Henning Mankell
My rating: 5 of 5 stars
Titolo originale Minnet av en smutsig angel - 2011
Pubblicato in Italia 9 maggio 2012 da Marsilio
Hanna proviene dalle fredde, misere, profondità della Svezia, è una figlia della più estrema povertà, che deve lasciare la sua famiglia e la sua terra per non morire di fame, e finirà negli orrori dell'Africa coloniale, senza mai perdere la sua peculiare capacità di giudizio. Un romanzo bellissimo, pieno di poesia e di umanità, in cui ogni personaggio appare vivo e vero.
Mankell è un vero maestro, anche quando si allontana dal genere che lo ha reso famoso, forse di più.
Ci sono più libri che tempo per leggerli, io faccio del mio meglio... e queste sono le mie recensioni
mercoledì 31 ottobre 2012
martedì 30 ottobre 2012
Chi c'era prima di noi
James P. Hogan
My rating: 4 of 5 stars
Titolo originale The Gentle Giants of Ganymede - 12 giugno 1978
Pubblicato in Italia 31 dicembre 1978 da Mondadori
Gioiellino della fantascienza tecnologica e utopistica, in cui i terrestri hanno rinunciato alla violenza e di conseguenza non sparano a vista sugli alieni emersi dagli abissi del tempo e dello spazio, alieni che sono delle copie giganti dei figli dei fiori, con i loro abiti colorati, i lunghi capelli e le fronti cinte di fasce d'oro, e fa niente che le fasce sono i migliori precursori delle webcam che abbia mai trovato nella sci-fi del tempo.
Incredibilmente la traduzione è piacevole, e il titolo, anche se non fedelmente tradotto, per lo meno è attinente all'argomento.
My rating: 4 of 5 stars
Titolo originale The Gentle Giants of Ganymede - 12 giugno 1978
Pubblicato in Italia 31 dicembre 1978 da Mondadori
Gioiellino della fantascienza tecnologica e utopistica, in cui i terrestri hanno rinunciato alla violenza e di conseguenza non sparano a vista sugli alieni emersi dagli abissi del tempo e dello spazio, alieni che sono delle copie giganti dei figli dei fiori, con i loro abiti colorati, i lunghi capelli e le fronti cinte di fasce d'oro, e fa niente che le fasce sono i migliori precursori delle webcam che abbia mai trovato nella sci-fi del tempo.
Incredibilmente la traduzione è piacevole, e il titolo, anche se non fedelmente tradotto, per lo meno è attinente all'argomento.
lunedì 29 ottobre 2012
Ragtime
E.L. Doctorow
My rating: 5 of 5 stars
Prima edizione 1974
Pubblicato in Italia 27 ottobre 2015 da Mondadori
L'America prima della Prima Guerra Mondiale, l'America di Scott Joplin e del ragtime, quando tutto era possibilità e il sogno americano poteva essere sognato da tutti.
Oddio, non esageriamo, ovviamente non da un nero, nemmeno uno colto e musicista, che per ottenere giustizia di uno stupido scherzo operato da bianchi che non valgono un suo mignolo, è costretto a diventare una specie di terrorista, e a lasciarci la vita.
Ovviamente non da una donna, che se cerca di liberarsi da un matrimonio umiliante diventa automaticamente una puttana, e se è una conferenziera anarchica deve aspettarsi di essere imprigionata ogni volta che succede qualcosa.
Ma magari da un piccolo immigrato europeo si, che può mettere la sua fantasia al servizio della nascente industria cinematografica.
E così sognando, tra spedizioni al Polo, spettacoli di Houdini e Ford Modello T l'America vive i suoi Ragtime years, fino alla grande deflagrazione e alla prima perdita dell'innocenza.
My rating: 5 of 5 stars
Prima edizione 1974
Pubblicato in Italia 27 ottobre 2015 da Mondadori
L'America prima della Prima Guerra Mondiale, l'America di Scott Joplin e del ragtime, quando tutto era possibilità e il sogno americano poteva essere sognato da tutti.
Oddio, non esageriamo, ovviamente non da un nero, nemmeno uno colto e musicista, che per ottenere giustizia di uno stupido scherzo operato da bianchi che non valgono un suo mignolo, è costretto a diventare una specie di terrorista, e a lasciarci la vita.
Ovviamente non da una donna, che se cerca di liberarsi da un matrimonio umiliante diventa automaticamente una puttana, e se è una conferenziera anarchica deve aspettarsi di essere imprigionata ogni volta che succede qualcosa.
