Marco Mazzanti
My rating: 3 of 5 stars
Pubblicato 1 ottobre 2008 da Demetra
L'idea di base è buona, un albino nato cieco che, recuperata la vista, si fa assassino in nome del colore, però il romanzo è un po' una barca priva di direzione.
Innanzi tutto l'ambientazione, che pare voler essere storica, senza poi esserlo, confonde il lettore. Una storia del genere non necessita di ambientazione, e quindi tirare a un certo punto in ballo Roma e le sue battaglie con i barbari è fuorviante, senza contare che alla luce di questo fatto storico tutto il resto è storicamente mal collocato.
Poi gli assassini si moltiplicano, e, soprattutto per uno di loro, non si capisce in che cosa consista la relazione con l'assassino albino.
Insomma una trama improbabile, che nemmeno la scrittura sorregge, in quanto macchinosa e poco naturale.
Si consiglia al giovane autore un'attenta lettura di "On writing" di Stephen King, unita a un deciso aggiornamento degli aggettivi.
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