sabato 29 novembre 2008

Stelle che bruciano

Stelle che bruciano David G. Hartwell
My rating: 4 of 5 stars

Titolo originale Year's Best SF 10 - 1996
Pubblicato 2008 da Mondadori

Autentiche stelle. Una delle migliori raccolte di racconti di fantascienza che mi sia arrivata in mano da un po' di tempo a questa parte.
Il livello medio è decisamente buono, ma tra tutti spiccano il racconto di apertura "Il sergente Chip", per l'inconsueto punto di vista, e "La battaglia di York", esilarante.


martedì 25 novembre 2008

Gente di Dublino

Gente di Dublino James Joyce
My rating: 4 of 5 stars

Titolo originale Dubliners - giugno 1914


Ritratti di gente comune, personaggi cupi, senza passato e senza speranza, affogati in una ignoranza ancestrale e in una religione che è l'unico svago e quasi un vizio, dato che sono del tutto privi di qualsiasi vita spirituale.
Un ritratto tragico dell'Irlanda degli inizi del secolo, che non si riscatta nonostante un nascente nazionalismo, che anzi, è una nuova occasione di isolamento e involuzione, piuttosto che un recupero di un'identità da presentare al mondo.


venerdì 21 novembre 2008

Niente come prima - il passaggio del '68 tra storia e memoria

Niente come prima - il passaggio del '68 tra storia e memoria Marina Giovannelli
My rating: 4 of 5 stars

Pubblicato 2008 da Kappa Vu

Il passaggio del '68 nei ricordi di alcune donne, oggi residenti in Friuli, che ripercorrono le prime pulsioni, le occasioni colte, le occasioni sprecate, il vento di rinnovamento, la crisi della famiglia, tutto in base al proprio personale vissuto, e, soprattutto in base alle ripercussioni sul ruolo generalmente stereotipato che la famiglia aveva previsto per loro, e che, invece, questa bufera ha cambiato.
Alcune sono scrittrici professioniste, altre no, e ovviamente la qualità del libro risente di questo, anche se, mediamente, lo standard è piuttosto alto.
Tra tutte le memorie raccolte da Marina Giovannelli spicca, per la profondità e la solidità dell'analisi, quella di Marta Mauro "Non sarà mai un luogo comune"


mercoledì 19 novembre 2008

Un pacifico matrimonio

Un pacifico matrimonio Doris Lessing
My rating: 5 of 5 stars

Titolo originale Canopus in Argos Archives: The Marriages Between Zones Three, Four & Five - 1980
Pubblicato in Italia ottobre 2007 da Fanucci

C'è un mondo diviso in zone, incompatibili e incomprensibili l'una all'altra.
Ogni zona è quasi lo stereotipo di un comportamento umano, dal naturalismo pacifista e matriarcale della Zona Tre, al militarismo sfrenato e molto maschilista della Zona Quattro, all'anarchia feroce della Zona Cinque.
Questi modi di vivere stereotipati e fossilizzati portano inesorabilmente a un declino nella qualità morale della vita, reso visibile dalla sterilità, così i Tutori di questo mondo decidono di movimentare un po' le cose con una serie di matrimoni tra i regnanti delle varie zone, che porteranno a una nuova circolazione delle idee, e alla fecondità dei corpi e delle anime.
Una parabola in bilico tra new age e fantascienza contro l'incomunicabilità, la mancanza di curiosità e la cecità provocata dall'arroccamento nelle proprie convinzioni.


lunedì 17 novembre 2008

La storia maledetta. Racconti triestini

La storia maledetta. Racconti triestini Ivo Andrić
My rating: 4 of 5 stars

Quattro racconti, che sono probabilmente frammenti preparatori di un romanzo, accomunati quindi dall'ambiente, dai personaggi, e dallo svolgimento su varie voci della stessa storia.
Una storia che si svolge a Trieste, la porta d'occidente degli slavi, in quel periodo ancora innocente, ma ormai alla fine, che precede il delitto di Serajevo, che porterà alla prima guerra mondiale, e alla definitiva perdita dell'innocenza della seconda guerra mondiale.
Protagonista, più che la città, o i personaggi stessi, è il multiculturalismo dell'impero austroungarico, visto quasi come un paradigma del paradiso terrestre e della Torre di Babele.