Ma magari da un piccolo immigrato europeo si, che può mettere la sua fantasia al servizio della nascente industria cinematografica.
E così sognando, tra spedizioni al Polo, spettacoli di Houdini e Ford Modello T l'America vive i suoi Ragtime years, fino alla grande deflagrazione e alla prima perdita dell'innocenza.
domenica 28 ottobre 2012
L'abbazia di Northanger
Jane Austen
My rating: 4 of 5 stars
Titolo originale Northanger Abbey - 1978
Pubblicato in Italia 1994 da Newton Compton
La trama è apparentemente poverissima: una fanciulla in età da marito viene messa nelle situazioni in cui, all'epoca della Austen, era possibile trovare marito, e infatti alla fine lo trova.
La scrittrice non risparmia nessuno degli stereotipi dell'epoca, ma si premura di dire che la sua eroina non sa di esserlo, e infatti si comporta generalmente con un non comune buon senso, e l'unica volta che si comporterà secondo gli stereotipi farà una figuraccia tale da rimetterla immediatamente coi piedi per terra.
L'analisi psicologica dei personaggi è finissima, molti dei dialoghi assolutamente esilaranti nella loro capacità di mostrare impietosamente la stupidità di chi li tiene.
Resta un pochino di amaro in bocca quando si pensa che, nonostante i secoli passati, la condizione della donna non è poi così cambiata.
My rating: 4 of 5 stars
Titolo originale Northanger Abbey - 1978
Pubblicato in Italia 1994 da Newton Compton
La trama è apparentemente poverissima: una fanciulla in età da marito viene messa nelle situazioni in cui, all'epoca della Austen, era possibile trovare marito, e infatti alla fine lo trova.
La scrittrice non risparmia nessuno degli stereotipi dell'epoca, ma si premura di dire che la sua eroina non sa di esserlo, e infatti si comporta generalmente con un non comune buon senso, e l'unica volta che si comporterà secondo gli stereotipi farà una figuraccia tale da rimetterla immediatamente coi piedi per terra.
L'analisi psicologica dei personaggi è finissima, molti dei dialoghi assolutamente esilaranti nella loro capacità di mostrare impietosamente la stupidità di chi li tiene.
Resta un pochino di amaro in bocca quando si pensa che, nonostante i secoli passati, la condizione della donna non è poi così cambiata.
venerdì 26 ottobre 2012
Sorgo rosso
Mo Yan
My rating: 4 of 5 stars
Prima edizione 1978
Pubblicato in Italia 1 maggio 2005 da Einaudi
Epopea di una famiglia ai tempi dell'invasione della Cina da parte del Giappone. Violento, poetico, sanguinoso ritratto di personaggi che paiono mossi solo dai più elementari tra i sentimenti, sesso, cupidigia, gelosia, vendetta, superstizione, e che pure hanno dentro di sé la poesia di una natura che li nutre nelle più profonde fibre del loro essere.
Ed è straziante alla fine il pianto dell'ultimo discendente, che trova il sorgo rosso della sua infanzia sparito a favore di un ibrido "che allappa".
Alcune ingenuità da opera prima e alcune inutili digressioni sulla grandezza del Partito Comunista Cinese, ma si possono perdonare.
My rating: 4 of 5 stars
Prima edizione 1978
Pubblicato in Italia 1 maggio 2005 da Einaudi
Epopea di una famiglia ai tempi dell'invasione della Cina da parte del Giappone. Violento, poetico, sanguinoso ritratto di personaggi che paiono mossi solo dai più elementari tra i sentimenti, sesso, cupidigia, gelosia, vendetta, superstizione, e che pure hanno dentro di sé la poesia di una natura che li nutre nelle più profonde fibre del loro essere.
Ed è straziante alla fine il pianto dell'ultimo discendente, che trova il sorgo rosso della sua infanzia sparito a favore di un ibrido "che allappa".
Alcune ingenuità da opera prima e alcune inutili digressioni sulla grandezza del Partito Comunista Cinese, ma si possono perdonare.
martedì 23 ottobre 2012
Leggere Lolita a Teheran
Azar Nafisi
My rating: 4 of 5 stars
Titolo originale
E alla fine pagano sempre le donne.
La Repubblica Islamica dell'Iran nasce sulle ceneri dell'impero di Persia, che l'ultimo Shah volle modernizzare a colpi di divieto e di torture, senza tenere conto di alcun genere di sensibilità.
Il simbolo di quella occidentalizzazione forzata divenne il divieto del velo islamico, così come l'imposizione dello stesso velo è diventato il simbolo della successiva islamizzazione forzata.
