Jill Alexander Essbaum
My rating: 3 of 5 stars
Pubblicato il 17 marzo 2015 da Random House
Anna è una moderna Bovary che della sua famosa antesignana ha tutta l'inquietudine, con l'aggravante di essere un'americana che vive in Svizzera, sposata a uno svizzero. Anna pare essere incapace di amare. Non ama veramente il marito, e molto probabilmente non ama veramente né i suoi figli né se stessa. In compenso si illude di aver amato moltissimo un amante occasionale che è il vero padre della sua terza figlia. Gli amanti occasionali paiono essere l'unico modo che Anna è riuscita a escogitare per curare il proprio male di vivere e la sua mancata integrazione, che nemmeno il forzato tentativo che passa attraverso lo studio del tedesco riesce a portare a termine. Anna vaga qua e là, estranea e alienata, facile e volonterosa preda di qualsiasi uomo la desideri, fino a quando l'improvvisa morte di uno dei suoi figli non farà scoprire i suoi infiniti segreti. Nonostante sia ben scritto, non ho amato particolarmente questo libro: la particolare inquietudine di Anna non è in realtà così rara, però il suo modo di partecipare alla vita e di rapportarsi con le persone è più letterario che realistico.
Anna is a modern Bovary that of her famous predecessor has all the
anxiety, with the aggravating circumstance of being an American who
lives in Switzerland, married to a Swiss. Anna seems to be unable to
love. She doesn't really loves her husband, and most likely do not truly
love nor his children or herself. In return, she is under the illusion
that she loved very much an occasional lover, who is the real father of
her third daughter. Occasional lovers seem to be the only way that Anna
has managed to contrive to cure her pain by living and its lack of
integration, which even the forced attempt passing through the study of
German can't accomplish. Anna wanders here and there, alien and
alienated, easy and willing prey to any man desires, until the sudden
death of one of his children will discover her infinite secrets of Anna.
Although the book it is well written, I haven't particularly loved it:
the particular restlessness of Anna is actually not so rare, but his way
to participate in the life and relate with people is more literary than
realistic.
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