Non perdonerò mai

Non perdonerò mai Antonella Tiburzi, Ida Marcheria Aldo Pavia
My rating: 4 of 5 stars

Pubblicato 2006 da Nuova Dimensione

La "solita" testimonianza sulla deportazione ebraica nei lager nazisti, solita, ma diversa e forte, perché è il ricordo disperato di una bambina, di una creatura del tutto estranea alla malvagità che l'ha coinvolta e le ha portato via tutto.
E le ha portato via tutto ben prima che tutta la sua famiglia fosse inghiottita dai crematori di Aushwitz, perché le leggi razziali l'hanno privata della sua migliore amica e della libertà di giocare per strada.
E continuando di umiliazione in umiliazione è continuata ancora quando l'incubo sembrava finito, perché l'Italia, rimasta fascista nella burocrazia se non nelle forme, non provvide al rimpatrio dei superstiti, li condannò all'oblio e alla suprema beffa di dover dimostrare che erano sopravvissuti al lager per dare loro una pensione!

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domenica 16 novembre 2008

Cristalli sognanti

Cristalli sognanti Theodore Sturgeon
My rating: 5 of 5 stars

Titolo originale The Dreaming Jewels - 1950
Pubblicato in Italia 1973 da Libra editrice

C'è una forma di vita aliena che ha invaso la terra, ma nessuno se n'è accorto, a parte un medico pazzo e mefistofelico.
Nessuno se n'è accorto perché questa forma di vita non agisce, non interferisce, se non producendo dei "sogni", sogni che sono creature, duplicati imperfetti delle creature del mondo.
Qualcuno di loro viene collezionato, come fenomeno da baraccone, nell'orribile circo del medico, e in questo circo un giorno arriva un bambino che fugge da un patrigno crudele, e che viene accolto da Zena, bellissima nana.
Zena cresce il bambino, che dimostra di possedere memoria eidetica, secondo i dettami della migliore umanità, finché non dovrà fuggire, perché il medico si è accorto che ha delle qualità insolite.
Ma chi è veramente l'umano, e chi il mostro nella battaglia finale tra il bambino ormai cresciuto, Zena e il medico?
Bisogna guardare al di là delle apparenze.

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sabato 15 novembre 2008

American Gods

American Gods Neil Gaiman
My rating: 4 of 5 stars

Prima edizione luglio 2001
Pubblicato in Itali 15 aprile 2003 da Mondadori

Che cosa ci può essere di più violento di uno scontro tra dei?
Gli antichi dei che abbiamo ormai dimenticato, uccisi o inglobati dal dio dei cristiani, e i nuovi dei, gli dei effimeri del consumismo e della televisione, che si ritengono onnipotenti perché sono scintillanti, glamour, guidano macchinone e hanno le armi moderne.
Ma alla fine lo scontro non ci sarà, perché Odino, il vecchio imbroglione, ha avuto un figlio, che è in parte umano e sta in bilico tra i due mondi, scopre il bluff di tutti.
Così il mondo andrà avanti, in bilico tra i vecchi dei e i nuovi, e forse con un po' di consapevolezza in più.
Un'opera veramente notevole.


giovedì 13 novembre 2008

La voce

La voceArnaldur Indriðason
My rating: 4 of 5 stars

Titolo originale Röddin - 2002
Pubblicato in Italia 2008 da Guanda


A volte le coincidenze nella lettura dei libri sono paradossali: nel giro di pochi giorni, e per puro caso, ho letto due libri che hanno lo stesso retroterra culturale, l'Islanda, e una condizione a contorno dei fatti identica, cioè il canto, quasi che l'Islanda sia la patria del bel canto e delle voci bianche.
Il romanzo scorre molto bene, col fraseggio secco tipico degli scrittori nordici, i personaggi sono "sporchi" e disperati al punto giusto, e anche qui, come in molti dei noir che vengono dai paesi scandinavi, si scopre un'immagine diversa e un po' sconvolgente di una società per la quale proviamo quasi un senso di inferiorità, ritenendola prossima alla perfezione.