Sotto la poco incoraggiante luce di questi avvenimenti alcune donne si interrogano sulla letteratura, Nabokov, Henry James, Jane Austen, ma soprattutto si interrogano su loro stesse e su quanto sono disposte a trasformare la propria visione di se stesse per aderire ai discutibili principi che vengono loro imposti.
My rating: 4 of 5 stars
Titolo originale
Reading Lolita in Tehran: A Memoir in Books - 30 dicembre 2003 da Random House Trad
Pubblicato in Italia 1 marzo 2007 da Adelphi
E alla fine pagano sempre le donne.
La Repubblica Islamica dell'Iran nasce sulle ceneri dell'impero di Persia, che l'ultimo Shah volle modernizzare a colpi di divieto e di torture, senza tenere conto di alcun genere di sensibilità.
Il simbolo di quella occidentalizzazione forzata divenne il divieto del velo islamico, così come l'imposizione dello stesso velo è diventato il simbolo della successiva islamizzazione forzata.
Sotto la poco incoraggiante luce di questi avvenimenti alcune donne si interrogano sulla letteratura, Nabokov, Henry James, Jane Austen, ma soprattutto si interrogano su loro stesse e su quanto sono disposte a trasformare la propria visione di se stesse per aderire ai discutibili principi che vengono loro imposti.
venerdì 19 ottobre 2012
Quintetto di Buenos Aires
Manuel Vázquez Montalbán
My rating: 5 of 5 stars
Titolo originale Quinteto de Buenos Aires - 1997
Pubblicato in Italia 1 giugno 2001 da Feltrinelli
Maradona, tango, desaparecidos.
E Carvalho si infila in tutto questo, soprattutto tango e desaparecidos, in una delle sue più belle indagini, una delle più dolenti e mirabolanti, con uomini che cadono come mosche e tanghi strappamutande, e, come sempre, buon cibo e ottimo vino.
Un libro che fa venire la voglia di vistare Buenos Aires, e mantiene vivo il ricordo delle bastardate della politica.
My rating: 5 of 5 stars
Titolo originale Quinteto de Buenos Aires - 1997
Pubblicato in Italia 1 giugno 2001 da Feltrinelli
Maradona, tango, desaparecidos.
E Carvalho si infila in tutto questo, soprattutto tango e desaparecidos, in una delle sue più belle indagini, una delle più dolenti e mirabolanti, con uomini che cadono come mosche e tanghi strappamutande, e, come sempre, buon cibo e ottimo vino.
Un libro che fa venire la voglia di vistare Buenos Aires, e mantiene vivo il ricordo delle bastardate della politica.
martedì 16 ottobre 2012
L'addestratore
Jeffery Deaver
My rating: 3 of 5 stars
Titolo originale Edge - 2 dicembre 201o da Simon & Schuster
Pubblicato in Italia 14 settembre 2011 da Rizzoli
Col passare degli anni Deaver ha inesorabilmente perso il suo smalto, e questo L'addestratore è di una qualità che si perdonerebbe a un esordiente, non a un autore celebrato e sperimentato come lui.
I personaggi sono poco credibili, spesso abbozzati e parossistici, la storia zoppica ed è piena di pretesti e di soluzioni di continuità.
Il finale poi, vorrebbe essere una sorpresa, e invece è solo l'ennesima toppa.
Over the years Deaver has surely lost its brilliancce, and this Edge is of a quality that one would forgive for a beginner, not to an author celebrated and experienced as he is.
The characters are not very credible, often sketchy and paroxysmal, the story limps and is full of excuses and solutions of continuity.
The end then, would be a surprise, and instead it is just another patch.
My rating: 3 of 5 stars
Titolo originale Edge - 2 dicembre 201o da Simon & Schuster
Pubblicato in Italia 14 settembre 2011 da Rizzoli
Col passare degli anni Deaver ha inesorabilmente perso il suo smalto, e questo L'addestratore è di una qualità che si perdonerebbe a un esordiente, non a un autore celebrato e sperimentato come lui.
I personaggi sono poco credibili, spesso abbozzati e parossistici, la storia zoppica ed è piena di pretesti e di soluzioni di continuità.
Il finale poi, vorrebbe essere una sorpresa, e invece è solo l'ennesima toppa.
Over the years Deaver has surely lost its brilliancce, and this Edge is of a quality that one would forgive for a beginner, not to an author celebrated and experienced as he is.
The characters are not very credible, often sketchy and paroxysmal, the story limps and is full of excuses and solutions of continuity.
