sabato 28 settembre 2013

Beasts, Men And Gods

Beasts, Men And Gods Ferdynand Antoni Ossendowski
My rating: 5 of 5 stars

Prima edizione 1922
Edizione italiana Bestie, Uomini e Dei - 2000 da Edizioni Mediterranee

Incuriosita dalla citazione che ne fa Terzani, mi sono procurata questo libro semisconosciuto che invece dovrebbe occupare un posto di primo piano tra i libri di viaggio e non solo.
Scritto in un inglese abbastanza semplice, più efficace che letterario dato che non era la lingua madre dell'autore, riesce a rappresentare le avventure, i pericoli e gli incredibili incontri di questo altrettanto incredibile personaggio, a cavallo tra Russia, Mongolia e Cina e a cavallo di una rivoluzione.
Davvero un libro da leggere.


Intrigued by the quote that Terzani makes of it, I procured this almost unknown book that instead should occupy a prominent place among the travel books and more.
Written in plain English, most effective than literary since it was not the author's native language, it is able to represent the adventures, dangers and incredible encounters of this equally incredible character, between Russia, Mongolia and China and on horseback of a revolution.
Truly a book to read.

martedì 24 settembre 2013

White Jazz

White Jazz James Ellroy
My rating: 4 of 5 stars

Pubblicato 1 settembre 1992 da Knopf
Edizione italiana 1995 da Mondadori

Meno conosciuto di altre opere di Ellroy, come Dalia Nera e L.A. Confidential, White Jazz è invece uno dei suoi lavori migliori.
Scritto col consueto stile che mescola articoli di giornale, veline della polizia, dialoghi serrati e scene di violenza estrema, è una storia dove si trova la quintessenza del marciume poliziesco, dove non esistono né buoni né cattivi, e dove il più marcio di tutti è quello dall'animo migliore.


Less known than other works by Ellroy, like Black Dahlia and L.A. Confidential, White Jazz is instead one of his best works. Written with the usual style that mixes newspaper articles, police propaganda, tightened dialogues and scenes of extreme violence, it is a story where the quintessential rot cop is, where there are neither good nor bad, and where the most rotten of all is the one from with the best soul.

martedì 17 settembre 2013

Le cose che non ho detto

Le cose che non ho detto Azar Nafisi
My rating: 3 of 5 stars

Titolo originale Things I've Been Silent About - 2008 da Random House
Edizione italiana 2009 da Adelphi

Autobiografia della Nafisi, famosa per Leggere Lolita a Teheran, in realtà narrazione biografica di una famiglia e un'epoca, viziata dai controversi rapporti tra il padre e la madre.
Avrebbe potuto essere molto interessante dato il momento in cui si svolge la parte centrale - vale a dire la rivoluzione islamica - date le persone coinvolte - il padre fu sindaco di Teheran e la madre una delle prime donne parlamentari sotto lo Shah - invece è spesso confusa, piena di fatti ininfluenti e disarticolati, che non permettono di capire che cosa abbia realmente influenzato la crescita politica e intellettuale dell'autrice.


Autobiography of Nafisi, famous for Reading Lolita in Tehran, actually the biographical narrative of a family and an era marred by the controversial relationship between the father and the mother.
It could have been very interesting since the time when there is the central part - ie the Islamic Revolution - and the people involved - her father was mayor of Tehran and the mother one of the first parliamentarians women  under the Shah - instead it is often confused, full of facts irrelevant and disjointed, which does not allow you to understand what has really influenced the author's intellectual and political growth.

mercoledì 11 settembre 2013

Il cuore nero di Paris Trout

Il cuore nero di Paris Trout Pete Dexter
My rating: 5 of 5 stars

Titolo originale Paris Trout - 12 giugno 1988 da Random House USA Inc
Pubblicato in Italia 2005 da Einaudi

Una storia così può essere ambientata solo nel sud degli Stati Uniti, o in certe lande nostrane in cui imperversa un ottuso mito razziale e del self made man, dell'uomo che non deve chiedere mai, perché si prende tutto da solo, e per le spicce.
Paris Trout è un pazzo sociopatico, e come tutti i suoi congeneri riesce a sembrare del tutto normale, o quasi, fin che sbrocca, e quando lo fa lo fa col botto, letteralmente.
Ma a parte l'evoluzione verso la totale follia di Paris, è interessante notare l'accondiscendenza, per non dire la complicità, della società che gli sta intorno, e non perché non sappiano che è pazzo - la sua condizione viene spesso ribadita durante la narrazione - ma perché fa parte dell'elite del posto.
Scritto e tradotto benissimo.