mercoledì 12 novembre 2008

Marpalò e l'assassinio nella città murata

Marpalò e l'assassinio nella città murata Luisa Conz
My rating: 3 of 5 stars

Pubblicato 2007 da Robin

Al confine tra il classico giallo psicologico e il vero e proprio noir, è un romanzo gradevolissimo, ben scritto e intrigante al punto giusto.
Aminta Marpalò si propone come una Mirs. Marple all'italiana, meno acuta, più sgarruppata e decisamente simpatica.
In questa avventura finisce per fare tutti i corretti collegamenti tra le vittime, ma solo un colpo di scena finale le permetterà di capire che non ha individuato né il movente né gli assassini, e che forse è meglio così.


martedì 11 novembre 2008

Le braci

Le braciSándor Márai
My rating: 4 of 5 stars

Titolo originale A gyertyák csonkig égnek - 1942
Pubblicato in Italia 6 agosto 1998 da Adelphi

Cosa sono la vita, l'amicizia, l'amore? Cosa significa invecchiare? Qual'è il senso del tradimento e della fuga?
Un romanzo in forma di lungo monologo, nel quale l'ospite, l'amico traditore, è solo un pretesto per farsi e rispondere a queste domande da parte dell'anziano protagonista.
La sua vita è ormai alla fine, e proprio nel momento in cui crede di poter avere le risposte, scopre che le ha già, ma che sono del tutto ininfluenti.
Tutto il libro è percorso dal tema della caccia, vista in analogia alla vita umana e alla società.
E' un paragone che può sembrare stonato alla nostra sensibilità, ma del tutto pertinente per l'epoca in cui è stato scritto il romanzo, e soprattutto per l'ambiente che descrive.
E d'altra parte, forse oggi siamo sensibili alla caccia dell'uomo nei confronti dell'animale, ma molto meno se si parla di caccia dell'uomo nei confronti dell'uomo.
Il libro è molto ben scritto, anche se a volte un po' ripetitivo. Probabilmente l'effetto è voluto, dato che il protagonista è senile, però, per i miei gusti, la lettura ne esce un po' affaticata.


domenica 9 novembre 2008

Il concerto dei pesci

Il concerto dei pesci
Halldór Laxness
My rating: 5 of 5 stars

Titolo originale Brekkukotsannáll - 1957
Pubblicato in Italia novembre 2007 da Iperborea


Gli scrittori del grande nord non finiscono mai di stupirmi, e non finiscono mai di farmi venire voglia di leggerne ancora e ancora.
Laxness è stato premio Nobel per la letteratura nel 1955, eppure la sua scrittura, aiutata da una traduzione magnifica, è viva, fresca, fa sentire "l'odore della torba e dell'ossifraga".
Il romanzo è una specie di quadro fiammingo che descrive nei minimi dettagli l'infanzia e l'adolescenza di un piccolo figlio di nessuno, che cresce nell'ultimo ricovero gratuito rimasto al mondo, assieme a dei nonni che non sono i suoi nonni, ma non per questo lo amano di meno, e a tutta una umanità minimale, eppure piena di saggezza e di humour, finché il piccolo anatroccolo non diventerà un cigno, e ripercorrerà, questa volte senza menzogne, la strada del suo "parente", il più famoso cantante lirico islandese.
Un libro semplicemente meraviglioso.