The end then, would be a surprise, and instead it is just another patch.
sabato 13 ottobre 2012
Il segreto del lago
Keigo Higashino
My rating: 4 of 5 stars
Titolo originale Reikusaido - 16 marzo 2002
Pubblicato in Italia 4 dicembre 2007 da Baldini Castoldi Dalai
Thriller molto psicologico e molto giapponese, con alcuni risvolti di tipo morboso difficilmente comprensibili per un occidentale.
Nonostante ciò il libro è molto ben scritto, e tiene letteralmente incollati alla pagina.
My rating: 4 of 5 stars
Titolo originale Reikusaido - 16 marzo 2002
Pubblicato in Italia 4 dicembre 2007 da Baldini Castoldi Dalai
Thriller molto psicologico e molto giapponese, con alcuni risvolti di tipo morboso difficilmente comprensibili per un occidentale.
Nonostante ciò il libro è molto ben scritto, e tiene letteralmente incollati alla pagina.
Toxic
Hallgrímur Helgason
My rating: 4 of 5 stars
Titolo originale 10 ráð til að hætta að drepa fólk og byrja að vaska upp - 2008
Pubblicato in Italia 24 giugno 2010 da ISBN Edizioni
Che succede quando un killer professionista serbo ammazza l'uomo sbagliato, finisce in Islanda e incontra la fede?
Divertentissima avventura tragicomica, come solo gli abitanti di quei paesi freddissimi sanno scrivere.
Peccato per la traduzione del titolo, quello originale (10 consigli per smettere di uccidere la gente e iniziare a lavare i piatti) è assai più divertente e aderente al testo.
My rating: 4 of 5 stars
Titolo originale 10 ráð til að hætta að drepa fólk og byrja að vaska upp - 2008
Pubblicato in Italia 24 giugno 2010 da ISBN Edizioni
Che succede quando un killer professionista serbo ammazza l'uomo sbagliato, finisce in Islanda e incontra la fede?
Divertentissima avventura tragicomica, come solo gli abitanti di quei paesi freddissimi sanno scrivere.
Peccato per la traduzione del titolo, quello originale (10 consigli per smettere di uccidere la gente e iniziare a lavare i piatti) è assai più divertente e aderente al testo.
venerdì 12 ottobre 2012
È Oriente
Paolo Rumiz
My rating: 4 of 5 stars
Pubblicato 1 gennaio 2005 da Feltrinelli
Raccolta di articoli di viaggio lento a cura del magnifico narratore di viaggi Rumiz, un po' datati, perché molti dei luoghi e delle situazioni che racconta sono cambiati radicalmente, eppure estremamente attuali per la sempre maggiore necessità di viaggiare lentamente.
My rating: 4 of 5 stars
Pubblicato 1 gennaio 2005 da Feltrinelli
Raccolta di articoli di viaggio lento a cura del magnifico narratore di viaggi Rumiz, un po' datati, perché molti dei luoghi e delle situazioni che racconta sono cambiati radicalmente, eppure estremamente attuali per la sempre maggiore necessità di viaggiare lentamente.
giovedì 11 ottobre 2012
I labirinti di Atene
Petros Markaris
My rating: 3 of 5 stars
Prima edizione novembre 2004
Pubblicato in Italia 2008 da Bompiani
Di qualità altalenante come tutte le raccolte di racconti, contiene alcune perle del commissario Charitos. Divertente, ma i romanzi sono migliori.
My rating: 3 of 5 stars
Prima edizione novembre 2004
Pubblicato in Italia 2008 da Bompiani
Di qualità altalenante come tutte le raccolte di racconti, contiene alcune perle del commissario Charitos. Divertente, ma i romanzi sono migliori.
mercoledì 10 ottobre 2012
La vendetta
Ágota Kristóf
My rating: 4 of 5 stars
Titolo originale C'est égal - 2005
Pubblicato in Italia 2009 da Einaudi
Una serie di brevissimi, fulminanti racconti che contengono tutte le possibili varianti della cattiveria umana.
My rating: 4 of 5 stars
Titolo originale C'est égal - 2005
Pubblicato in Italia 2009 da Einaudi
Una serie di brevissimi, fulminanti racconti che contengono tutte le possibili varianti della cattiveria umana.
Bastogne
Enrico Brizzi
My rating: 3 of 5 stars
Pubblicato 1996 da Baldini & Castoldi
Un Brizzi non ancora completamente formato scrive un libro ambientato a Nizza, e con Nizza intende Bologna.
