domenica 11 settembre 2016

Gli anelli di Saturno: Un pellegrinaggio in Inghilterra

Gli anelli di Saturno: Un pellegrinaggio in Inghilterra W.G. Sebald
My rating: 4 of 5 stars

Titolo originale: Die Ringe des Saturn: Eine englische Wallfahrt - 1995
Pubblicato in Italia 1 novembre 2010 da Adelphi

Nonostante sia stato scritto da un tedesco, è un libro molto inglese. Un Tre uomini in barca senza l'umorismo della famosa opera di Jerome, ma con la stessa maniacale attenzione ai dettagli, nel quale l'osservazione della natura porta a ricordi di ogni genere e a profonde meditazioni filosofiche.
E sarà perché il paesaggio nel quale si muove Sebald è una Est Anglia desolata, un luogo dimenticato da dio e dagli uomini, nel quale la natura dà ormai il peggio di sé e le rovine la fanno da padrone, che le meditazioni di Sebald toccano per la gran parte argomenti neri: la guerra contro il Terzo Reich col suo carico di distruzione, la storia di Conrad, dalla morte miseranda dei suoi genitori fino al suo incontro con la tenebra coloniale, la fine del Celeste impero in gran parte causata dall'ingordigia inglese e dal suo oppio. Eppure c'è una speranza che attraversa l'opera come un filo sottile, rappresentata dalla seta e dal suo umile artefice, il baco, indicata come l'unica strada che può riportare un paesaggio desolato a rivivere e l'umanità a ritrovare se stessa.
Insolito, molto profondo e molto interessante.


mercoledì 7 settembre 2016

No Place for Women

No Place for WomenMohanalakshmi Rajakumar
My rating: 4 of 5 stars

Pubblicato 3 luglio 2016 da CreateSpace Independent Publishing Platform

Secondo libro di una serie, la narrazione parte con un cadavere e un fidanzamento. Il cadavere è quello di una giovane insegnante americana che lavora negli emirati, e il fidanzamento è quello tra Maryam, studentessa universitaria di ceto elevato, e Ali, giovane investigatore della polizia di stato. Ragione di questo fidanzamento abbastanza fuori dagli schemi? I due si sono trovati insieme in un'occasione precedente, dando origine a una serie di eventi i cui strascichi percorrono tutta questa storia, nella quale la trama gialla è un pretesto per parlare di un mondo dove giovani donne di ceto elevato prima ricevono un'educazione internazionale, per essere poi costrette a rinchiudersi in casa, in balia della famiglia del marito prima ancora del marito stesso, in ruoli tradizionali che detestano.
E, mentre l'indagine sull'omicidio prosegue fino alla sua non scontata conclusione, Maryam comincia a scoprire che questo "marito per caso", al quale i genitori hanno ritenuto di affidarla un po' per punizione per aver rifiutato partiti più ambiziosi e un po' per evitare lo scandalo, forse è una sorte migliore di quella che avrebbe potuto aspettarsi.
Romanzo ben scritto, coi giusti tempi del romanzo giallo, e molto interessante per la conoscenza diretta di un modo di vivere che ci sembra lontano, eppure diventa ogni giorno più urgente comprendere.


Second book in a series, the story starts with a dead body and an engagement. The corpse is that of a young American teacher working in the Emirates, and the engagement is between Maryam, university student of upper class, and Ali, a young investigator of the state police. Ground for this engagement quite out of the box? The two were found together on a previous occasion, giving rise to a series of events whose train runs throughout this story, in which the chriminal plot is an excuse to talk about a world where young upper-class women previously receive an international education, only to be then forced to shut theirselves in the house, at the mercy of her husband's family before the husband himself, in traditional roles they hate.
And while the murder investigation continues until its not obvious conclusion, Maryam begins to discover that this 'husband by chance', to which the parents have decided to entrust her a little as punishment for refusing more ambitious parties and a bit to avoid scandal, perhaps it's a better fate than she would have expected.
Novel well-written, with the mystery novel right times, and very interesting for the direct knowledge of a way of life that seems far away, yet it becomes daily more urgent to understand.

domenica 4 settembre 2016

Il Cinghiale che uccise Liberty Valance

Il Cinghiale che uccise Liberty Valance Giordano Meacci
My rating: 2 of 5 stars

Pubblicato 3 marzo 2016 da Minimum fax


Belle idee, un sacco di belle idee, troppe belle idee, che purtroppo non riescono a fare un bel libro, a dispetto della buona scrittura, di un linguaggio a volte pirotecnico e di momenti davvero intensi.
Due sono le sottotrame principali: due adolescenti che vedono, con attenzione da cinefili maniaci, un vecchio film con John Wayne, analizzandone i singoli fotogrammi e le singole battute (e a me, che cinefila non sono questo ha ricordato un film che ho quasi sicuramente visto, ma del quale non rammento il titolo), e il diventare senziente di un cinghiale, che spia gli umani - gli Alti sulle Zampe - cercando di appropriarsi del loro linguaggio, e di progettare azioni eclatanti che risparmino la sua specie dal diventare saporiti spezzatini. Già è molta roba, ma su questo tronco si innestano rami di specie diverse: un ragazzino con un occhio nero e uno azzurro che verso la fine del romanzo patisce di atroci mal di testa, che fanno pensare a un parto divino tipo Atena che nasce dalla testa di Zeus, ma è un pensiero mio, ché l'autore lascia la cosa lì, sospesa. Poi ci sono un paio di suicidi per impiccagione, dei quali uno quasi certamente fasullo, con una modalità mafiosa e di traffico internazionale di veleni che avrebbe meritato di migliore investigazione, tradimenti, dispetti e altre storie di paese, tutto lasciato lì, senza né capo né coda.
Un libro insomma che ha molti buoni spunti, ma che avrebbe dovuto essere potato meglio.


sabato 3 settembre 2016

Le femmine del babbuino

Le femmine del babbuino Mechi Cena
My rating: 5 of 5 stars

Pubblicato 2016 da Le Mezzelane Casa Editrice

Un noir nel senso più classico del temine. Un viaggio in questa nostra Italia densa di segreti, un viaggio che arriva fino in Africa, in compagnia del Commissario Laitano, un personaggio indimenticabile.


mercoledì 31 agosto 2016

LaCour's Destiny

LaCour's Destiny Robert Downs
My rating: 2 of 5 stars

Pubblicato il 31 agosto 2015 da Oak Tree Press

LaCour's Destiny, il destino di LaCour, che è il nome di una giovane donna impiegata come revisore dei conti in una non meglio specificata azienda che si occupa di nuove tecnologie, mi era ignoto all'inizio del romanzo e ha continuato a rimanermi ignoto alla fine dello stesso, perché la sia vita, le sue abitudini, le sue idiosincrasie e le sue peripezie alla ricerca di una disinvolta collega scomparsa improvvisamente non hanno né capo né coda.
Due stelline perché, nonostante dovrebbe perdere tre quarti della sua consistenza per eliminare le parti inutili, non è scritto male.


LaCour is the surname of a young woman employed as an accountant in an unnamed company that deals with new technologies, and her destinye was unknown to me at the beginning of the novel and continued to be unknown to the end of the same, because her life, her habits, her idiosyncrasies and her adventures in search of a mellow colleague that suddenly disappears are without rhyme or reason.
Two stars because although the book should lose three-quarters of its consistency to eliminate unnecessary parts, is not misspelled.

martedì 30 agosto 2016

The Quantum Cop

The Quantum CopLesley L. Smith
My rating: 3 of 5 stars

Pubblicato 15 maggio 2016 da Smashwords Edition


Meant to grasp a little physic to adolescents, this novel is based on a flippant use of quantum mechanics, just learnt from the new teacher of theoretical physics, by a couple of not extactly model college students, who use it to illegally enrich themselves by robberies. The beautiful teacher, with the help of her new, charming boyfriend, in turn trained in the uses of quantum mechanics, gets involved in the fight against the two new supercriminal, that she defeats in a battle full of special effects.
Novel for teenagers, as I said, with all the limits of the genre: the beutiful professor has obviously an ex-boyfriend who cheats on her as she looks away; the new boyfriend is obviously beautiful and with wonderful blue eyes, despite being a Chicano; the two young students mastered in a short time quantum mechanics, acquiring super powers that not even Superman, and so on.
The dialogues are very childish and very often the cause-effect relationships are not very clear.
That said, for the sake of physics, you can give it in reading, provided that the readers have no more than 18 years.

Lesley L. Smith, Ph.D. has earned a plethora of degrees, including a M.S. and a Ph.D. in Elementary Particle Physics. In 2012, she added to her collection by completing her MFA in Writing Popular Fiction at Seton Hill University. Dr. Smith’s short science fiction has been published in several venues, such as "Analog Science Fiction and Fact," "Daily Science Fiction," and Nano Meets Macro. She is an active member of the Science Fiction/Fantasy Writers of America (SFWA) and Rocky Mountain Fiction Writers (RMFW), and is also the founder and editor of Electric Spec.

Dr. Smith has held a variety of scientific jobs, including investigating quarks, dark matter, extrasolar planets, clouds, atmospheric chemistry, and global warming. She has worked for a variety of research institutions, while her nonfiction articles have been published in venues that include the Physical Review and Modern Physics Letters. She is a long-time member of the American Physical Society (APS)  and The American Geophysical Union (AGU).
 
For more information, connect with Dr. Smith on her website.

The Quantum Cop is now available on Amazon, Smashwords and Barnes & Noble.