sabato 8 novembre 2008

Poveri e semplici

Poveri e sempliciAnna Maria Ortese
My rating: 3 of 5 stars

Pubblicato 1967 da Vallecchi

Il primo romanzo, che da il titolo al libro, è una storia d'amore del dopoguerra, tra giovanissimi o quasi impegnati sia politicamente sia nel costruirsi una carriera letteraria. Il racconto è piuttosto semplice, e sarebbe anche piacevole se il linguaggio non fosse a dir poco impervio, compresso com'è tra arcaismi, stilemi neorealistici e un fraseggiare che farebbe la felicità di qualsiasi insegnante di lettere delle superiori.
Il secondo romanzo, molto surreale e intrigante nell'idea di base, che potrebbe essere stata concepita da un Saramago, è del tutto illeggibile e di una noia mortale.
Giustamente di questa opera della Ortese si è perduta la memoria.


mercoledì 5 novembre 2008

Il ritratto di Dorian Gray

Il ritratto di Dorian Gray Oscar Wilde
My rating: 3 of 5 stars

Titolo originale The Picture of Dorian Gray - 1890
Pubblicato in Italia 1982 da Mondadori

E' abbastanza difficile dare il proprio parere su un libro come questo, considerato uno degli imprescindibili monumenti letterari della nostra epoca. E' difficile soprattutto quando il libro non è piaciuto.
In realtà lo avevo letto moltissimi anni fa, e mi ricordavo solo vagamente la storia, anche perché lo avevo letto sotto l'influenza di considerazioni moralistiche, non mie ma impostemi, che racchiudevano tutto il romanzo in qualcosa di molto simile a un biasimo nei confronti della bellezza e dell'amore per la bellezza.
Solo che "Il ritratto di Dorian Gray" è ben altro.
Innanzi tutto è un libro profondamente misogino, della misoginia tipicamente vittoriana che nasce in una società in cui l'omosessualità è diffusa, ma mascherata in modo del tutto ipocrita da amicizia maschile, da complicità maschile, omosessualità che traspare da tutta la trama e che trascende l'omosessualità dell'autore.
E il destino di Dorian è sforzato, perché la fine non si accorda con le premesse.
In realtà l'inizio del libro, e le ultimissime pagine, contengono il meglio. Il resto si trascina come gli elenchi degli oggetti pregiati collezionati da Dorian.


martedì 4 novembre 2008

Firmino

FirminoSam Savage
My rating: 4 of 5 stars

Titolo originale Firmin: Adventures of a Metropolitan Lowlife - 1 aprile 2006 da Coffee House Press
Pubblicato in Italia 29 aprile 2008 da Einaudi

Graziosa favola che parla di un ratto e di come lo stesso sia diventato un appassionato della lettura, che vorrebbe essere una metafora della condizione del lettore in mezzo a una umanità che della lettura pare non sapere più che cosa farsene.
L'inizio è molto carino, poi il romanzo si disperde un po', e il ratto diventa troppo umano, e si commisera troppo, per essere veramente simpatico.
La scrittura è curata e piacevole, e fa si che il voto sia un po' più alto di quello che competerebbe alla storia in quanto tale.


domenica 2 novembre 2008

Notre-Dame de Paris

Notre-Dame de ParisVictor Hugo
My rating: 5 of 5 stars

Prima edizione 1831

Una maledizione e una benedizione.
La maledizione è per chi sceglie i brani da inserire nelle antologie scolastiche, scelte così insipide, noiose, inutili, che hanno tenuto una lettrice incallita come me lontana dal Hugo per tutti questi anni.
La benedizione invece è per lui, il grande Victor, per la sua scrittura meravigliosa, piena di humour persino nei punti più grevi e didascalici del racconto, per la sua penetrazione psicologica dei personaggi, per la sua abilità pittorica e architettonica nel descriverli.
Perché la Esmeralda, la piccola zingara, è descritta in modo pittorico, è un quadro pieno di luce e di colori, mentre Quasimodo è pura architettura, nelle sue membra deformi.
Da leggere, e inserire nelle riletture periodiche di cui non si può fare a meno per non perdere il senso della propria lettura.