adolescenziale, troppo volutamente, perché si sente lo scrittore adulto che tenta di reinventare il proprio modo di scrivere all'età del protagonista.
Ovviamente c'è un mentore che nutre il protagonista di classici della letteratura di formazione americana, quella che va tanto anche da noi e che non serve a nulla ai nostri adolescenti che sono esposti a un modo di vivere totalmente diverso.
Ovviamente c'è una brutta storia dietro.
Ovviamente è piuttosto celebrato, ma non eccelso.


Typically American story, through boys of high school, college and universitie, written in epistolary form (but one-way), by a strange and intelligent boy.
The tone is deliberately of adolescence, too deliberately, because one feels the adult writer who tries to reinvent his way of writing at the age of the protagonist.
Obviously there is a mentor who feeds the protagonist with classics of American educational literature, the same that goes so well at us, and that is useless to our adolescents who are exposed to a lifestyle totally different.
Obviously behind there's a bad story.
Obviously it is quite celebrated, but not great.

domenica 8 settembre 2013

La balia

La baliaPetros Markaris
My rating: 4 of 5 stars

Edizione originale 1 giugno 2008
Edizione italiana 4 marzo 2009 da Bompiani

Una vecchissima balia, morente per età e malattia, decide di mettere a posto i propri conti prima d andarsene, di pagare i debiti e riscuotere i crediti, e lo fa a forza di torte salate, sua indiscussa specialità: a chi le consegna pulite, a chi farcite da un veleno mortale.
Il tutto in una Istambul perduta patria dei romei, greci di Costantinopoli, nella quale il nostro commissario Charitos dovrebbe essere in vacanza.
Ottima scusa per parlare di minoranze, integrazione e del difficile rapporto tra la Grecia e il suo prepotente vicino di casa.


Novecento. Un monologo

Novecento. Un monologoAlessandro Baricco
My rating: 4 of 5 stars

Pubblicato 13 ottobre 1994 da Feltrinelli

Probabilmente il miglior Baricco, dato che, per una volta, le parole raccontano una storia e non solamente loro stesse.
Una storia bellissima, da cui è strato tratto un film bellissimo, infinitamente superiore al libro.
Nel film c'è solo la storia, e non il tentativo delle parole di soffocarla.


sabato 7 settembre 2013

Dizionario delle cose perdute

Dizionario delle cose perdute Francesco Guccini
My rating: 2 of 5 stars

Pubblicato nel 2012 da Mondadori

Ci hanno già provato in tanti, compreso Erri De Luca con Napolide, ma queste operazioni di recupero memoria risultano sempre dal mediocre al deludente.
Senza contare che Guccini doveva essere proprio in un momento di scarsa ispirazione e questo si traduce in una scrittura decisamente pesante e poco curata.


venerdì 6 settembre 2013

L'isola dei naufraghi

L'isola dei naufraghi Natsuo Kirino
My rating: 3 of 5 stars

Titolo originale Tōkyōjima - maggio 2008 da Shinchōsha
Pubblicato in Italia 9 settembre 2010 da Giano

Spunto sfruttato all'inverosimile a partire da Robinson Crosue, quello del naufragio e dell'isola deserta viene declinato da Natsuo Kirino in un modo interessante. I naufraghi arrivano in diverse ondate, prima una coppia, quasi un Adamo ed Eva, poi un gruppo di giovani maschi giapponesi, poi un altro gruppo di giovani maschi cinesi, e infine, ma proprio alla fine, una band pop filippina interamente femminile.
Presi questi ingredienti, che contengono una spezia etnica difficile da comprendere per noi europei, la scrittrice fa il giochino che fanno tutti gli scrittori: vediamo di nascosto l'effetto che fa.
Se non che l'autrice non si dimostra sempre all'altezza, parecchie cose sono strampalate e di altre non è chiaro il rapporto di causa-effetto.
I dubbi sulla traduzione, purtroppo non verificabili, non aiutano ad apprezzare meglio l'opera.