Personaggi marginali e piuttosto sfigati, fuori di testa quanto basta, dei quali uno si salverà, uno sparirà una volta finito il suo ruolo di catalizzatore della violenza adolescenziale, e gli altri non riusciranno ad uscire dal pantano.
Carino, ma molto immaturo.
My rating: 3 of 5 stars
Pubblicato 1996 da Baldini & Castoldi
Un Brizzi non ancora completamente formato scrive un libro ambientato a Nizza, e con Nizza intende Bologna.
Personaggi marginali e piuttosto sfigati, fuori di testa quanto basta, dei quali uno si salverà, uno sparirà una volta finito il suo ruolo di catalizzatore della violenza adolescenziale, e gli altri non riusciranno ad uscire dal pantano.
Carino, ma molto immaturo.
martedì 9 ottobre 2012
Niente di nuovo sul fronte occidentale
Erich Maria Remarque
My rating: 5 of 5 stars
Titolo originale Im Westen nichts Neues - 1928
Pubblicato in Italia 2001 da Mondadori
Non un libro sulla guerra, ma su quel che la guerra fa alle persone, in particolar modo ai giovani che vengono circuiti a parteciparvi da persone che non si possono vedere altro come maligni dispensatori di morte, quelli per cui si applica il motto "armiamoci e partite".
E questi giovani, attraverso esperienze insostenibili in anni in cui la personalità non è ancora formata, diventano generazioni perdute.
Diventano i reduci dal Vietnam e quelli dalla Guerra del Golfo, così come i soldati bambini di infinite guerre innominate.
Persone che non riescono a riprendere il loro posto nella società semplicemente perché questo posto non lo hanno mai avuto, si stavano solo preparando a capire chi erano e che cosa potevano diventare, e la guerra ne ha martoriato i corpi e annientato le anime.
Non a caso il nazismo mise al bando questo libro e il suo autore, perché Hitler stesso era uno dei reduci privati dell'anima di cui questo libro parla, e il suo modo per riappropriarsi di ciò che era suo fu l'orrore della Seconda Guerra Mondiale.
Tradotto benissimo, nonostante l'età, dovrebbe esserne obbligatoria la lettura in qualsiasi circostanza in cui si riuniscano tromboni con in bocca le vuote parole onore della patria.
My rating: 5 of 5 stars
Titolo originale Im Westen nichts Neues - 1928
Pubblicato in Italia 2001 da Mondadori
Non un libro sulla guerra, ma su quel che la guerra fa alle persone, in particolar modo ai giovani che vengono circuiti a parteciparvi da persone che non si possono vedere altro come maligni dispensatori di morte, quelli per cui si applica il motto "armiamoci e partite".
E questi giovani, attraverso esperienze insostenibili in anni in cui la personalità non è ancora formata, diventano generazioni perdute.
Diventano i reduci dal Vietnam e quelli dalla Guerra del Golfo, così come i soldati bambini di infinite guerre innominate.
Persone che non riescono a riprendere il loro posto nella società semplicemente perché questo posto non lo hanno mai avuto, si stavano solo preparando a capire chi erano e che cosa potevano diventare, e la guerra ne ha martoriato i corpi e annientato le anime.
Non a caso il nazismo mise al bando questo libro e il suo autore, perché Hitler stesso era uno dei reduci privati dell'anima di cui questo libro parla, e il suo modo per riappropriarsi di ciò che era suo fu l'orrore della Seconda Guerra Mondiale.
Tradotto benissimo, nonostante l'età, dovrebbe esserne obbligatoria la lettura in qualsiasi circostanza in cui si riuniscano tromboni con in bocca le vuote parole onore della patria.
domenica 7 ottobre 2012
Bagheria
Bagheria by Dacia Maraini
My rating: 3 of 5 stars
Pubblicato marzo 1993 da Rizzoli
Libro interessante per i numerosi spunti storici e biografici su Bagheria e lo scempio che ne è stato fatto e sulla storia delle famiglie nobili che a suo tempo ne fecero la grandezza, da una delle quali, quella dei principi Alliata, proviene Dacia Maraini.
Da qui lo spunto per La lunga vita di Marianna Ucria, forse il miglior libro della Maraini.
Non un capolavoro, ma sicuramente un nodo essenziale per capire la scrittrice.
My rating: 3 of 5 stars
Pubblicato marzo 1993 da Rizzoli
Libro interessante per i numerosi spunti storici e biografici su Bagheria e lo scempio che ne è stato fatto e sulla storia delle famiglie nobili che a suo tempo ne fecero la grandezza, da una delle quali, quella dei principi Alliata, proviene Dacia Maraini.
