Curzio Malaparte
My rating: 4 of 5 stars
Prima pubblicazione 1949
Difficile recensire questo libro, questo libro oscenamente barocco, pieno di disgusto. Del disgusto che l'autore riserva praticamente a qualsiasi cosa, le donne, gli omosessuali, il popolo napoletano, che lo disgusta e lo attira insieme, l'esercito americano, i fascisti, i tedeschi, i partigiani. E del disgusto che le scene che descrive generano nel lettore, così baroccamente, oscenamente crude.
La sensazione che se ne ricava è di estrema abiezione morale, di eccesso, di fantasia infiammata e sovraccarica, di un immenso desiderio di morte.
Un capolavoro, ma di quelli da non rileggere.
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