The next stop on the tour will be Lori's Reading Corner


Inteso come strumento per far digerire un po' di fisica agli adolescenti, questo romanzo si fonda sull'uso disinvolto della meccanica quantistica, appena appresa dalla nuova insegnante di fisica teorica, da parte di un paio di studenti universitari non esattamente modello, che se ne servono per arricchirsi in modo illecito a suon di rapine. La bella insegnante, con l'aiuto del suo nuovo, affascinante fidanzato, a sua volta istruito negli usi della meccanica quantistica, viene coinvolta nella lotta contra i due nuovi superdelinquenti, che sconfiggerà in una battaglia a colpi di effetti speciali.
Romanzo per adolescenti, come ho già detto, con tutti i limite del genere: la bella professoressa ha ovviamente un ex fidanzato, che la tradisce appena lei gira lo sguardo; il nuovo fidanzato è ovviamente bellissimo e con meravigliosi occhi azzurri, nonostante sia un chicano; i due studentelli padroneggiano in brevissimo tempo la meccanica quantistica, acquisendo superpoteri che nemmeno Superman, e via discorrendo.
I dialoghi sono molto infantili e, molto spesso, i rapporti di causa-effetto non sono molto chiari.
Detto questo, per amor della fisica, lo si può dare in lettura, purché i lettori non abbiano più di 18 anni.

lunedì 29 agosto 2016

Hic sunt leones

Hic sunt leones Hic sunt leones by Anton Francesco Milicia
My rating: 5 of 5 stars

Pubblicato 29 agosto 2016 da Le Mezzelane Casa Editrice

Gente che scompare. Un dolore sordo in chi resta, che a poco a poco diventa rabbia. Fin dove possono portare questi sentimenti se spinti alla deriva è difficile dirlo, ma sono davvero troppe le persone che giorno dopo giorno cadono in un vuoto inspiegabile, tanto che, come immaginavano gli antichi romani, viene da pensare all’esistenza di una ignota e selvaggia terra degli scomparsi, nella quale vivono le belve feroci. E chi finisce in mezzo ai leoni, raramente sopravvive.

mercoledì 24 agosto 2016

Una nuova vita

Una nuova vitaBernard Malamud
My rating: 3 of 5 stars

Titolo originale A new life - prima edizione 1961

Probabilmente andrò in controtendenza, ma questo libro, così celebrato e scritto anche molto bene, mi ha annoiato. Nel preciso momento in cui Pauline versa addosso a Levin una cucchiaiata di pasticcio di tonno e patate bollente si sa già come andranno le cose, e questo avviene in una delle prime pagine.
Dirò di più, nel preciso momento in cui il marito di Pauline insiste perché Levin passi la prima notte di soggiorno nella città universitaria dove si è appena trasferito, sotto il suo stesso tetto, è perfettamente chiaro che tipo di persona è ed è possibile prevedere che cosa succederà, fino agli ultimi, squallidi dettagli. Il protagonista è di una goffaggine caricaturale, che però, a differenza di quella esibita da altri personaggi della letteratura americana di origine ebraica, non fa ridere per niente, fa anzi vergognare, per lui e per noi che, leggendo di lui, ci sentiamo dei guardoni.
Gli altri personaggi, non sono personaggi: troppo monodimensionali e incapaci di uscire dal loro ruolo, creando un po' di interesse.
Niente a che vedere con Roth, e nemmeno con Yates di Revolutionary Road, al quale questo libro è stato spesso paragonato.

domenica 21 agosto 2016

Ragazzi di carta

Ragazzi di cartaMarco Mazzanti
My rating: 5 of 5 stars


Pubblicato 20 agosto 2016 da Le Mezzelane Casa Editrice

Hanno nomi di colori. Hanno nomi di pianeti, stelle, lune. Hanno i nomi di tutti e di nessuno. Altri non ne posseggono proprio. Sono uomini. Sono donne. Ed è quanto basta. Sono ragazzi di carta.

Fuggono. Camminano. Ritornano. Guardano indietro. Si sfiorano. Si voltano e di nuovo fuggono. Corrono.

Le loro storie descrivono con esattezza la fragilità della gioventù odierna e la precarietà dei rapporti interpersonali.

Ragazzi di carta è un libro dai toni metafisici che, in un mix di poesia e prosa, nel suo insolito fluire, lascia spiazzato il lettore, guidandolo lungo un sentiero di forme narrative che si rivelerà, al termine del viaggio, un'autentica sorpresa.

sabato 20 agosto 2016

Deception

DeceptionPhilip Roth
My rating: 5 of 5 stars

Pubblicato 10 marzo 1990 da Simon & Schuster
Titolo italiano Inganno - 4 Settembre 2006 da Einaudi

Cosa si dicono due amanti prima, dopo e durante l'amore? Un libro fatto di dialoghi, a volte divertenti, a volte tristi, avvenimenti, memorie. Quei dialoghi che sono tipici degli amanti proprio perché ne sottolineano l'eccezionalità in confronto con lo squallore dei loro matrimoni e di tutto ciò che li circonda. Ma sono veri questi dialoghi, sono fedeli trascrizioni, o sono l'accurato montaggio operato da un bravo scrittore? Dove finisce la realtà e dove comincia la fantasia? Quanto è autobiografia e quanto invece finzione? E' davvero possibile per lo scrittore immaginare una vita diversa da quella quotidiana, inventare una realtà così convincente da far incarnare i personaggi? Oppure è tutta una scusa per condurre una vita libertina? Chi telefona alla fine? La donna vera o il personaggio?
Uno splendido romanzo sulla forza dell'immaginazione e su come la fantasia tradisce (nel senso di scopre) la realtà e vice versa.

What do they say two lovers before, during and after love? A book made of dialogues, sometimes funny, sometimes sad, events, memories. Dialogues that are typical of lovers because they emphasize their exceptional nature in comparison with the squalor of their marriages and everything around them. But arethese dialogues real, are they faithful transcripts, or have the accurate assembly operated by a good writer? Where reality ends and where begins the imagination? How much it is autobiographical and how much fiction? It is really possible for a writer to imagine a life other than the daily, invent a reality so convincing as to embody the characters? Or is it all an excuse to lead a libertine life? Who is the callers in the end? The real woman or the character?
A wonderful novel about the power of imagination and how the imagination betrays (meaning uncover) the reality and vice versa.


mercoledì 17 agosto 2016

Memory of Flames

Memory of Flames Armand Cabasson
My rating: 4 of 5 stars

Pubblicato 1 ottobre 2009 da Gallic Book
Titolo originale La Mémoire Des Flammes - 2006 da 10/18

Dopo aver mancato di sconfiggere la Russia, Napoleone è ormai nella fase discendente della parabola, con le monarchie europee che si sono alleate e ormai gli danno la caccia. Enormi eserciti sono in marcia verso Parigi, e l'esercito dell'imperatore, enormemente ridotto, è per loro poco più di una puntura di zanzara. A Parigi è rimasto Joseph, fratello di Napoleone, pavido e paranoico, che non ne condivide il genio. Alla vigilia di quella che è ormai una inevitabile catastrofe, viene ritrovato il corpo senza vita del generale incaricato di studiare la difesa di Parigi. L'uomo non solo è stato ucciso, ma il suo viso è stato sfigurato dalle fiamme, e vicino a lui è stato lasciato il simbolo di uno dei tanti gruppo realisti che vorrebbero rimettere i Borbone sul trono. C'è un solo uomo abbastanza intelligente per portare avanti l'indagine infiltrandosi tra i realisti, ed è il tenente colonnello Quentin Margont, che inizierà quindi un gioco di gatto e topo diventando sia il cacciatore del gruppo che cela al suo interno l'assassino, sia la loro preda. Gioco pericolosissimo per la sua incolumità personale e disperato, perché gli Alleati si avvicinano ogni giorno di più alla capitale.
Interessantissima ricostruzione storica del clima parigino alla vigilia della caduta di Napoleone, trama gialla molto articolata e personaggi approfonditi e realistici. Lettura davvero consigliabile.


After failing to defeat Russia, Napoleon is now in the descending phase of his parable, with the European monarchies which are allied and now are after him. Huge armies are on the march towards Paris, and the greatly reduced emperor's army is for them a little more than a mosquito bite. In Paris remained Joseph, brother of Napoleon, fearful and paranoid, that does not share his brother's genius. On the eve of what is now an inevitable catastrophe, it was found the lifeless body of the general in charge of studying the defense of Paris. The man has not only been killed, but his face was disfigured by the flames, and next to him was left the symbol of one of the many royalist groups that would like to restore the Bourbons on the throne. There is only one smart enough man to carry out the investigation by infiltrating between the royalists, and he is Lieutenant Colonel Quentin Margont, which will then begin a cat and mouse game becoming both the hunter inside group that hide the murderer and their prey. Very dangerous game for his personal safety, and desperate, because the Allies are approaching every day the capital.
Very interesting historical reconstruction of the Parisian atmosphere on the eve of the fall of Napoleon, very articulate thriller plot and depth and realistic characters. Really recommend reading.

Salve amici della notte, sono Porzia Romano

Salve amici della notte, sono Porzia Romano Rita Angelelli
My rating: 5 of 5 stars

Pubblicato 16 agosto 2016 da Le Mezzelane

La notte è sempre troppo lunga per me, nonostante ami il buio e il silenzio, nonostante ci sia il cane a farmi compagnia. Spesso sto bene con me stessa. È quando si affollano i pensieri, che tutto fa rumore, persino il mio stesso respiro; il battito del cuore diventa un tonfo, un rumore cupo che detesto. E nel silenzio della notte... tutto è tutto e niente è niente. Ogni cosa si amplifica, il troppo diventa eccessivo e il niente diventa il vuoto.
In un racconto che dura una notte, negli stralci di un diario e un’intervista radiofonica non programmata, la protagonista si racconta, denunciando una mala sanità e le sofferenze fisiche e psicologiche che ha dovuto subire negli anni.



lunedì 8 agosto 2016

The Sweetness

The Sweetness Sande Boritz Berger
My rating: 3 of 5 stars

Pubblicato 23 settembre 2014 da She Writes Press

Due storie intrecciate, quella di Mira e quella della cugina Rosha, la prima che cresce in America, la seconda rimasta, con la sua famiglia nell'Europa inghiottita dal nazismo.
L'idea è decisamente buona, ma il romanzo lascia lo stesso un po' troppo a desiderare, sbilanciato com'è verso la parte "americana".
E' chiaro che è molto più facile descrivere la vita agiata di Mira, nonostante il padre sia abbastanza dispotico e la famiglia allargata piuttosto invadente, piuttosto che quella di Rosha, che si salva solo perché una vicina cristiana accetta di prenderla in custodia e nasconderla mentre i suoi genitori vengono portati alla morte, ma lo stesso l'autrice si sarebbe dovuta impegnare in un maggior approfondimento di questa parte.