A story like this can be set only in the south of the United States, or in certain homelands where rages a blunt racial myth, or the one of self-made man, of the man that should never ask, because he takes all by himself, and offhand.
Paris Trout is a crazy sociopath, and how all his congeners manages to look completely normal, or nearly so, since that he goes out of his mind, and when he does it, does it with a bang, literally.
But apart from the evolution towards total folly of Paris, it is interesting to note the acquiescence, if not the complicity, of the society around him, and not because they do not know that he is crazy - his condition is often repeated during the storytelling - but why he is a member of the elite of the place.
Very well written and translated.

Il compito di un gatto di strada

Il compito di un gatto di strada Margherita Oggero
My rating: 4 of 5 stars

Pubblicato marzo 2009 da Einaudi

Simpatica favoletta in cui il gatto Ruggine, discendente torinese del gatto del Cheshire, incontra Odradek,rocchetto kafkiano, ed E.T., compagni di avventura per portare a termine un misterioso compito.
Tra furti e sparizioni, viaggi in treno e nottate in biblioteca si compie l'educazione all'avventura del micetto, mai uscito prima dal suo cortile di Corso Regina Margherita.
Dei vari animali da biblioteca, a partire dal primigenio Firmino passando per l'orrenda Marta la tarma, Ruggine è decisamente il più credibile e simpatico.
E il compito? Beh, chiedere a una bionda gattina svedese ;-)


lunedì 9 settembre 2013

Ragazzo da parete

Ragazzo da parete Stephen Chbosky
My rating: 3 of 5 stars

Titolo originale The Perks of Being a Wallflower - 1 febbraio 1999 da MTV Books and Pocket Books
Pubblicato in Italia 1 marzo 2006 da Frassinelli

Storia tipicamente americana, tra ragazzi delle superiori, college e università, scritta in forma epistolare (ma a senso unico), da un ragazzino strano e intelligente.
Il tono è volutamente adolescenziale, troppo volutamente, perché si sente lo scrittore adulto che tenta di reinventare il proprio modo di scrivere all'età del protagonista.
Ovviamente c'è un mentore che nutre il protagonista di classici della letteratura di formazione americana, quella che va tanto anche da noi e che non serve a nulla ai nostri adolescenti che sono esposti a un modo di vivere totalmente diverso.
Ovviamente c'è una brutta storia dietro.
Ovviamente è piuttosto celebrato, ma non eccelso.


Typically American story, through boys of high school, college and universitie, written in epistolary form (but one-way), by a strange and intelligent boy.
The tone is deliberately of adolescence, too deliberately, because one feels the adult writer who tries to reinvent his way of writing at the age of the protagonist.
Obviously there is a mentor who feeds the protagonist with classics of American educational literature, the same that goes so well at us, and that is useless to our adolescents who are exposed to a lifestyle totally different.
Obviously behind there's a bad story.
Obviously it is quite celebrated, but not great.

domenica 8 settembre 2013

La balia

La baliaPetros Markaris
My rating: 4 of 5 stars

Edizione originale 1 giugno 2008
Edizione italiana 4 marzo 2009 da Bompiani

Una vecchissima balia, morente per età e malattia, decide di mettere a posto i propri conti prima d andarsene, di pagare i debiti e riscuotere i crediti, e lo fa a forza di torte salate, sua indiscussa specialità: a chi le consegna pulite, a chi farcite da un veleno mortale.
Il tutto in una Istambul perduta patria dei romei, greci di Costantinopoli, nella quale il nostro commissario Charitos dovrebbe essere in vacanza.
Ottima scusa per parlare di minoranze, integrazione e del difficile rapporto tra la Grecia e il suo prepotente vicino di casa.


