venerdì 15 maggio 2009

Al mio giudice

Al mio giudice Alessandro Perissinotto
My rating: 5 of 5 stars

Pubblicato 2004 da Rizzoli

Il titolo richiama volutamente l'omonimo classico di Simenon, e anche in questo caso il criminale si rivolge al suo giudice, utilizzando la moderna forma della email. Moderno nella forma e nel contenuto, dato che tutti gli eventi che si svolgono nel mondo reale sono conseguenze di ciò che avviene nel mondo virtuale, reati commessi sulla rete eppure tangibilissimi e altrettanto moderni.
Tra il criminale ricercato e il giudice si opera un vero e proprio transfert, si crea una relazione fatta di piccoli passi avanti e indietro verso la comprensione reciproca, di momenti di totale sfiducia e altri di illuminazione.
In tutto ciò il criminale apre altre relazioni con una umanità completamente differente da quella un po' rarefatta che frequentava quando era un guru della sicurezza informatica, una umanità minima e assolutamente carnea.
Riuscirà il giudice a convincere il criminale a costituirsi, o rimarrà per sempre una entità svanita nella virtualità della rete?
Bellissimo.


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