Two intertwined stories, the one of Mira and the one of her cousin Rosha, the first growing up in America, the second remained with her family in the Eastern Europe swallowed up by the Nazis.
The idea is very good, but the novel leaves anyway a bit too much tobe desired as it is biased towards the "American" side.
It is clear that it is much easier to describe the comfortable life of Mira, despite her pretty despotic father and her rather intrusive extended family, rather than that of Rosha, who is only saved because a Christian neighbour agrees to take her into custody and hide her while her parents are brought to death, but anyway the same should have engaged herself in a deeper analysis of this part.

mercoledì 3 agosto 2016

Il sindacato dei poliziotti yiddish

Il sindacato dei poliziotti yiddish Michael Chabon
My rating: 4 of 5 stars

Titolo originale The Yiddish Policemen's Union - 2007
Pubblicato in Italia 27 settembre 2007 da Rizzoli

Lo stato di Israele non esiste, nel 1948 i palestinesi sono diventati i soli padroni di Gerusalemme e la diaspora degli ebrei continua. Gli Stati Uniti hanno offerto un pezzetto di Alaska, ovviamente sottraendola ai nativi americani, come patria provvisoria. Gli anni sono passati e in quella patria provvisoria gli ebrei yddish hanno prosperato, facendo la cosa che gli riesce meglio: dividersi in sette. La più potente di queste sette è quella dei Verbover, a tutti gli effetti una banda di criminali dediti ai traffici più sordidi, ma rispettando il sabato... e il giorno della restituzione si avvicina, il giorno in cui gli ebrei dovranno riprendere la strada della diaspora. Ma lo strano omicidio di un possibile Messia, due poliziotti yddish, uno dei quali però è un grosso nativo americano, una ex moglie che è anche un ispettore di polizia, e diversi avvenimenti molto concitati, tra i quali l'esplosione della grande Moschea di Gerusalemme, renderanno questo periodo di transizione molto movimentato. Alla fine, l'unico risultato certo sarà che gli ex non resteranno ex molto a lungo.
Pur con il suo tono umoristico, un romanzo profondo e molto interessante, una discreta analisi del mondo attuale.


giovedì 28 luglio 2016

Even Dogs in the Wild

Even Dogs in the WildIan Rankin
My rating: 5 of 5 stars

Pubblicato 5 novembre 2015 da Orion
Pubblicato in Italia col titolo Come cani selvaggi - 9 giugno 2016 da Longanesi

Uno sciagurato giorno Ian Rankin decise di mandare in pensione il suo ispettore Rebus, e di dare spazio a un nuovo detective. Dopo aver letto il primo libro della nuova serie, decisi che non ne valeva la pena e non ne lessi altri. Una delle cinque stelline che ho assegnato è quindi in segno di plauso per la decisione di Rankin di tornare suoi suoi passi e dare di nuovo a noi lettori la gioia di aver a che fare col suo scorbutico Rebus.
Due storie si intrecciano in questo romanzo, entrambe provenienti dal passato. Una è la "solita "storia: i criminali con i quali Rebus ha sempre avuto a che fare sono invecchiati con lui, ma non per questo sono diventati cittadini modello, e in qualche modo continuano a farsi la guerra, forse anche sotto forma di agguati da parte di un cecchino. Ma molte cose non tornano: che cosa accomuna un vecchio criminale con un avvocato all'apparenza al di sopra di ogni sospetto e con un assistente in un rifugio per minori diventato milionario con una vincita alla lotteria? E perché qualcuno ha ucciso il figlio di un boss con le stesse modalità usate dal cecchino? Qualcosa d'altro è in movimento, qualcosa che viene da un passato ancora più orribile della vecchia criminalità di Edimburgo e, mentre i suoi giovani colleghi dipaneranno la matassa criminale, solo l'acume e la testardaggine di Rebus potranno venire a capo dell'altra storia, quella sordida.
Un Rankin in grande spolvero, niente da dire, e la canzone che dà il titolo al romanzo è davvero inquietante.

A unfortunate day Ian Rankin decided to send his Inspector Rebus in retirement, and make room for a new detective. After reading the first book of the new series, I decided that it was not worth it and I do not read others. One of the five stars that I gave is therefore a sign of praise for the decision to Rankin to return on his steps and give back to us readers the joy of having to do with his grumpy Rebus.
Two stories intertwine in this novel, both from the past. One is the 'same' story: the criminals with whom Rebus has always had to do have grown old with him, but none have become model citizens, and somehow continue to make war, perhaps even in the form of ambushes by a sniper. But many things do not add up: what unites an old criminal with a lawyer seemingly above reproach and with an assistant in a shelter for minors became a millionaire with a lottery win? And why someone killed the son of a boss in the mood used by the sniper? Something else is moving, something that comes from an even more horrible past of the old crime of Edinburgh and, while his younger colleagues unravel criminal skein, only the acumen and the stubbornness of Rebus can get on top of the other story, the sordid one.
A Rankin at his best, nothing to say, and the song that gives title to the novel is really disturbing.


venerdì 22 luglio 2016

Il mondo di Grimm

Il mondo di Grimm Vernor Vinge
My rating: 3 of 5 stars

Titolo originale Grimm's word - 1976
Pubblicato in Italia 13 settembre 1987 da Mondadori

Su un mondo alieno strano e affascinante si incontrano Svir, studente di astronomia, e Tatja, che si occupa della collana scientifica della più potente casa editrice del pianeta. Svir è un po' ingenuo e Tatja è bellissima, oltre che dotata di un'intelligenza superiore alla media, così non le riesce difficile usare Svir per portare avanti i suoi piani, il cui fine è nientemeno che la disperata ricerca di un uomo alla sua altezza. Quando però Tatja lo troverà, scoprirà che i suoi fini potrebbero non essere esattamente ciò che lei desidera.
Vinge ha messo decisamente troppa carne al fuoco, così facendo si è perso per strada moltissimi spunti. In realtà il romanzo smette di essere davvero interessante quando è chiaro che la meravigliose costruzione letteraria che è l'isola galleggiante-casa editrice non sarà l'ambientazione definitiva della storia. Tutto il resto è piuttosto tirato per i capelli.
Traduzione con parecchi svarioni in perfetto stile Urania.

giovedì 21 luglio 2016

Twillyweed

TwillyweedMary Anne Kelly
My rating: 3 of 5 stars

Pubblicato 15 settembre 2015 da Open Road Integrated Media

E tutti vissero felici e contenti. Twillyweed, dal nome della dimora avita di una famiglia americana di origini irlandesi, è uno di quei giallettini carini nel quali la solita signora di mezza età ma ancora piacente si ritrova a risolvere il mistero dopo aver interpretato tutto al contrario. Quindi la ricchissima famiglia che ha assunto sua nipote è in realtà una banda di poveracci che vivono praticamente della carità e del senso di colpa di chi, in un incidente, ha reso invalido il fratello maggiore; quello che lei pensa essere un riparatore di barche è un ricchissimo ereditiero; l'affascinante mangiauomini è una lesbica, ma, soprattutto, chi è assente non è necessariamente andato via.
Solo il piccolo di casa, un bambino di quattro anni con un occhio malandato, vede le cose con chiarezza, e solo quando lui deciderà di agire, costringendo gli altri a seguirlo per salvarlo, le cose andranno finalmente a posto.
Il romanzo è scritto piuttosto bene e i personaggi sono interessanti. Troppi cliché e troppe divagazioni per i miei gusti.


And they lived happily ever after. Twillyweed, named after the ancestral home of an American family of Irish descent, is one of those cute mistery in which the usual middle-aged but still attractive woman founds herself to solve the mystery after understanding everything just the opposite. So the rich family who hired her niece is actually a band of poor devils, living prety much of the charity and the guilt of those who, in an accident, disabled the older brother; what she thought to be a repairer of boats is a rich heiress; the fascinating man-eater is a lesbian, but, above all, who is absent is not necessarily gone away.
Only the yunger of tje house, a four year old child with a battered eye, sees things clearly, and only when he decides to take action, forcing the others to follow him to save him, things will be finally in place.
The novel is quite well written and the characters are interesting. Too many clichés and too many digressions for my taste.

domenica 17 luglio 2016

Le ombre di Montelupo

Le ombre di MontelupoValerio Varesi
My rating: 4 of 5 stars

Pubblicato 30 giugno 2015 da Frassinelli

Stanco e un po' in crisi, il commissario Soneri va in vacanza nel suo paese natio, sui monti che confinano con la Liguria, terra storica di briganti e partigiani, convinto di andare a funghi e ricaricare le pile. Si troverà invece in un autentico ginepraio, con i paesani incazzati come api scacciate dal nido, a causa del fallimento del locale salumificio e della perdita di lavoro e risparmi. A ciò si aggiunge la guerra all'ultimo sangue tra Palmiro, il fondatore del salumificio, e il Macchiaiolo, due vecchi, testardi montanari, rimasti amici nonostante il diverso fronte scelto durante il fascismo, ma ora acerrimi nemici perché dove non poterono fascismo e comunismo, arriva il capitalismo. Per aumentare l'entropia, il commissario scopre in una forra il cadavere di Paride, figlio di Palmiro, del quale la moglie va dicendo in giro che si trova all'estero a cercare soldi per tacitare i creditori.
Nonostante sia in vacanza, per via della sua conoscenza del paese e delle sue dinamiche Soneri si troverà invischiato nell'indagine e ne verrà a capo, ma con tanto e tale disgusto che deciderà di non rimettere mai più piede nei luoghi della sua infanzia.
Come sempre un ottimo noir, intelligente, penetrante e ben scritto, con personaggi che rimangono scolpiti nella mente e tra i quali spicca, gigantesca non solo nelle proporzioni fisiche, la figura tragica del Macchiaiolo.


giovedì 14 luglio 2016

Das Buch von Blanche und Marie

Das Buch von Blanche und Marie Per Olov Enquist
My rating: 2 of 5 stars

Titolo originale Boken om Blanche och Marie - 2004
Edizione tedesca 2005 da Hanser
Edizione italiana Il libro di Blanche e Marie - Iperborea 2006

Dopo i fasti de Il medico di corte, Enquist ha prodotto cose buone, ma non eccezionali. Questo romanzo è secondo me persino al di sotto della media. La fittizia convivenza tra Marie Curie e la musa di Charcot, Blanche Wittman, che dovrebbe servire per creare un parallelo tra i laboratori nei quali si è scoperto il radio e quell'orrore infame che fu la Salpêtrière, dove si ammassavano 6000 donne rese malate dal desiderio di fama di uomini che manco credevano avessero un'anima e che del loro malessere facevano spettacolo, spettacolo che chiamavano ricerca scientifica.
Il linguaggio è pesante, il tentativo di dare credibilità a una forzatura narrativa ben visibile, le due donne esaminate con la stessa guardoneria di Charcot e degli altri medici della Salpêtrière.
Del tutto sconsigliabile.