martedì 3 settembre 2013

Manhattan Transfer

Manhattan TransferJohn Dos Passos
My rating: 3 of 5 stars

Prima edizione 1925
Edizione italiana 2 settembre 2003 da Mariner Books

Ho desiderato tanto leggere questo libro. Una voce nuova e diversa dalla generazione perduta. Una voce dall'America della generazione perduta. E in parte ne ho ricavato soddisfazione, perché Dos Passos è un mirabile cantore di una metropolitanità folle, fatta di un sottobosco di piccoli imbroglioni, ubriachi, attricette più o meno troie, gente che tira a campare e affaristi che vanno dalle stalle alle stelle e viceversa in un battito di ciglia. Solo in parte, perché, nonostante quella in mio possesso sia una traduzione celebratissima, non riesce a convincermi. Non riesco a capire se il linguaggio immaginifico sia quello dell'autore o una somma di svarioni; come il vestito di Helene, che è descritto come color fiammingo e invece molto probabilmente è color fenicottero.
Pazienza, un altro libro da mettere in elenco per quando avrò tempo di leggere in lingua originale.


I longed to read this book. A new voice and different from the lost generation. A voice from America of the lost generation. And in part I derived satisfaction because Dos Passos is an admirable cantor of a demented urban legend, made of an undergrowth of small crooks, drunks, starlets much or less sluts, people who pulls a living and profiteer who go from rags to riches and vice versa in the blink of an eye.
Only partly, because, despite the one in my possession is a celebrated translation, fails to convince me. I can not tell if the figurative language is that of the author, or the sum of blunders; as Helene dress, which is described as Flemish and instead most likely is flamingo-colored.
Patience, another book to put on the list to when I will have the time to read in the original language.

martedì 27 agosto 2013

Il morso del serpente

Il morso del serpenteElizabeth George
My rating: 4 of 5 stars

Titolo originale In Pursuit of the Proper Sinner - 1991
Edizione italiana 2001 da Longanesi

Due giovani rinvenuti cadaveri nella brughiera, e troppi, davvero troppi possibili assassini, anche se il movente parrebbe scontato, visto che uno dei defunti è una ragazza di facilissimi costumi. Ovviamente niente è come sembra, qualche altro cadavere salterà fuori strada facendo e Barbara Havers risorgerà, come la fenice, dalle sue ceneri professionali, alla faccia di un Ispettore Lynley particolarmente antipatico.
Ma che c'entrano i serpenti??? (Il titolo originale è "In pursuit of the proper sinner")


Two young men found dead on the moor, and too many, too many possible killers, although the motive seems assured given that one of the dead was a girl of very easy costumes. Of course, nothing is as it seems, some other body will turn up along the way and Barbara Havers rise, phoenix-like, from hers professional ashes , so much of a particularly obnoxious Inspector Lynley.
But what mean the snakes ??? (The original title is 'In pursuit of the proper sinner')

lunedì 19 agosto 2013

I giochi della notte

I giochi della notte Stig Dagerman
My rating: 5 of 5 stars

Titolo originale Nattens lekar - 1947
Pubblicato in Italia settembre 1996

Uno scrittore tormentato e semi-sconosciuto e una serie di racconti bellissimi e tragici, per i quali la sola idea di lieto fine è da considerarsi offensiva. Personaggi dai contorni netti, lucidissimi nel loro male di vivere, soprattutto i bambini, che sono piccoli solo nell'età, ma non nella comprensione dell'orrore in cui si trovano a vivere.


mercoledì 14 agosto 2013

Mrs. Dalloway

Mrs. Dalloway Virginia Woolf
My rating: 3 of 5 stars

Prima pubblicazione 1925
Pubblicato in Italia il 28 ottobre 2002 da Houghton Mifflin Harcourt