Da qui lo spunto per La lunga vita di Marianna Ucria, forse il miglior libro della Maraini.
Non un capolavoro, ma sicuramente un nodo essenziale per capire la scrittrice.
venerdì 5 ottobre 2012
Il profumo delle foglie di limone
Clara Sánchez
My rating: 4 of 5 stars
Titolo originale Lo que esconde tu nombre - 2010
Pubblicato in Italia 10 gennaio 2011 da Garzanti
Diffido sempre dei libri che fanno alla loro uscita un grande clamore, ed ho diffidato a lungo anche di questo, anche a causa della copertina e delle recensioni un po' melense.
Devo dire di aver sbagliato, perché il libro merita. La storia di Sandra e Julian, ragazza incinta e un po' sbandata e vecchio sopravvissuto ai lager diventato cacciatore di nazisti, è veramente molto bella e assolutamente realistica, non ci sono sbavature nella trama, e il supporto storico regge perfettamente.
In più il libro è ben scritto e dignitosamente tradotto.
My rating: 4 of 5 stars
Titolo originale Lo que esconde tu nombre - 2010
Pubblicato in Italia 10 gennaio 2011 da Garzanti
Diffido sempre dei libri che fanno alla loro uscita un grande clamore, ed ho diffidato a lungo anche di questo, anche a causa della copertina e delle recensioni un po' melense.
Devo dire di aver sbagliato, perché il libro merita. La storia di Sandra e Julian, ragazza incinta e un po' sbandata e vecchio sopravvissuto ai lager diventato cacciatore di nazisti, è veramente molto bella e assolutamente realistica, non ci sono sbavature nella trama, e il supporto storico regge perfettamente.
In più il libro è ben scritto e dignitosamente tradotto.
giovedì 4 ottobre 2012
Generazione A
Generazione A by Douglas Coupland
My rating: 3 of 5 stars
Titolo originale Generation A - 1 settembre 2009 da Random House
Pubblicato in Italia 2010 da ISBN Edizioni
L'inizio fa pensare a un classico fantascientifico del tipo postapocalittico, con le api morte, le coltivazioni geneticamente modificate, tutti in rete e strafatti.
Poi si passa al complottismo antiamericano, con i nostri eroi punti dalle cinque api superstiti, confinati in laboratori sterili a cavallo tra Stephen King e l'Ikea.
Poi arrivano le storie, e un barlume di quel che vuole dire davvero l'autore, e infatti da lì in avanti la strada è segnata, anche se con l'inciampo di un tossicomane cannibale in giro.
Bel libro molto metaforico, ma non eccezionale.
The beginning is a reminiscent of a classic post-apocalyptic sci-fi book, with dead bees, GM crops, everyone networked and stoned.
Then we go to the anti-American conspiracy, with our heroes singed from the five surviving bees, confined in sterile laboratories in between Stephen King and Ikea.
Then come the stories, and a glimmer of what the author wants to say, and in fact from there the road is marked, though with the stumbling of a drug addict cannibal around.
My rating: 3 of 5 stars
Titolo originale Generation A - 1 settembre 2009 da Random House
Pubblicato in Italia 2010 da ISBN Edizioni
L'inizio fa pensare a un classico fantascientifico del tipo postapocalittico, con le api morte, le coltivazioni geneticamente modificate, tutti in rete e strafatti.
Poi si passa al complottismo antiamericano, con i nostri eroi punti dalle cinque api superstiti, confinati in laboratori sterili a cavallo tra Stephen King e l'Ikea.
Poi arrivano le storie, e un barlume di quel che vuole dire davvero l'autore, e infatti da lì in avanti la strada è segnata, anche se con l'inciampo di un tossicomane cannibale in giro.
Bel libro molto metaforico, ma non eccezionale.
The beginning is a reminiscent of a classic post-apocalyptic sci-fi book, with dead bees, GM crops, everyone networked and stoned.
Then we go to the anti-American conspiracy, with our heroes singed from the five surviving bees, confined in sterile laboratories in between Stephen King and Ikea.
Then come the stories, and a glimmer of what the author wants to say, and in fact from there the road is marked, though with the stumbling of a drug addict cannibal around.
mercoledì 3 ottobre 2012
Meridiano di sangue
Meridiano di sangue by Cormac McCarthy
My rating: 5 of 5 stars
Titolo originale Blood Meridian, or the Evening Redness in the West - 1985
Pubblicato in Italia 2006 da Einaudi
Un libro sanguinosissimo, di una violenza inaudita, molto spesso apparentemente gratuita, se non si pensa che tutto quello che è qui descritto è successo veramente, più e più volte.