Nach dem Glanz von Der Besuch des Leibarztes hat Enquist gute Dinge produziert, aber nicht außergewöhnlich. Dieser Roman ist meiner Meinung nach sogar unter dem Durchschnitt. Die fiktive Koexistenz zwischen Marie Curie und Charcot Muse, Blanche Wittman, die dazu dienen sollte, eine Parallele zwischen den Forschinglabor, in dem Radium entdeckt wurde, und dem berüchtigten Grauen, dass die Salpêtrière war, wo 6000 Frauen wurden aufgestapelt, krank gemacht durch Wunsch nach Ruhm von Männern die glaubten, dass sie hatten nicht einmal eine Seele und und die durchgeführt ihr Unwohlsein, eine Show, die sie wissenschaftliche Forschung genannt. Die Sprache ist schwer, der Versuch, Glaubwürdigkeit zu einer klaren narrativen Krampf zu geben, die beiden Frauen mit dem gleichen Voyeur Auge von Charcot und andere Ärzte der Salpêtrière untersucht. Nicht ratsam.


mercoledì 13 luglio 2016

Pierced by the Sun

Pierced by the Sun Laura Esquivel
My rating: 4 of 5 stars

Prima edizione gennaio 2014
Edizione americana 1 luglio 2016 da Amazon Crossing
Pubblicato in italia col titolo A Lupita piaceva stirare - 11 giugno 2015 da Garzanti

Guadalupe, detta Lupita è una poliziotta di città del Messico. Un giorno, mentre dirige il traffico fuori da un evento politico assiste allo strano omicidio del delegado per il quale sta lavorando. Questo omicidio scatena una catena di eventi che portano alla luce i pro e i contro di Lupita, che è sì una poliziotta, ma anche un'alcolizzata, che è stata in prigione per aver ucciso involontariamente il figlio mentre era ubriaca, e ha una bassissima stima di se stessa. Ma nell'onestà del delegado aveva creduto, così inizia una serie di indagini poco ortodosse, nelle quali deve impiegare i sui numerosi talenti, che uno alla volta torna a scoprire, come scoprirà l'amore e una nuova consapevolezza che le deriva direttamente dall'aver ripreso contatto con la conoscenza ancestrale del suo popolo. Purtroppo scoprirà anche che il delegado non era così onesto come lei aveva creduto e che in fin dei conti sta meglio morto che vivo, ma se ne farà una ragione.
Romanzo interessante, divertente, nel corso del quale ci si ritrova spesso a fare il tifo per la protagonista, ben scritto e molto ben tradotto.


Guadalupe, called Lupita is a policewoman in Mexico city. One day, while directing traffic outside a political event, she witnesses the strange murder of the delegado for which is working. This murder sets off a chain of events reveal the pros and cons of Lupita, who is a policewoman, but also an alcoholic, who has been in prison for accidentally killing her son while she was drunk, and has a very low estimate of herself. But she believed to the honesty of the delegado, so begins a series of unorthodox investigation, where she shall employ her many talents, that one at a time she will explore, discovering how to love and a new awareness that comes directly from the contact with the ancestral knowledge of her people she has resumed. Unfortunately she also discovers that the delegado was not as honest as she had thought, and that in the end he is better dead than alive, but she will accept the inevitable.
Interesting and fun, fun, reading which you often find yourself supporting for the protagonist, well written and very well translated..

domenica 10 luglio 2016

La strada delle ombre

La strada delle ombre Mikel Santiago
My rating: 2 of 5 stars

Pubblicato in Italia 16 giugno 2016 da Casa Editrice Nord

Sarà che non è il mio genere, ma questo thriller psicologico mi è sembrato solo un terribile pasticcio a base di droghe, teorie del complotto, sette segrete e quant'altro, senza contare che l'idea dello scrittore alcolizzato e tossico, e quindi non credibile, che scopre tutta la verità è fin troppo sfruttata. Come se non bastasse, quello che l'autore riesce a fargli fare dopo che si è rotto un po' di costole è del tutto incredibile
Diverse pistole fumanti lasciate in giro e traduzione al di sotto del minimo sindacale.


sabato 9 luglio 2016

The Last Woman Standing

The Last Woman StandingThelma Adams
My rating: 4 of 5 stars

Pubblicato 1 luglio 2016 da Lake Union Publishing

Josephine Sarah Marcus è una bellissima ragazza, una ragazza intelligente, vivace e curiosa, che mal che vive le limitazioni poste da una madre amara e acida, che si è chiusa nel suo ebraismo ortodosso nel tentativo di sfuggire agli orrori che hanno accompagnato la sua fuga dal vecchio mondo, quando a uccidere gli ebrei non erano i nazisti ma i continui pogrom nella cattolicissima Polonia. Ma Josephine è molto ingenua: se ne va da casa per inseguire un'ambigua promessa di matrimonio fattale da un uomo affascinante che l'ha tolta dai guai nel corso di una precedente fuga. Lontana da casa, Josephine scoprirà in fretta che non sono tutti diamanti quelli che gli uomini possono mettere al dito di una ragazzina come lei, e che il meraviglioso mazzo di rose gialle con il quale il fidanzato l'ha accolta viene dritto dritto dalla stanza di una prostituta. Josephine va incontro a una serie di delusioni che però, invece di piegarla, raddrizzano la sua spina dorsale al punto che, quando incontrerà il vero amore, non esiterà a tornare sotto l'amaro tetto di sua madre per attenderlo.
Romanzo ben scritto, con una protagonista molto interessante e fuori dagli schemi, ambientato in un West americano selvaggio, feroce e pieno di possibilità.

Josephine Sarah Marcus is a beautiful, smart girl, lively and curious, that don't stand living with the limitations posed by a bitter and sour mother, which clams up in her Orthodox Judaism in an attempt to escape the horrors that accompanied her escape from the old world, when to kill the Jews were not the Nazis but the constant pogroms in the very catholic Poland. But Josephine is very naive: she leaves home to chase an ambiguous marriage promise made to her by a charming man who has taken her out of trouble during a previous flight. Far from home, Josephine will discover quickly that the ones that men put around the finger of a girl like her are not always diamonds, and that the beautiful bouquet of yellow roses with which the boyfriend has received her comes straight from the room of a prostitute. Josephine undergoes a series of disappointments but instead of bending, she straitens her spine to the point that, when she meet true love, she will not hesitate to come back under the bitter roof of her mother waiting for him.
Well-written novel with a character very interesting and unconventional, set in a rugged American West, fierce and full of possibilities.

mercoledì 6 luglio 2016

Prima di morire addio

Prima di morire addioFred Vargas
My rating: 3 of 5 stars

Titolo originale Ceux qui vont mourir te saluent - 1994
Pubblicato in Italia 30 marzo 2010 da Einaudi

Qui non c'è il commissario Adamsberg, lo stralunato poliziotto che ha resa famosa la Vargas.
Qui ci sono una donna bellissima e piena di misteri, dei quali in realtà si cura poco, tre imperatori romani, un Michelangelo rubato, un questurino nostrano coi suoi pregi e i suoi difetti, un agente speciale che perde la sua capacità di giudizio di fronte a un amore mai morto e un vescovo talmente bello da sembrare peso di peso da Uccelli di rovo.
Chi è il colpevole di due efferati delitti? A quale assassino porta la traccia del Michelangelo rubato?
Libro divertente e ben scritto, anche se a volte un po' forzato, con personaggi troppo sopra le righe, anche per la creatrice di Adamsberg.




Prima lettura gennaio 2010


lunedì 4 luglio 2016

Gelignite

GeligniteWilliam Marshall
My rating: 5 of 5 stars

Prima edizione 1975
Pubblicato 11 agosto 2016 da Farrago

Un'altra storia di Yellowthread Street, nell'immaginario quartiere Hong Bay a Hong Kong. Questa volta i poliziotti e i detective della locale stazione di polizia sono alle prese con delle lettere bomba inviati ad alcuni commercianti del quartiere. Nonostante il bombarolo avvisi ogni volta la polizia delle sue intenzioni, il detective capo Feiffer ha le mani legate, perché i suoi superiori ritengono che si tratti di attentati terroristici, dei quali la popolazione non deve essere messa al corrente.
Ma Feiffer è convinto del contrario e proseguirà testardamente le sue indagini, fino a individuare il colpevole e il sordido movente.
In tutto questo il vice di Feiffer, l'anglocinese O'Yee, si fa venire una crisi d'identità alla ricerca delle sue vere radici, e antepone alle indagini la ricerca di un tucano impagliato, che finisce per saltare fuori nel posto meno probabile
Forse il meno umoristico della serie, è forse il più interessante dal punto di vista della parte "gialla" della trama. I personaggi, che nei primi due volumi erano piuttosto tratteggiati, sono in quest'ultimo libro molto più dettagliati e godibili.