Novecento. Un monologo

Novecento. Un monologoAlessandro Baricco
My rating: 4 of 5 stars

Pubblicato 13 ottobre 1994 da Feltrinelli

Probabilmente il miglior Baricco, dato che, per una volta, le parole raccontano una storia e non solamente loro stesse.
Una storia bellissima, da cui è strato tratto un film bellissimo, infinitamente superiore al libro.
Nel film c'è solo la storia, e non il tentativo delle parole di soffocarla.


sabato 7 settembre 2013

Dizionario delle cose perdute

Dizionario delle cose perdute Francesco Guccini
My rating: 2 of 5 stars

Pubblicato nel 2012 da Mondadori

Ci hanno già provato in tanti, compreso Erri De Luca con Napolide, ma queste operazioni di recupero memoria risultano sempre dal mediocre al deludente.
Senza contare che Guccini doveva essere proprio in un momento di scarsa ispirazione e questo si traduce in una scrittura decisamente pesante e poco curata.


venerdì 6 settembre 2013

L'isola dei naufraghi

L'isola dei naufraghi Natsuo Kirino
My rating: 3 of 5 stars

Titolo originale Tōkyōjima - maggio 2008 da Shinchōsha
Pubblicato in Italia 9 settembre 2010 da Giano

Spunto sfruttato all'inverosimile a partire da Robinson Crosue, quello del naufragio e dell'isola deserta viene declinato da Natsuo Kirino in un modo interessante. I naufraghi arrivano in diverse ondate, prima una coppia, quasi un Adamo ed Eva, poi un gruppo di giovani maschi giapponesi, poi un altro gruppo di giovani maschi cinesi, e infine, ma proprio alla fine, una band pop filippina interamente femminile.
Presi questi ingredienti, che contengono una spezia etnica difficile da comprendere per noi europei, la scrittrice fa il giochino che fanno tutti gli scrittori: vediamo di nascosto l'effetto che fa.
Se non che l'autrice non si dimostra sempre all'altezza, parecchie cose sono strampalate e di altre non è chiaro il rapporto di causa-effetto.
I dubbi sulla traduzione, purtroppo non verificabili, non aiutano ad apprezzare meglio l'opera.


martedì 3 settembre 2013

Manhattan Transfer

Manhattan TransferJohn Dos Passos
My rating: 3 of 5 stars

Prima edizione 1925
Edizione italiana 2 settembre 2003 da Mariner Books

Ho desiderato tanto leggere questo libro. Una voce nuova e diversa dalla generazione perduta. Una voce dall'America della generazione perduta. E in parte ne ho ricavato soddisfazione, perché Dos Passos è un mirabile cantore di una metropolitanità folle, fatta di un sottobosco di piccoli imbroglioni, ubriachi, attricette più o meno troie, gente che tira a campare e affaristi che vanno dalle stalle alle stelle e viceversa in un battito di ciglia. Solo in parte, perché, nonostante quella in mio possesso sia una traduzione celebratissima, non riesce a convincermi. Non riesco a capire se il linguaggio immaginifico sia quello dell'autore o una somma di svarioni; come il vestito di Helene, che è descritto come color fiammingo e invece molto probabilmente è color fenicottero.
Pazienza, un altro libro da mettere in elenco per quando avrò tempo di leggere in lingua originale.


I longed to read this book. A new voice and different from the lost generation. A voice from America of the lost generation. And in part I derived satisfaction because Dos Passos is an admirable cantor of a demented urban legend, made of an undergrowth of small crooks, drunks, starlets much or less sluts, people who pulls a living and profiteer who go from rags to riches and vice versa in the blink of an eye.
Only partly, because, despite the one in my possession is a celebrated translation, fails to convince me. I can not tell if the figurative language is that of the author, or the sum of blunders; as Helene dress, which is described as Flemish and instead most likely is flamingo-colored.
Patience, another book to put on the list to when I will have the time to read in the original language.