Deve essere la maledizione del classico celebrato, ma questo romanzo non mi è piaciuto per niente. Senza contare che non so se non l'ho capito o se l'ho capito fin troppo bene. Non è nulla di più del racconto superficiale e vuoto di una giornata superficiale e vuota di un gruppo di persone superficiali e vuote. Persino i personaggi che dovrebbero essere portatori di un conflitto, di una umanità più vissuta, come Peter Walsh, non riescono a emergere dalla vacuità. L'unico personaggio che resta impresso, con tutto il suo dolore di reduce di guerra incompreso nei suoi traumi, è Septimus, la cui vicenda serve solo a rendere ancora più irreali gli altri personaggi. Clarissa Dalloway non è più protagonista di Anna Karenina nell'omonimo romanzo, anche lei semplice comparsa che serve da pretesto per legare le vicende degli altri personaggi, e riesce a mancare l'unico momento in cui potrebbe diventare davvero protagonista liquidando in due parole la riflessione sulla morte di Septimus. Nessun appunto sul linguaggio, mi sembra che la traduzione sia del tipo inutilmente aulico in auge per gli scritti che si ritengono irrinunciabili e che ha l'unica funzione di tenere lontano il lettore.


It must be the curse of the celebrated classic, but I did not like at all this novel. Not to mention that I do not know if I have not understood it or if I understood it all too well. It is nothing more than the superficial and empty story  of a superficial and empty day for a group of superficial and empty people. Even the characters that should be the bearers of a conflict, of a more experienced humanity, as Peter Walsh, fail to emerge from the emptiness. The only character that remains impressed, with all his pain of misunderstood in his trauma war's veteran , is Septimus, whose story only serves to make it even more unreal the other characters. Clarissa Dalloway is the protagonist in the novel no longer than Anna Karenina, also a simple extra that serves as a pretext to tie the stories of the other characters, and manages to miss the only time she could really become the protagonist liquidating in two words  reflection about Septimus's death. No note on language, it seems to me that the translation is of the useless dignified type in vogue for the writings that are considered essential and which has the sole function of keeping away the reader.

giovedì 1 agosto 2013

Critica della ragion criminale

Critica della ragion criminaleMichael Gregorio
My rating: 4 of 5 stars

Titolo originale Critique of Criminal Reason - 14 novembre 2006 da Thomas Dunne Books
Pubblicato in Italia ottobre 2006 da Einaudi

Chi può essere l'unico possibile precursore del metodo d'indagine deduttivo, prima ancora di colui che lo ha portato alla fama, vale a dire Sherlok Holmes? Immanuel Kant, il grande filosofo che spinse la sua mente oltre ogni limite della ragione.
E sarà Hanno Stiffenius, procuratore prussiano, uomo che ha visto il male nonché riluttante allievo di Kant, a seguire passo passo la strada che il suo maestro ha preparato per lui, fino a risolvere gli orrendi misteri di Koninsberg, e dell'animo umano.
Primo libro di una serie dedicata al procuratore, è scorrevole anche se ancora un po' immaturo.


Who could be the only possible precursor of the deductive method of investigation, even before the one that led him to fame, namely Sherlock Holmes? Immanuel Kant, the great philosopher who pushed his mind beyond all bounds of reason.
And will be Stiffenius, Prussian prosecutor, a man who saw the evil and reluctant student of Kant, to follow step by step the way that his teacher has prepared for him, to solve the horrendous mysteries of Koninsberg, and of the human soul.
First book in a series devoted to the prosecutor, is flowing even if a little immature.

martedì 23 luglio 2013

L'evoluzione di Calpurnia

L'evoluzione di Calpurnia Jacqueline Kelly
My rating: 4 of 5 stars

Titolo originale The Evolution of Calpurnia Tate - 2009 da Henry Holt and Compan
Pubblicato in Italia il 20 gennaio 2001 da Salani

Versione al femminile e in ambiente americano di La mia famiglia e altri animali di Gerald Durrel, mescola naturalismo ed evoluzione, facendo capire come sia difficile per le ragazze dotate di mente scientifica liberarsi dagli stereotipi a cui sono culturalmente costrette.
Ma Calpurnia vedrà la neve, simbolo del suo brillante futuro.
Scritto per i ragazzi, delizioso per gli adulti.