Another Yellowthread Street story, imaginary Hong Bay district in Hong Kong. This time the policemen and the detective of the local police station struggles with letter bombs sent to some of the neighborhood merchants. Despite the bomber alerts every time the police of his intentions, the chief detective Feiffer's hands are tied, because his superiors believe that this is a terrorist attack, of which the population must mot be made aware.
But Feiffer is convinced of the contrary, and stubbornly continue his investigation, until he finds the culprit and the sordid motivation.
In all this Feiffer's deputy, the anglocinese O'Yee, busts an identity crisis in search of his true roots, and place the searching for a stuffed toucan before the investigation, toucan which ends up jumping out in the perhaps less the least likely place.
Perhaps the less humorous of the series, it is maybe the most interesting from the point of view of the crimi part of the plot. The characters, which in the first two volumes were rather dashed, are in this book much more detailed and enjoyable.

sabato 2 luglio 2016

Cristo marziano

Cristo marzianoPhilip José Farmer
My rating: 4 of 5 stars

Titolo originale Jesus on Mars - 1979
Pubblicato in Italia 1991 da Mondadori

La prima astronave terrestre atterra su Marte, in seguito a una spedizione organizzata perché, dopo molte osservazioni, una strana caratteristica del suolo marziano si è rivelata essere un'astronave sepolta. Due membri della spedizione, il capitano Orme e il suo vice, scendono a terra, altri due, tra cui l'unica donna, restano in orbita. L'inizio è quello di un romanzo di fantascienza classica, compreso il fatto che i due terrestri vengono prontamente catturati dai marziani. Se non che il 50% di questi marziani è umano e parla lingue terrestri dichiarate morte dal qualche secolo: greco antico e aramaico. L'altro 50% è costituito da alieni umanoidi. Ma la cosa più sconvolgente è che la religione dei marziani è l'ebraismo ortodosso, con l'unica variante che credono che il Messia sia venuto. Lo credono perché il Messia, che dichiara di essere sì figlio di Dio, ma solo adottivo, vive in mezzo a loro, in un globo sfolgorante che funge da sole in una delle loro caverne sotterranee, e di tanto in tanto scende tra i suoi seguaci, a dirimere questioni di normale e straordinaria amministrazione.
La rivelazione è talmente forte che i tre uomini terrestri decideranno di convertirsi, nonostante Orme sia battista, il suo vice ebreo e il terzo musulmano. La donna invece, atea, non regge allo stress e decide di suicidarsi, solo che su Marte non si muore...
Orme però, nonostante si sia convertito, è pieno di dubbi: quel Gesù che gli ha parlato, e che pare anche trovarlo molto simpatico, è il vero Gesù oppure l'Anticristo? Anche e soprattutto perché, nel frattempo, i marziani hanno deciso che è venuto il momento di far convertire la Terra.
Insolito romanzo si fantascienza teologica, che torna d'attualità in questo momento in cui pare che la gente sia dedita ai credi più strani e stravaganti, e in cui in nome di una religione o dell'altra si torna a morire.
E come sempre, Farmer si rivela un grande sociologo.


mercoledì 29 giugno 2016

The Hatchet Man

The Hatchet Man William Marshall
My rating: 4 of 5 stars

Prima edizione 1976
Pubblicato 14 luglio 2016 da Prelude Books

Secondo volume della serie "Yellowthread Street", vede i poliziotti della più malfamata stazione di polizia di Hong Kong alle prese con un misterioso assassino, che uccide in modo del tutto casuale, nel buio di una sala cinematografica. Non ci sono testimoni, non ci sono indizi, finché, quasi per caso, il cerchio comincia a stringersi ed emerge il ritratto di un uomo che passa talmente inosservato da sfuggire persino a se stesso, così inosservato da essere lui stesso una vittima.
Il romanzo inizia in modo un po' confuso, un po' sottotono, poi ingrana e torna ai consueti livello di pirotecnica assurdità linguistica.


Second volume of the 'Yellowthread Street' serie, it sees the policemen of the most infamous police station in Hong Kong dealing with a mysterious murderer who kills completely random, in the darkness of a movie theater. There are no witnesses, no clues, until, almost by accident, the circle begins to narrow and comes to light the portrait of a man who goes so unnoticed that slips away even to himself, so unnoticed to be himself a victim.
The beginning of the novel is somewhat a little confused, a little off, then engages and returns to the usual level of pyrotechnic linguistic absurdity.

lunedì 27 giugno 2016

I giorni dell'arcobaleno

I giorni dell'arcobaleno Antonio Skármeta
My rating: 4 of 5 stars

Titolo originale Los días del arcoiris - 2011
Pubblicato in Italia 7 maggio 2013 da Einaudi

In questi giorni un po' così del dopo referendum Brexit, oggi che le destre avanzano ovunque, spesso mentendo e distorcendo la realtà, e tutta l'informazione ci spinge a usare la pancia invece che il cervello, mi è capitato in mano questo bel romanzo di Antonio Skarmeta: la storia di un altro referendum andato al contrario di ciò che era nelle intenzioni di chi l'aveva promosso, in questo caso il famigerato dittatore Augusto Pinochet. La storia quindi di come, con soli 15 minuti a disposizione per portare avanti la campagna del no, senza mezzi, con gli amici e i parenti più prossimi che spariscono - e a volte vengono ritrovati cadaveri -, continuamente spiati e minacciati del regime, un pugno di uomini abbia trovato la forza di dispiegare le ali della fantasia, abbia ricordato l'allegria perduta, e abbia liberato il Cile dal grigio della dittatura per ridargli i colori dell'arcobaleno: in un paese libero ciascuno può pensarla a modo suo, ma avere allo stesso tempo in mente una causa comune.


domenica 26 giugno 2016

Yellowthread Street

Yellowthread Street William Marshall
My rating: 4 of 5 stars

Prima edizione 1975
Pubblicato 30 giugno 2016 da Farrago

Una notte qualunque a Yellowthread Street, nell'immaginario quartiere di Hong Bay, Hong Kong, tra poliziotti cinesi e di origine europea, venditori di cibo da strada assassini e privi di licenza (e vien da pensare che il secondo reato sia più grave del primo), signori della mafia cinese che rispettano pedissequamente i limiti di velocità, turisti che si ubriacano e finiscono in galera assieme a marinai americani dediti alla rapina a mano armata e un Mongolo, una montagna d'uomo il cui cervello, per quanto poco, è interamente devoto al crimine, e che verrà fermato solo per sbaglio.
Un libro divertentissimo, pieno di funambolici giochi di parole, purtroppo difficilmente traducibili in italiano, un autentico spasso.


An ordinary night in Yellowthread Street, in the imaginary Hong Bay district, Hong Kong, between policemen of Chinese and European origin, killers and unlicensed street food vendors (and come to think that the second offense is more serious than the first ), the Chinese mafia lords who respect verbatim the speed limits, tourists who get drunk and end up in jail along with American sailors dedicated to armed robbery and a Mongolian, a mountain of a man whose brain, however little, is entirely devoted to crime, and that will only be stopped by mistake.
A fun book, full of acrobatic wordplay, unfortunately difficult to translate into Italian, a real hoot.

sabato 25 giugno 2016

La quinta stagione è l'inferno

La quinta stagione è l'inferno Salvatore Niffoi
My rating: 4 of 5 stars

Pubblicato 26 febbraio 2014 da Feltrinelli

Un giorno un uomo morente viene scaricato davanti alla casa di Veronica e di suo figlio Remundo. Indossa scarpe di marca e calze di seta. L'uomo manca da quella casa da vent'anni, dal giorno stesso in cui gli nacque quel figlio al quale affida, in un lungo delirante monologo, la confessione della sua vita disgraziata e la chiave per un futuro diverso. Perché, pur essendo stato lontano per vent'anni, Bantine non ha abbandonato volontariamente la moglie e il figlio, e da lontano ha sempre protetto i suoi grandi amori. E continuerà a farlo anche da morto, da sotto il melograno, lontano dagli occhi rapaci dei suoi nemici.
Un racconto disperato, terribile eppure pieno di umanità, una delle bellissime storie della Sardegna di Niffoi.


venerdì 24 giugno 2016

Last Winter We Parted

Last Winter We Parted Fuminori Nakamura
My rating: 3 of 5 stars

Titolo originale Kyonen no Fuyu, Kimi to Wakare - 2013
Edizione americana 1 ottobre 2014 da Soho Press

Un giovane giornalista viene incaricato di scrivere un libro su un uomo che ha commesso due efferati omicidi, bruciando vive due donne. Va in carcere a trovarlo, ed esce dal colloquio molto disturbato. Qualcosa in quell'uomo e nella sua storia lo inquieta molto, così come lo inquieta la sua maniacale passione per la fotografia. Seguendo gli indizi che gli dà il fotografo, il giornalista ne incontra la sorella, anche lei con una personalità disturbata, e il misterioso fabbricante di bambole, che gli consegna le fotografie delle donne in fiamme, che tutti ritengono inesistenti. Ma c'è un improvviso cambio di punto di vista, e la storia viene raccontata in un altro modo, da qualcun altro, ancora più disturbato del fotografo, qualcuno che ha pianificato una orrenda vendetta.
Un libro tipicamente giapponese, troppo giapponese per i miei gusti, con personaggi troppo lontani dalla mia sensibilità europea, anche se è stata a suo tempo nutrita da molto Mishima.


