giovedì 28 luglio 2016

Even Dogs in the Wild

Even Dogs in the WildIan Rankin
My rating: 5 of 5 stars

Pubblicato 5 novembre 2015 da Orion
Pubblicato in Italia col titolo Come cani selvaggi - 9 giugno 2016 da Longanesi

Uno sciagurato giorno Ian Rankin decise di mandare in pensione il suo ispettore Rebus, e di dare spazio a un nuovo detective. Dopo aver letto il primo libro della nuova serie, decisi che non ne valeva la pena e non ne lessi altri. Una delle cinque stelline che ho assegnato è quindi in segno di plauso per la decisione di Rankin di tornare suoi suoi passi e dare di nuovo a noi lettori la gioia di aver a che fare col suo scorbutico Rebus.
Due storie si intrecciano in questo romanzo, entrambe provenienti dal passato. Una è la "solita "storia: i criminali con i quali Rebus ha sempre avuto a che fare sono invecchiati con lui, ma non per questo sono diventati cittadini modello, e in qualche modo continuano a farsi la guerra, forse anche sotto forma di agguati da parte di un cecchino. Ma molte cose non tornano: che cosa accomuna un vecchio criminale con un avvocato all'apparenza al di sopra di ogni sospetto e con un assistente in un rifugio per minori diventato milionario con una vincita alla lotteria? E perché qualcuno ha ucciso il figlio di un boss con le stesse modalità usate dal cecchino? Qualcosa d'altro è in movimento, qualcosa che viene da un passato ancora più orribile della vecchia criminalità di Edimburgo e, mentre i suoi giovani colleghi dipaneranno la matassa criminale, solo l'acume e la testardaggine di Rebus potranno venire a capo dell'altra storia, quella sordida.
Un Rankin in grande spolvero, niente da dire, e la canzone che dà il titolo al romanzo è davvero inquietante.

A unfortunate day Ian Rankin decided to send his Inspector Rebus in retirement, and make room for a new detective. After reading the first book of the new series, I decided that it was not worth it and I do not read others. One of the five stars that I gave is therefore a sign of praise for the decision to Rankin to return on his steps and give back to us readers the joy of having to do with his grumpy Rebus.
Two stories intertwine in this novel, both from the past. One is the 'same' story: the criminals with whom Rebus has always had to do have grown old with him, but none have become model citizens, and somehow continue to make war, perhaps even in the form of ambushes by a sniper. But many things do not add up: what unites an old criminal with a lawyer seemingly above reproach and with an assistant in a shelter for minors became a millionaire with a lottery win? And why someone killed the son of a boss in the mood used by the sniper? Something else is moving, something that comes from an even more horrible past of the old crime of Edinburgh and, while his younger colleagues unravel criminal skein, only the acumen and the stubbornness of Rebus can get on top of the other story, the sordid one.
A Rankin at his best, nothing to say, and the song that gives title to the novel is really disturbing.


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