Version from a female point of view and set in America of My Family and Other Animals by Gerald Durrell, blends naturalism and evolution, making it clear how difficult it is for girls with scientific mind to rid themselves of the stereotypes to wich they are culturally constrained.
But Calpurnia will see the snow, symbol of her bright future.
Written for kids, delicious for adults.

lunedì 22 luglio 2013

Ritratto di gruppo con assenza

Ritratto di gruppo con assenza Luis Sepúlveda
My rating: 4 of 5 stars

Titolo originale Historias marginales 2 - novembre 2010 da Porto Editora
Pubblicato in Italia il 21 ottobre 2010 da Guanda

Sono racconti, e come sempre i racconti non riescono ad avere una una qualità omogenea, qualità che comunque in questo caso è particolarmente alta e raggiunge vette sublimi in Ritratto di gruppo con assenza, storia della ricerca di un'infanzia perduta a causa della povertà e della violenza, Rapina a mano santa, indirizzato a Ratzinger e da inviare dritto a Francesco, Un cane chiamato Edward, dedicato a un ex cane antidroga diventato squatter e, soprattutto, in Un vecchio che non mi piace, che tocca noi italiani tanto da vicino.
Molto piacevole.


domenica 21 luglio 2013

Fiesta

Fiesta Ernest Hemingway
My rating: 4 of 5 stars

Titolo originale The Sun Also Rises - 1926


Scritto con un linguaggio duro, preciso e didascalico nel quale i dialoghi la fanno da padrone, è uno di quei libri che o si amano o si odiano.
Le ragioni per odiarlo, con gli occhi di oggi, ci sono tutte: i protagonisti sono ubriachi per la maggior parte del tempo, e la loro ubriachezza è descritta nella maniera più realistica possibile e permea le interminabili conversazioni che in certi momenti sfiorano l'assurdo; e poi c'è la corrida, uno spettacolo che noi riteniamo odioso e che molto evidentemente per Hemingway non lo è.
Eppure bisogna pensare a chi sono i personaggi di Hemingway: gente che è sopravvissuta al massacro della prima guerra mondiale, e quando non sono devastati nel corpo (devastazione rappresentata dalla ferita del protagonista maschile, che gli impedisce di avere una relazione fisica con la donna che ama) lo sono nella mente, e l'ubriachezza è il solo modo per vivere in una realtà alla quale non si adattano. E poi, naturalmente, c'è la corrida. Quello che per noi è un abominio è in realtà una catarsi, il toro è una specie di sublimazione della bestialità della guerra, e deve essere ucciso, e il bravo torero è quello che entra nello spazio del toro senza paura, e trionfa uccidendolo.


Written with harsh, precise and instructive language in which the dialogues are the masters, it is one of those books that either you love or hate.
With the eyes of today, there are all the the reasons to hate it: the protagonists are drunk most of the time, and their drunkenness is described in the most possible realistic way and permeates the endless conversations that at times brush against the absurd; and then there is the bullfighting, a spectacle which we feel hateful and very evidently to Hemingway's eyes was not.
Yet one has to think about who are the Hemingway's characters: people who survived the massacre of World War I, and when they are not devastated in the body (represented by injury that devastates the body of the male protagonist preventing him from having a physical relationship with the woman who he loves) they are in the mind, and drunkenness is the only way to live in a reality that does not fit. And then of course there is the bullfighting. What for us is an abomination is actually a catharsis, the bull is a kind of sublimation of the brutality of war, and must be killed, and the good bullfighter is he that enters the space of the bull without fear, triumphs and kills it.

sabato 20 luglio 2013

Il seggio vacante

Il seggio vacanteJ.K. Rowling
My rating: 4 of 5 stars

Titolo originale The casual vacancy - 27 settembre 2012 da Little, Brown and Company
Pubblicato in Italia il 6 dicembre 2012 da Salani