A young journalist is commissioned to write a book about a man who has committed two heinous killings, burning alive two women. He gos to prison to visit the man, and leaves the interview very disturbed. Something in the man and in his history grows him very disturbed, as grows him disturbed the man's maniacal passion for photography. Following the clues that gives him the photographer, the journalist met his sister, also with a disturbed personality, and the mysterious dolls maker, who gives him the photographs of women on fire, everyone assumes nonexistent. But there is a sudden change of perspective, and the story is told in another way, by someone else, even more disturbed than the photographer, someone who has planned a hideous revenge.
A typically Japanese book, too much Japanese for my taste, with characters too far away from my European sensibility, even if it was nourished for a long time with a lot of Mishima.

giovedì 23 giugno 2016

Duecentosei ossa

Duecentosei ossaKathy Reichs
My rating: 4 of 5 stars

Titolo originale 206 bones
Pubblicato in Italia 2009  da Rizzoli

Temperance Brennan è garanzia di una lettura d'evasione di qualità più che buona. Lei e i personaggi di contorno sono sempre gli stessi: il bellissimo ispettore Ryan dagli occhi color fiordaliso e dal discutibile umorismo, il gatto Birdie e il personale della patologia legale, questa volta arricchito da un paio di nuovi e poco gradevoli elementi, che ovviamente cercheranno di farsi strada a spese della nostra Tempe, che, come al solito, osso su osso, ne uscirà con i cattivi sconfitti e la reputazione intatta.
Come sempre ben scritto, come sempre ben documentato, come già detto, un ottimo libro da relax.

Prima lettura 1 gennaio 2010


martedì 21 giugno 2016

Modern Rituals

Modern Rituals J.S. Leonard
My rating: 3 of 5 stars

Pubblicato 16 febbraio 2015 da boy meets universe

Dal tronco che raccoglie i miti antichi e li ripropone nel mondo moderno, fuoriesce un nuovo ramo, per la delizia di grandi e piccini. Antichi dei sanguinari sono tenuti prigionieri, e vengono periodicamente nutriti col sangue di uomini, catturati in momenti topici della loro esistenza (devono stare prendendo o salvando una vita) e lasciati in un ambiente artificiale, a fronteggiare fantasmi archetipici e le loro paure, fino a morirne. Ma un rituale non va come dovrebbe, anche e soprattutto perché questa volta il gruppo di persone catturate per il rituale non è quello che sembra.
L'inizio è un po' confuso, e l'argomento del romanzo non è tra i miei preferiti, ma dalla metà in avanti, quando si comincia a capire che l'umanità ha prodotto di peggio di qualche spettro arrabbiato, la lettura diventa davvero divertente.


From the trunk that collects ancient myths and plays them in the modern world, comes out a new branch, to the delight of young and old. Ancients and bloodthirsty Gods are being held, and are regularly fed with the blood of human being, caught in important moments of their existence (they must be taking or saving a life) and left in an artificial environment, to face archetypal ghosts and their fears, until die. But a ritual does not go as it should, not least because this time the group of captured people for the ritual is not what it seems.
The beginning is a bit 'confused, and the subject of the novel is not among my favorites, but from the middle forward, wen you begin to understand that humanity has produced worse than a few angry spectrum, the reading becomes really fun.



venerdì 17 giugno 2016

Semina il vento

Semina il vento Alessandro Perissinotto
My rating: 4 of 5 stars

Per evitare il terrorismo islamico, basta chiudere le frontiere, impedire ai migranti di entrare nelle nostre terre, mantenerci puri e duri nella nostra tradizione, nel nostro possesso del territorio. O no?
Forse in questo ragionamento c'è qualcosa che non va, visto che sempre più spesso i terroristi sono immigrati di seconda o terza generazione, istruiti, provenienti da famiglie laiche. Qualche tempo fa, dopo la terribile strage di Parigi, la madre di uno degli attentatori ha raccontato in televisione si essere stata felice quando suo figlio ha smesso di bere e di fumare erba, ma che adesso, col senno di poi, se avesse saputo che cosa c'era alla base di questo suo ravvedimento, il vino e l'erba sarebbe andati a comprarglieli di persona. Perché questi giovani in estremisti li abbiamo trasformati noi, con le nostre grida di padroni a casa nostra, molto spesso provenienti da chi fino a poco tempo fa le stesse grida le subiva dall'altra parte della barricata, e che così facendo si è costruito una società immaginaria, costringendo gli altri a fare lo stesso. Io sono io e voi non siete un cazzo, sembrano dire gli amministratori beceri che negano alla bella francese, la cui unica colpa è di avere genitori iraniani, di integrarsi nella loro società solo a causa della sua apparente diversità, che le dicono che è una puttana perché ha sposato un italiano, e via dicendo. E così facendo la spingono a conoscere meglio quell'universo di cui mai aveva avuto sentore, e a fare questa conoscenza dalla parte sbagliata, quella del noi contro di voi perché voi contro di noi.
La voce narrante è il marito della donna, accusato di essere suo complice nell'atto di terrorismo in cui lei si è uccisa, in un atto di vendetta nei confronti della sua innocenza, nel senso di accettazione del prossimo, perduta. E pur non essendo complice, l'uomo tuttavia non è estraneo ai fatti, perché ha lasciato cadere nel baratro del radicalismo un'anima pura. In questo senso il romanzo si accosta a L'attentatrice, di Yasmina Khadra, che non a caso viene citato.
Da leggere.


mercoledì 15 giugno 2016

Time Heals No Wounds

Time Heals No Wounds Hendrik Falkenberg
My rating: 3 of 5 stars

Titolo originale Die Zeit heilt keine Wunden - 21 aprile 2015 da Amazon Publishing
Edizione americana 1 giugno 2016 da Amazon Crossing


Hannes, un giovane poliziotto, un po' broccolo per la verità, e che fino a quel momento è stato un poliziotto per scusa visto che faceva parte del reparto atleti, viene avvicinato al lavoro "vero" visto che la sua carriera come sportivo è prossima alla fine, e viene affiancato a un vecchio poliziotto furbo come una volpe. Naturalmente comincia a succedere di tutto: una donna viene trovata annegata - il suo primo cadavere, sul quale vomita - e quasi subito si capisce che non si tratta di incidente o suicidio, ma omicidio, durante le indagini Hannes viene in contatto con una industria farmaceutica dal passato poco pulito, con attivisti anti-Nazi, la scomparsa di una ragazza che apparentemente non ha nulla a che vedere con tutti gli altri e con un vecchio pittore muto e un po' fuori di testa che un mercante d'arte un po' truffatore ha trasformato in un fenomeno mondiale. E così via indagando in giovane Hannes si dimostrerà non così broccolo, e scoprirà un gigantesco bluff, figlio della colpa e della vendetta.
Libro divertente, abbastanza ben scritto, anche se alcuni eventi sono un po' tirati per i capelli.


Hannes, a young policeman, a bit dumb to tell the truth, and who until that time was a police officer by chance since he was part of the athletes' department, is approached to the 'real' job as his career as a sportsman is close to the end, and is joined to a old policeman crafty like a fox. Of course everything begins to happen: a woman is found drowned - his first corpse, on which he vomits - and almost immediately one understand that this is not an accident or suicide, but murder; during the investigation Hannes comes into contact with a pharmaceutical industry with a unclean past, with anti-Nazi activists, with the disappearance of a girl who seemingly has nothing to do with everyone else and with an old painter dumb and a little out of his head that a a little con art dealer has turned into a worldwide phenomenon. And so on investigating young Hannes he will prove to be not so dumb, and discovers a gigantic bluff, son of guilt and revenge.
Funny book, well written enough, although some events are a bit stretched.

venerdì 10 giugno 2016

Il libro delle illusioni

Il libro delle illusioni Il libro delle illusioni by Paul Auster
My rating: 4 of 5 stars

Titolo originale The Book of Illusions - 2002
Pubblicato in Italia 2006 da Einaudi

Sceso in fondo all'abisso della depressione a causa della morte della moglie e dei suoi due figli in un incidente aereo, il protagonista cerca un appiglio per tornare a vivere nello studio di sconosciuti capolavori del cinema muto aventi come protagonista un misterioso e affascinante comico, scomparso improvvisamente e senza lasciare tracce. Questa ossessione si trasforma in un libro e questo libro apre la porta a una serie di eventi imprevedibili che, come una valanga, travolgono tutto ciò che incontrano in una furia di fuoco e morte, ma, incredibilmente, lo lasciano risanato, capace di vivere, anche se, forse, non felice. Questo libro è un viaggio senza ritorno dentro la follia, una ricerca della verità che porta solo confusione, un amore troppo intenso e troppo breve, e una speranza, o meglio, una illusione, che tutto ciò che è accaduto non sia accaduto per niente.

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mercoledì 8 giugno 2016

City of Buried Ghosts

City of Buried GhostsChris Lloyd
My rating: 4 of 5 stars

Pubblicato 30 maggio 2013 da Canelo

La Catalogna non è la Spagna, sembrano spesso e volentieri riaffermare i protagonisti di questa intricata storia che affonda le sue radici nel passato. E' vero, ognuno conosce la storia, quella con la S maiuscola, che gli hanno raccontato, e molto spesso i ritrovamenti archeologici che invece raccontano qualcosa di diverso vengono taciuti, o addirittura distrutti. Ma non è questa la chiave che porterà alla soluzione del mistero, e non lo è nemmeno l'evidente avidità di alcuni dei protagonisti. A risolvere il mistero sarà una squadra di poliziotti feriti e scalcinati, comandati da una donna che non ha ancora fatto i conti con le perdite del suo passato, e forse proprio per questo capace di capire.
Nonostante sia inglese, la conoscenza che Chris Lloyd della Catalogna e dei suoi problemi col governo centrale spagnolo è profonda, e questo romanzo ha il merito, oltre a quello indubbio di essere un ottimo intrattenimento, di generare curiosità per una realtà poco conosciuta.


