Francesca Sgorbati Bosi
My rating: 4 of 5 stars
Pubblicato il 27 novembre 2014 da Sellerio
Come dice l'autrice stessa, per parlare in modo esauriente del teatro nel settecento francese occorrerebbe usare tanta carta da disboscare l'Amazzonia e quindi questo piccolo e divertente saggio, adatto a chi, come me, è del tutto digiuno dell'argomento, si mantiene alla superficie dei fatti, narrati attraverso battute e aneddoti autentici, che permettono però di respirare il virulento, ma frizzante clima dell'epoca. Veniamo così a conoscere i vizi e i vezzi degli attori dell'epoca, da una parte visti come la parte più infima della società e dall'altra idolatrati e, per certi versi, più potenti dei cosiddetti sovrani assoluti, e degli autori in voga, che, pur facendosi baluardo della libertà di espressione, non esitavano a far incarcerare i concorrenti che parlavano male di loro (uno per tutti, il mitico Voltaire, tipico sepolcro imbiancato). Attraverso le divertenti pagine di questo libretto scopriamo anche i primi germi di cose che, oggi, ci sembrano del tutto scontate, come il diritto d'autore.
Lettura consigliata per chi ama la storia e per chi ama il teatro.
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