Qualcuno ha definito questo libro della Rowling un Peyton Place inglese, e in effetti i punti di contatto col divertentissimo lavoro della Metallious sono parecchi, ma la Gran Bretagna non è gli States, e quindi alla fin fine le differenze sono molte di più.
La piccola comunità in cui si svolgono gli eventi è densa di personaggi uno più gradevole dell'altro, persino quelli considerati progressisti hanno un'anima nera e scheletri nell'armadio, a partire dal consigliere defunto, quello che determina la vacanza, che per la sua ansia di riscatto ha in realtà reso infelice la moglie.
A fare da sfondo alla vicenda il classismo inglese, nel quale ognuno si regge su qualcun altro che gli è inferiore, in una lotta per la sopravvivenza che alla fine produrrà due vittime innocenti, che alla fine, in quanto ormai cadaveri, riceveranno onori e simpatia di cui non hanno mai goduto in vita.
Un romanzo complesso, migliore nella seconda parte come nella prima, che rivela la scrittrice di razza, che però, dopo il maghetto, ha bisogno di un po' di pratica.


Someone has called this Rowling's book an English Peyton Place, and in fact the ponits of contact with the amusinf Metallious' job are several, but Britain is not the States, and then in the end the differences are many more.
The small community in which the events take place is full of characters one more pleasing than the other, even those considered progressive have a black soul and skeletons in the closet, starting from the deceased councilor, the one that determines the vacancy, which for the his redemption anxiety has actually made unfortunate his wife.
The backdrop to the story is the English classism, in which everyone sustains oneself on someone else, that is lower, in a fight for survival that eventually will produce two innocent victims, that in the end, because now dead, will receive honors and sympathy they never enjoyed in life.
A complex novel, better in the second part as in the first, which reveals the purebreed writer, but after the boy wizard, shee needs a little practice.

venerdì 19 luglio 2013

Il bambino nel bosco

Il bambino nel boscoKarin Fossum
My rating: 4 of 5 stars

Titolo originale Den som elsker noe annet - 2007 da Cappelen
Pubblicato in Italia 2008 da Frassinelli

Da anni leggo crime novels provenienti un po' da tutto il mondo. Ritengo che, più di altri tipi di letteratura, mettano in contatto che la società che li ha prodotti, perché la reazione di fronte a un certo tipo di crimine descrive meglio di altre cose i sentimenti di fondo di quella società.
Questo è particolarmente vero in questo libro della Fossum, autrice forse meno celebrata di altri scandinavi, ma che a me piace molto.
E nel suo libro c'è tutta la società norvegese così come io la conosco, una società che ancora non si è resa conto che siamo tutti in balia del peccato originale e del delitto di Caino, e che reagisce a un crimine orrendo come lo stupro e l'omicidio di un bambino con infinita pietà.


mercoledì 17 luglio 2013

Joyland

Joyland Joyland by Stephen King
My rating: 3 of 5 stars

Prima edizione 4 giugno 2013 da Hard Case Crime
Pubblicato in Italia 4 giugno 2013 da Sperling & Kupfer

E' forse la prima volta che assegno tre stelline a un libro del Re, e aggiungo anche che il giudizio è sospeso.
La storia è molto interessante, una delle tipiche storie di formazione che King in questi anni ci ha donato a piene mani, che comprende un orrendo mistero, una scena adrenalinica, e un finale pacificatore. Il problema è che il tutto non suona, più che la voce di King se ne sente il sussurro. Uno spettro della potenza dello scrittore che mi ha fatto fare un balzo indietro negli anni, alle prime traduzioni decisamente approssimative. Ho come l'impressione che S&K stia cercando di tirare il collo alla sua gallina dalle uova d'oro risparmiando sulla traduzione, e sulla correzione di bozze, pure, per non parlar dell'editing.
Insomma che adesso aspetto di ricevere l'edizione originale per un giudizio definitivo.