Catalonia is not Spain, very often they appear to reaffirm the protagonists of this intricate story that has its roots in the past. It's true, everyone knows the story, the one with a capital S, that they told us, and very often the archaeological findings that instead tell something different are silenced, or even destroyed. But this is not the key that will lead to the solution of the mystery, and neither is the obvious greed of some of the protagonists. To solve the mystery will be a team of injured and shabby police officers, commanded by a woman who has not yet come to terms with the losses of her past, and perhaps because of this is able to understand.
Despite being English, the knowledge that Chris Lloyd has of Catalonia and its problems with the Spanish central government is deep, and this novel has the advantage, in addition to be without doubt a great entertainment, to generate curiosity about a little-known reality.

domenica 5 giugno 2016

Tutta la luce che non vediamo

Tutta la luce che non vediamoAnthony Doerr
My rating: 4 of 5 stars

Titolo originale All the Light We Cannot See - 6 maggio 2014 da Scribner
Pubblicato in Italia 20 ottobre 2014 da Rizzoli


Da una parte una bambina cieca, dall'altra un orfanello dai capelli candidi. Lei ha come dono una incredibile curiosità e una altrettanto incredibile forza di carattere, lui una sorellina che, pur essendo più piccola, vede assai bene oltre le apparenze, e un innato talento nei confronti della tecnologia.
Le loro vicende si snodano sullo sfondo della salita al potere di Hitler e della sua inumana macchina di guerra e sterminio. E, come in qualsiasi libro di avventure ben congegnato, della trama fanno parte il Nautilus e una gemma preziosissima, misteriosa e maledetta.
Anche se non si conoscono, i due bambini, ormai diventati ragazzi, sono uniti da qualcosa che riguarda il passato e che permetterà loro di andare oltre ciò che il destino sembra aver preparato per loro, vale a dire il ruolo di vittima e aggressore.
Fortunatamente l'autore, nonostante ce l'abbia fatta temere, ci ha evitato una conclusione troppo banale.
Ottimo impianto storico e scrittura interessante.


sabato 4 giugno 2016

The Angels Die

The Angels Die The Angels Die by Yasmina Khadra
My rating: 4 of 5 stars

Titolo originale Les anges meurent de nos blessures - 22 agosto 2013 da Julliard
Pubblicato in Italia col titolo Gli angeli muoiono delle nostre ferite - 30 aprile 2014 da Sellerio
Edizione americana 9 agosto 2016 da Gallic Books


Turambo. Non un nome, ma un soprannome. La storpiatura araba del nome francese del villaggio dove è nato, per non dimenticare da dove viene. Perché un bambino arabo, nell'Algeria dominata dai francesi, non ha altro modo per rivendicare le proprie radici. E Turambo, che sta per essere ghigliottinato, ci racconta la sua triste, ma epica storia, da ragazzino di strada a campione di pugilato, ma mai uomo, mai uomo vero, perché un arabo non è un uomo: è un cane, una scimmia, un oggetto. Tutti sono più importanti di lui. Lui riceve sul ring una gragnola di colpi, ma sono altri a godere delle sue vittorie e a disporre di lui, fino al punto in cui persino l'amicizia, l'unica amicizia di Turambo, scompare sepolta dall'egoismo e dagli affari. E così Turambo, che cerca solo di essere uomo tra gli uomini, e che ritiene il pugilato solo un modo per guadagnarsi la vita, dopo che insieme all'amicizia gli è stato tolto l'amore della sua vita, scenderà in quello stesso inferno dove i pregiudizi avrebbero voluto farlo scendere fin dall'inizio della sua vita.
Il libro è bellissimo, e come sempre la scrittura di Yasmina Khadra, nella pregevole traduzione americana di Howard Curtis, è affascinante. Raccontandoci la storia di Turambo ci fa fare un viaggio indimenticabile nell'inferno del razzismo e del colonialismo, ricordandoci allo stesso tempo che coloro che oggi vorremmo stessero a casa loro sono gli stessi che noi abbiamo privato di una casa, e che pretendiamo che non tocchino le nostre donne perché noi abbiamo trattato le loro come prostitute. Solo la fine del libro non è convincente. Il vecchio Turambo, che una sorta di miracolo ha salvato dalla ghigliottina, diventa un introverso moralista che, come molti vecchi sopravvissuti a loro stessi, non ha più niente di davvero convincente da dirci.


Turambo. Not a name, but a nickname. The Arab mispronunciation of the French name of the village where he was born, not to forget where he comes from. Because an Arab child, in Algeria dominated by the French, has no other way to reclaim his roots. And Turambo, about to be guillotined, tells his sad but epic story, from street kid to a boxing champion, but never a human being, never a real human being, because an Arab is not a human being, he is a dog, a monkey, an object. All are more important than him. He gets in the ring a hail of blows, but others enjoy his victories and command him, to the point where even the friendship, the only Turambo's friendship, disappears buried in selfishness and business. And so Turambo, who just tries to be a man among men, and believes boxing is just a way to earn a living, after that together friendship has been taken away the love of his life, will fall in the same hell where prejudices wanted to get him down from the beginning of his life.
The book is beautiful, and as always Yasmina Khadra's writing, in the remarkable American translation by Howard Curtis, is fascinating. Telling the story of Turambo makes us take an unforgettable journey into the hell of racism and colonialism, reminding us at the same time that those who today we would like they were at their own home are the same that we have deprived of home, and that we claim that they do not touch our women because we have handled their as whores. Only the end of the book is not convincing. The old Turambo, that a miracle has saved from the guillotine, becomes an introvert moralist who, like many older who have survived themselves, no longer has anything really compelling to say.


giovedì 2 giugno 2016

Tempo di seconda mano. La vita in Russia dopo il crollo del comunismo

Tempo di seconda mano. La vita in Russia dopo il crollo del comunismo Svetlana Alexievich
My rating: 4 of 5 stars

Prima edizione settembre 2013
Pubblicato in Italia settembre 2014 da Bompiani

E un giorno l'impero crollò. L'enorme Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche, potente e temuta, si è disintegrata in un tempo ridicolo, collassata, come dicono molti degli intervistati in questo libro, sotto il peso del salame e dei reggiseni. Perché l'ideale sovietico che doveva far grande la nazione ne aveva indirizzato tutte le capacità produttive verso i carri armati, dimenticando le esigenze di base della gente. Eppure il collasso di questo impero del male pare aver lasciato un male più grande, lo sgretolamento delle repubbliche ha scatenato faide disastrose e tutti i topi sono usciti dalle fogne. L'autrice ha intervistato con imparzialità ex cittadini sovietici e nuovi russi, eppure si ha come l'impressione che abbia fatto fatica a trovare, tra la gente comune, qualcuno che non fosse, in un modo o nell'altro nostalgico nei confronti dell'ex regime.


mercoledì 25 maggio 2016

Passenger 19

Passenger 19Ward Larsen
My rating: 3 of 5 stars

Pubblicato 5 gennaio 2016 da Oceanview Publishing

Un piccolo jet precipita in Colombia e l'autorità per le indagini sugli incidenti aerei americana manda un proprio investigatore a supporto della squadra locale, investigatore che, contro qualsiasi logica, è il padre di una delle presunte vittime. Basta questo per far capire che in questo incidente qualcosa non va, anche e soprattutto perché il corpo della figlia dell'investigatore non si trova, così come quello di un'altra ragazza, che le assomigliava molto e occupava il sedile vicino a lei. Presto l'investigatore, che è tutto muscoli, ma anche cervello (sono un giocatore di rugby, dice di se stesso per giustificare questo incredibile binomio), riesce a intuire la vera dinamica degli eventi, nonostante la sua controparte colombiana sia stata uccisa con un colpo di pistola e nonostante un minaccioso maggiore della polizia faccia di tutto per mettergli i bastoni tra le ruote.
Man mano che le pagine girano, i muscoli dell'investigatore e padre americano vengono messi sempre di più alla prova, fino allo scontro finale, nel cuore della foresta pluviale, in un crescendo pirotecnico e wagneriano.
Romanzo piuttosto divertente, nonostante l'intreccio sia un po' troppo trasparente e nonostante alcuni personaggi, come il padre della seconda ragazza scomparsa, siano privi di spessore e visti fin troppe volte.


A small jet crashes in Colombia and the American authority for the investigation of aviation accidents sends its own investigator in support of the local team, investigator who, against all logic, is the father of one of the alleged victims. This is enough to make people understand that this incident is something wrong, not least because the investigator's daughter body is not found, as well as that of another girl who looked a lot like her and occupied the seat next to her. Soon the investigator, who is heavily muscled, but has also a brain (I am a rugby player, says of himself to justify this incredible combination), is able to sense the true dynamics of events, despite his Colombian counterpart was killed by a gunshot and despite a threatening police major do everything to stick a wrench in the gears.
As the pages turn, the muscles of the American investigator and father are increasingly tested, up to the final battle, in the heart of the rain forest, in a pyrotechnic and Wagnerian crescendo.
Rather amusing novel, although the plot is a bit too transparent and despite some characters, like the father of the second disappeared girl, are free of thickness and seen too many times.

lunedì 23 maggio 2016

Timira. Romanzo meticcio

Timira. Romanzo meticcio Wu Ming 2, Antar Mohamed Marincola
My rating: 3 of 5 stars

Pubblicato 2012 da Einaudi

Timira, ovvero Isabella Marincola, è un personaggio realmente esistito, e questa, scritta a quattro mani da Wu Ming 2 e dal figlio della protagonista, è la sua biografia romanzata. Isabella è un personaggio sopra le righe, e non può essere altro perché, fin dalla sua nascita, è stata trattata come una specie di fenomeno da baraccone e purtroppo, nel corso e ricorso storico dell'italiota italietta, tornata ad essere fenomeno da baraccone quando il sempre più pressante e urgente fenomeno migratorio ha aperto le gabbie dei fascisti e dei razzisti di ritorno, quelli convinti di essere meglio degli altri per meriti di razza, quelli convinti che essere e fare le cose in modo diverso significhi essere inferiori e non, appunto, semplicemente diversi.
Detto questo, ho trovato il libro un po' discontinuo e un po' troppo bianco o nero, forse l'avrei gradito un po' più meticcio, e non riesco a capire se questo sia derivato dalla vera personalità di Isabella, che si è sempre sentita e comportata come una fuori casta, dalla difficile amalgama di due mondi.


