domenica 4 gennaio 2009

Carmine pascià, che nacque buttero e morì beduino

Carmine pascià, che nacque buttero e morì beduinoGian Antonio Stella
My rating: 5 of 5 stars

Pubblicato 1 novembre 2008 da Rizzoli

Carmine Pascià sembra un librino, o meglio, è un librino in quanto a dimensioni, ma è una novella che lascia il segno.
Sotto il racconto che sembra semplice e dimesso c'è una monumentale ricerca storica, e uno sforzo di immedesimazione nel personaggio principale, un povero buttero analfabeta che viene infilato in una guerra che non capisce, assolutamente incredibile.
Gian Antonio Stella scrive un altro capitolo della sua personale lotta contro la mistificazione degli italiani brava gente, dimostrando che gli italiani non sono brava gente, né con gli invasi, ma nemmeno con loro stessi, che il bullismo non è un fenomeno moderno, ma che qualsiasi italiano dotato di un minimo di potere lo eserciterà su chi questo potere non ce l'ha.
Carmine è un eroe, un piccolo eroe, e per questo grandissimo e indimenticabile.


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