Un libro scritto benissimo, in cui ogni parola ha un suo peso e non suona mai vuota, ma assolutamente necessaria, perché è una pennellata che dipinge la storia sulla tela della mente.
Un libro che ha pochissimi dialoghi e nel quale i dialoghi sono parte integrante della parte descrittiva, perché tutto il libro è un lungo discorso sull'uomo e sulla sua indegna grandezza.
Va bene, ho un debole per Cormac McCarthy.
A very bloody book, of unprecedented violence, often seemingly pointless if you do not think that all that is described here is really occurred, over and over again.
A well written book, in which each word has its weight and never sounds empty, but absolutely necessary, because it is a brushstroke depicting the history on the canvas of the mind.
A book that has very little dialogue and in which the dialogue is an integral part of the descriptive part, because the whole book is a long discourse on the man and his unworthy greatness.
Okay, I have a soft spot for Cormac McCarthy.
My rating: 5 of 5 stars
Titolo originale Blood Meridian, or the Evening Redness in the West - 1985
Pubblicato in Italia 2006 da Einaudi
Un libro sanguinosissimo, di una violenza inaudita, molto spesso apparentemente gratuita, se non si pensa che tutto quello che è qui descritto è successo veramente, più e più volte.
Un libro scritto benissimo, in cui ogni parola ha un suo peso e non suona mai vuota, ma assolutamente necessaria, perché è una pennellata che dipinge la storia sulla tela della mente.
Un libro che ha pochissimi dialoghi e nel quale i dialoghi sono parte integrante della parte descrittiva, perché tutto il libro è un lungo discorso sull'uomo e sulla sua indegna grandezza.
Va bene, ho un debole per Cormac McCarthy.
A very bloody book, of unprecedented violence, often seemingly pointless if you do not think that all that is described here is really occurred, over and over again.
A well written book, in which each word has its weight and never sounds empty, but absolutely necessary, because it is a brushstroke depicting the history on the canvas of the mind.
A book that has very little dialogue and in which the dialogue is an integral part of the descriptive part, because the whole book is a long discourse on the man and his unworthy greatness.
Okay, I have a soft spot for Cormac McCarthy.
La kryptonite nella borsa
Ivan Cotroneo
My rating: 4 of 5 stars
Pubblicato 31 ottobre 2007 da Bompiani
(Prima lettura 20.09.2008)
Cotroneo non è lirico come de Luca, e nemmeno indagatore come Starnone, eppure questo librettino si legge in un soffio, nella sua napolitudine vissuta con leggerezza.
Le avventure di Peppino col suo amico Gennaro Superman metà fantasma e metà reale, della sua famiglia in bilico tra normalità borghese, afflati da figli dei fiori e squinternamento totale, e di una rosa di personaggi improbabili e strampalati può diventare verosimile, anzi, vera reale, assolutamente probabile solo col contorno di Napoli.
Seconda lettura: Di nuovo un enorme divertimento, peccato che il film che ne è stato tratto non sia per nulla all'altezza
My rating: 4 of 5 stars
Pubblicato 31 ottobre 2007 da Bompiani
(Prima lettura 20.09.2008)
Cotroneo non è lirico come de Luca, e nemmeno indagatore come Starnone, eppure questo librettino si legge in un soffio, nella sua napolitudine vissuta con leggerezza.
Le avventure di Peppino col suo amico Gennaro Superman metà fantasma e metà reale, della sua famiglia in bilico tra normalità borghese, afflati da figli dei fiori e squinternamento totale, e di una rosa di personaggi improbabili e strampalati può diventare verosimile, anzi, vera reale, assolutamente probabile solo col contorno di Napoli.
Seconda lettura: Di nuovo un enorme divertimento, peccato che il film che ne è stato tratto non sia per nulla all'altezza
Esplorare la città: Antropologia della vita urbana
Ulf Hannerz
My rating: 4 of 5 stars
Titolo originale Exploring the City - 1983
Pubblicato in Italia 2001 da Il Mulino
Un saggio affascinante sulla città e sui suoi abitanti, cioè noi, i cittadini, che spesso e volentieri non ci rendiamo conto di vedere gli ambienti in cui viviamo esattamente allo stesso modo in cui i nostri antenati vedevano le caverne.