venerdì 20 maggio 2016

Sleeping Giants

Sleeping GiantsSylvain Neuvel
My rating: 3 of 5 stars

Pubblicato 26 aprile 2016 da Del Rey

Il giorno del suo compleanno una bambina, provando la bicicletta nuova, si addentra nel bosco e cade in una buca. Ad attenderla in fondo alla buca c'è una mano, una mano gigante fatta di un metallo sconosciuto e circondata di pannelli dello stesso materiale, coperti di simboli. Sarà il caso, sarà la predestinazione, questa stessa bambina, diversi anni dopo, si ritroverà a capo del progetto per mettere insieme e studiare il gigantesco robot alieno del quale la mano da lei casualmente trovata era solo il primo pezzo. Seguono vicende varie, complete di parecchie manipolazioni in classico stile complottista americano, fino a un finale aperto che fa pensare che, a breve, arriverà un seguito.
Detta così la trama ha un suo interesse, se non che è spezzettata in una serie di interviste ai vari protagonisti fatte da un misterioso personaggio che sembra quasi onnisciente e dotato di poteri fuori dall'ordinario, il quale viene a sua volta intervistato da un personaggio ancora più misterioso che rivela e non rivela di essere un discendente degli alieni che hanno lasciato il robot. Il continuo cambiamento di punto di vista alla lunga diventa pesante da sopportare, senza contare che questo fa spesso perdere la connessione tra gli eventi.
Molti avvenimenti non hanno spiegazione e di molti personaggi non è chiara la motivazione. Certo, come già detto, questo è di sicuro il primo libro di una saga, ma la mancanza di una vera conclusione degli eventi presenti, invece di stimolare la lettura dell'eventuale prossimo volume, rischia di innervosire il lettore.


The day of his birthday a little girl, trying the new bike, goes into the woods and falls into a pit. Waiting for her at the bottom of the hole there is a hand, a giant hand made of an unknown metal and surrounded by panels of the same material, covered with symbols. Will be the case, will be the predestination, this same child, several years later, he finds herself at the head of the project to bring together and study the giant alien robot whose hand she was just randomly found the first piece. Following various events, complete with several manipulations in classic American conspiracy style, up to an open ending which suggests that, in short, a follow will come.
That way the plot has its own interest, except that it is broken up into a series of interviews with various protagonists made by a mysterious character that seems almost omniscient and endowed with extraordinary powers, who is in his turn interviewed by a even more mysterious character who reveals and does not reveal to be a descendant of the aliens who have left the robot. The constant change of perspective in long run becomes heavy to bear, not to mention that this often miss the connection between events.
Many events have no explanation and of many characters the motivations aren't clear. Of course, as I said, this is certainly the first book of a saga, but the lack of a true conclusion of the events, instead of stimulating the reading of any next volume, is likely to irritate the reader.

lunedì 16 maggio 2016

Il castello di San Michele

Il castello di San Michele Laura Caputo
My rating: 4 of 5 stars

Pubblicato 2012 da Leucotea

Tecnicamente parlando, questo è un metalibro, vale a dire un libro che nella sua narrazione parla della realizzazione di un altro libro, nella fattispecie la biografia di un famoso pericolo pubblico numero uno, che dal suo ergastolo fa e disfa da trent'anni cose di camorra.
Lei, la protagonista e voce narrante, è una giornalista che da molti anni vive all'estero, nota per aver intervistato i peggiori criminali d'oltralpe, e forse per questo, per questa sua capacità di entrare nel cuore nero di questi personaggi pur mantenendo distacco, neutralità e chiarezza, è stata scelta dal boss per diventare un'inviata nel suo mondo, che deve descrivere al mondo esterno e finanche a lui stesso.
Ma la Campania non è Marsiglia e l'Italia non è la Francia, e la giornalista si ritroverà contesa, si ritroverà a cercare di non essere definita "cosa nostra" da ciascuno degli attori, nonostante lei cerchi di tirare dritto per la sua strada, sorretta da un mix di forza di carattere, ingenuità e incoscienza.
Nonostante la sua determinazione però, il groviglio diventa ogni giorno più inestricabile, fino all'inesorabile conclusione, determinata dal fatto che nessuno, né i buoni né i cattivi, intende rinunciare al ruolo che si è scelto.
Libro ben scritto, interessante, chiaro frutto di un'intensa attività di ricerca e di una notevole indipendenza di pensiero. Personaggi profondi, funzionali, minuziosi e interessanti anche quando sono minori; tra tutti spicca quella specie di voce della coscienza della protagonista che è 'zi Mario, che ogni mattina, sulla panchina del giornalaio, incontra la giornalista e "le spiega che pensa", lasciandola pronta per un'altra giornata di domande e di dubbi.
Da leggere.

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domenica 15 maggio 2016

When She Was Bad

When She Was Bad Tammy Cohen
My rating: 4 of 5 stars

Pubblicato 21 aprile 2016 da Black Swan

Un evento terribile accade a Londra e una docente di psichiatria ormai prossima alla pensione se ne interessa in modo particolare. Da qui parte una storia complessa, a tratti disturbante, raccontata a più voci dai protagonisti degli eventi, che passano da un caso particolarmente orribile di maltrattamento infantile a un altro caso, particolarmente fastidioso, di bullismo sul luogo di lavoro.
E' soprattutto attraverso la voce di Anne, giovane dottoressa in un mondo di psichiatria universitaria americana carico di testosterone, che veniamo a conoscenza dei tragici avvenimenti del passato, e di come il fato dei due bambini maltrattati dalla famiglia sia stato segnato inesorabilmente dall'incapacità maschile di fare le giuste domande e dal desiderio di successo in ambito accademico. O per lo meno, il fato di uno due bambini, quello più danneggiato, quello che, con molta superficialità, verrà dato in adozione a Londra.

A terrible event happens in London and a female professor of psychiatry now close to retirement is interested in it in a particular way. From here begins a complex story, at times disturbing, told by many voices from the protagonists of the events, which rose from a particularly horrible case of child abuse to another case, especially annoying, of bullying in the workplace.
It is especially through the voice of Anne, young doctor in the testosterone load world of American University of Psychiatry , which we learn of the tragic events of the past, and how the fate of the two children mistreated by the family was inexorably marked by the men's inability to asking the right questions and the desire for success in academia. Or at least, the fate of one of the two children, the most damaged, the one that, with a lot of superficiality, will be given up for adoption in London.

mercoledì 11 maggio 2016

La porta

La portaMagda Szabó
My rating: 5 of 5 stars

Titolo originale Az ajtó - 1987
Pubblicato in Italia 22 ottobre 2013 da Einaudi

Ci sono persone che, una volta entrate nella nostra vita, funzionano da spartiacque. C'è la vita prima di loro, magari attiva, interessante, a suo modo completa, e c'è la vita dopo, quella che si consuma nel rimpianto e magari nell'incubo. Emerenc è per l'autrice di questo romanzo, e per noi lettori, una di queste persone. Una specie di regina barbarica, bellissima e potente come solo coloro che nascono e rinascono costantemente dalle proprie ceneri possono essere, un personaggio talmente pieno di amore da riversarlo in un flusso costante su tutti coloro che la circondano. Bellissima, potente, ma anche capricciosa, talmente certa che la salvezza e il bene comune possano passare solo attraverso di lei da usare con chi ama metodi da domatore, imparziale nel suo uso della carota e del bastone nei confronti di uomini e animali, che ne percepiscono il potere e subiscono qualsiasi punizione come se fosse un dono.
Il rapporto conflittuale tra la domestica Emerenc e l'autrice si risolverà tutto a favore della prima, perché, non avendo la seconda rispettato i patti e gli equilibri della loro strana relazione, verrà punita con quell'assenza perpetua che è la morte.
Peccato qualche zoppia nella traduzione.


martedì 10 maggio 2016

The Cauliflower®

The Cauliflower® Nicola Barker
My rating: 3 of 5 stars

Pubblicato 21 aprile 2016 da William Heinemann

Alla fine dell'ottocento visse in India un santone, uno dei tanti, si potrebbe dire, che quella terra intrisa di misticismo sforna a profusione, se non che questo individuo, a differenza di quasi tutti gli altri, invece di trovare dio attraverso le scritture, lo andava cercando attraverso un rapporto personale, spesso apparendo, agli occhi delle persone normali, niente più che un pazzo furioso. Questo santo pazzo, o pazzo santo che dir si voglia, è tutt'ora conosciuto come Sri Ramakrishna, e questa è una specie di biografia non autorizzata e piuttosto divertente, che racconta la sua storia mettendola in alcuni punti a confronto con quella di Madre Teresa, anche se, secondo me Sri Ramakrishna assomiglia di più a San Francesco, sia dal punto di vista degli atteggiamenti poco ortodossi sia dal punto dei risultati nel campo della ricerca della fede.
La struttura del romanzo è piuttosto insolita, e questo a volte ne rende difficile la lettura, senza contare che nell'ultima parte viene dato eccessivo spazio dato alle lamentazioni di Hridayram, nipote e servitore un po' infedele del guru.


The late nineteenth century a holy man lived in India, one of many, you could say, that that land imbued of mysticism produces in abundance, if not this individual, unlike almost all the others, instead of finding God through scripture, was looking through a personal relationship, often appearing in the eyes of ordinary people, nothing more than a madman. This holy fool, or fool holy, if you prefer, is still known as Sri Ramakrishna, and this book is a kind of unauthorized and quite funny biography, that tells his story comparing it in some points with the one of Mother Teresa , although, in my opinion Sri Ramakrishna looks more like St. Francis, both from the point of view of the unorthodox attitudes both in terms of results in research of the faith.
The structure of the novel is quite unusual, and this sometimes makes it difficult to read, not to mention that in the last part too much space is given to the lamentations of Hridayram, niece and a little infidelservant of the guru.