It is perhaps the first time that I assign three stars to a book of the King, and I add also that the judgment is suspended.
The story is very interesting, one of the typical bildungsroman that King has profusely given us over the years, comprising a hideous mystery, an adrenaline-pumping scene, and a peacekeeping end. The problem is that the whole thing does not sound, rather than King's voice we hear his whisper. A spectrum of the writer's power that made me take a leap back in time, to the first very rough translations. I have the impression that S&K is trying to pull the neck to his goose that lays the golden eggs saving on translation and proofreading, as well, not to speak of editing. So now I expect to receive the original edition for a final judgment.

martedì 16 luglio 2013

La città degli specchi

La città degli specchiJanet Frame
My rating: 4 of 5 stars

Titolo originale Envoy from Mirror City: An Autobiography - 1 settembre 1985 da George Braziller
Pubblicato in Italia giugno 1992 da Interno Giallo

Una certa casualità nella scelta delle letture a volte fa fare strani incontri, ed questo il caso di La città degli specchi, che ritenevo un'opera di fantasia e invece è un'autobiografia, e non solo, è il terzo volume dell'autobiografia di Janet Frame.
Fortunatamente la prosa è tale, nonostante la traduzione poco degna, da non rendere necessaria la conoscenza dei due volumi precedenti, e la storia di questa timida scrittrice neozelandese a lungo creduta pazza, come spesso avviene alle donne geniali, dalla Nuova Zelanda all'Inghilterra e ritorno, attraverso la presa di coscienza della propria personalità, del proprio corpo, della propria sanità mentale e, soprattutto del proprio talento, è decisamente avvincente.


venerdì 12 luglio 2013

Il castello di Otranto

Il castello di OtrantoHorace Walpole
My rating: 2 of 5 stars

Titolo originale The Castle of Otranto - 1764
Pubblicato in Italia ottobre 2002 da Mondadori

A volte capitano libri che quando li leggi la prima volta ti piacciono, soprattutto se sei molto giovane, ma quando li rileggi in età un po' meno impressionabile ti chiedi: ma come cavolo ha fatto questo libro a diventare un classico della letteratura?
Il Castello di Otranto è un melodrammone a base di spiriti, in cui tutti cercano di cantare da protagonisti con l'unico risultato di levarsi l'un l'altro la voce e risultare ridicoli.
Il principe Manfredi è malvagio in modo macchiettistico, così come in modo macchiettistico è santa la moglie Ippolita.
Tutti gli altri personaggi poi si distinguono per la messe di incongruenze che spargono a piene mani.
L'unica cosa davvero interessante è la premessa alla prima edizione, di mano di Walpole, che purtroppo però genera delle aspettative che non vengono mantenute.
Resta il valore storico di primo romanzo di genere gotico.


mercoledì 10 luglio 2013

Il giardino di pietra

Il giardino di pietraKjell Eriksson
My rating: 4 of 5 stars

Titolo originale Stenkistan - 2001
Pubblicato in Italia 2009 da Marsilio

Un incidente stradale che non è un incidente, un suicidio che non è un suicidio, una scia di morte che come sempre nasce dall'avidità e dalla mancanza di rispetto nei confronti degli altri.
Ma siamo in Svezia, e quindi il lato sociale ha una speciale rilevanza in questo romanzo, a partire dalle gravidanze tormentate che legano vittime e protagoniste.
Molto piacevole.


lunedì 8 luglio 2013

Sulla pelle

Sulla pelleGillian Flynn
My rating: 4 of 5 stars

Titolo originale Sharp Objects - 26 settembre 2006 da Shaye Areheart Books
Pubblicato in Italia 5 febbraio 2008 da Piemme

Una giovane giornalista col vizietto di tagliarsi, una madre iperprotettiva e un po' inquietante, una sorellina perversa.
Una famiglia decisamente disfunzionale in un ambiente talmente soffocante che qualche omicidio sembra essere il solo modo di cambiare un po' l'aria.
Anche se poi le cose non sono (tutte) come sembrano.
Bel libro adrenalinico, che si legge volentieri fino alla fine anche se si capisce quasi subito chi ha fatto cosa.