My rating: 4 of 5 stars
Titolo originale Exploring the City - 1983
Pubblicato in Italia 2001 da Il Mulino
Un saggio affascinante sulla città e sui suoi abitanti, cioè noi, i cittadini, che spesso e volentieri non ci rendiamo conto di vedere gli ambienti in cui viviamo esattamente allo stesso modo in cui i nostri antenati vedevano le caverne.
martedì 2 ottobre 2012
La caduta
Albert Camus
My rating: 5 of 5 stars
Titolo originale La Chute- 1956
Pubblicato in Italia 1980 da Bompiani
Non un monologo, ma un dialogo di cui si sente una sola voce. Una specie di lunga confessione di una vita normalissima, quella di ciascuno di noi, che pure pare piena di delitti. E infatti la voce narrante è quella del giudicepenitente, colui che confessando i suoi normalissimi crimini fa si che chi lo ascolta sia indotto a prendere coscienza della propria normale nullità.
Poche, densissime pagine rivelatrici.
My rating: 5 of 5 stars
Titolo originale La Chute- 1956
Pubblicato in Italia 1980 da Bompiani
Non un monologo, ma un dialogo di cui si sente una sola voce. Una specie di lunga confessione di una vita normalissima, quella di ciascuno di noi, che pure pare piena di delitti. E infatti la voce narrante è quella del giudicepenitente, colui che confessando i suoi normalissimi crimini fa si che chi lo ascolta sia indotto a prendere coscienza della propria normale nullità.
Poche, densissime pagine rivelatrici.
lunedì 1 ottobre 2012
Shah-in-Shah
Ryszard Kapuściński
My rating: 4 of 5 stars
Titolo originale Szachinszach - 1982
Pubblicato in Italia 13 febbraio 2004 da Feltrinelli
La caduta dello Sha di Persia e l'ascesa al potere degli Ayatollah fino alla creazione della Repubblica Islamica.
Attraverso la memoria di uno dei più grandi giornalisti mai vissuti, l'analisi sociopolitica di quel che fu e di quel che è stato, con molti indizi su quel che sta accadendo e accadrà.
Un libro che consiglio a tutti coloro che sono assolutamente convinti della bontà delle loro scelte.
My rating: 4 of 5 stars
Titolo originale Szachinszach - 1982
Pubblicato in Italia 13 febbraio 2004 da Feltrinelli
La caduta dello Sha di Persia e l'ascesa al potere degli Ayatollah fino alla creazione della Repubblica Islamica.
Attraverso la memoria di uno dei più grandi giornalisti mai vissuti, l'analisi sociopolitica di quel che fu e di quel che è stato, con molti indizi su quel che sta accadendo e accadrà.
Un libro che consiglio a tutti coloro che sono assolutamente convinti della bontà delle loro scelte.
Londra mi uccide
Hanif Kureishi
My rating: 4 of 5 stars
Titolo originale London Kills Me - 1991 da Faber and Faber
Pubblicato in Italia 1993 da Anabasi
Sceneggiatura di film ambientata nella Londra della Tatcher, tra ragazzi di strada, droghe psichedeliche, case occupate, e una enorme disperazione.
Testo estremamente londinese, non trasportabile altrove, a il cui sottofondo è la musica dei rave party.
Interessantissimi i due saggi che chiudono il libro, uno sulla costruzione della colonna sonora, e l'altro di Kureishi stesso, che parla dell'influenza dei Beatles sulla cultura dei giovani middle class inglesi.
Screenplay of the film set in Tatcher's London, including ragged children, psychedelic drugs, squats, and a huge despair.
Extremely London text, that can't be transported elsewhere, which background is the music of rave parties.
Interesting the two essays that close the book, one about the building of the soundtrack, and the other of Kureishi himself, who speaks of the influence of the Beatles on the culture of the young British middle class.
My rating: 4 of 5 stars
Titolo originale London Kills Me - 1991 da Faber and Faber
Pubblicato in Italia 1993 da Anabasi
Sceneggiatura di film ambientata nella Londra della Tatcher, tra ragazzi di strada, droghe psichedeliche, case occupate, e una enorme disperazione.
Testo estremamente londinese, non trasportabile altrove, a il cui sottofondo è la musica dei rave party.
Interessantissimi i due saggi che chiudono il libro, uno sulla costruzione della colonna sonora, e l'altro di Kureishi stesso, che parla dell'influenza dei Beatles sulla cultura dei giovani middle class inglesi.
Screenplay of the film set in Tatcher's London, including ragged children, psychedelic drugs, squats, and a huge despair.
Extremely London text, that can't be transported elsewhere, which background is the music of rave parties.
Interesting the two essays that close the book, one about the building of the soundtrack, and the other of Kureishi himself, who speaks of the influence of the Beatles on the culture of the young British middle class.
Iscriviti a:
Post (Atom)