A young reporter with the bad habit of cutting herself, an overprotective mother and a bit disturbing, a perverse little sister. A very dysfunctional family in such a suffocating environment that some homicide seems to be the only way to air a little the rooms.
Even if, then, things are not (all) as they seem.
Beautiful book full of adrenaline, which one reads willingly until the end even if one understands almost immediately who did what.

domenica 7 luglio 2013

L'albergo delle donne tristi

L'albergo delle donne tristiMarcela Serrano
My rating: 4 of 5 stars

Titolo originale El albergue de las mujeres tristes - 1997
Pubblicato in Italia 15 gennaio 2003 da Feltrinelli

Più che bello lo definirei carino, con alcuni momenti intensi, ma anche molti luoghi comuni, e una battaglia fra i sessi che sembra più una rappresentazione che qualcosa di reale, come fa fatica a diventare reale lo strano Albergo.
Sicuramente un ottimo tentativo di descrivere i sentimenti delle donne cilene dopo un periodo difficilissimo, non riesce mai a rendere vivi i suoi personaggi.


sabato 6 luglio 2013

Jane Eyre

Jane EyreCharlotte Brontë
My rating: 5 of 5 stars

Prima edizione 16 ottobre 1847
Edizione italiana febbraio 1995 da Newton Compton

Nonostante la totale assurdità della traduzione in mio possesso, scritta in un italiano arcaico e farraginoso, sono rimasta colpita dalla potenza e dalla modernità di questo romanzo.
Jane Eyre è a tutti gli effetti una donna di oggi, forte, indipendente, sicura di sé, capace di pieno rispetto per se stessa, capace di grandissimi sentimenti, ma anche capace di non perdere il lume della ragione a causa di quei sentimenti, conscia che non è l'abbandonarvisi senza l'aiuto della ragione che le porterà la felicità.
La vita e le opere di Jane non sono mai banali, né convenzionali, e in ogni gioia così come in ogni accidente il suo comportamento è quello che potrebbe tenere una salda donna di oggi.
E' anche un libro con un profondo senso religioso, del tutto privo di bigottismo.
Cercherò la versione in lingua originale, sono sicura che lo gusterò ancora di più.


venerdì 5 luglio 2013

Le dieci donne del cavaliere

Le dieci donne del cavaliere Arto Paasilinna
My rating: 3 of 5 stars

Titolo originale Kymmenen riivinrautaa - 2001 da WSOY
Pubblicato in Italia 12 novembre 2011 da Iperborea

Divertente, ma non del tutto soddisfacente. E' la prima volta che provo un po' di delusione leggendo Paasilinna, ma questa volta il divertentissimo finlandese pare un po' a corto di ispirazione.
La storia parte come sempre in maniera pirotecnica, ma poco a poco si smorza, diventa ripetitiva e alla fine è decisamente giù di tono.
Pazienza, speriamo che gli passi.


mercoledì 3 luglio 2013

Le notti di Strasburgo

Le notti di Strasburgo Assia Djebar
My rating: 3 of 5 stars

Titolo originale 
Les Nuits de Strasbourg - 4 gennaio 1997 da Actes Sud
Pubblicato in Italia 2000 da Il Saggiatore


Non sono riuscita a trovare il bandolo di questo libro, tanti e tali sono i pretesti e le convenzioni necessari per tenerlo in piedi. Le notti d'amore tra i due protagonisti che si danno del voi hanno una passionalità da tragedia greca che in quale modo fa da contrappunto alla mancata messa in scena di una tragedia di Sofocle, e tutti i personaggi sono così sopra le righe da non essere credibili. Al tutto si aggiunge una traduzione pericolante.