giovedì 15 gennaio 2015

Assimilated Jews in the Warsaw Ghetto, 1940-1943

Assimilated Jews in the Warsaw Ghetto, 1940-1943Katarzyna Person
My rating: 4 of 5 stars

Pubblicato il 15 maggio 2014 da Syracuse University Press
Un saggio molto interessante e molto ben documentato su un "episodio" eclatante, eppure poco conosciuto nei dettagli come quello della costituzione, vita quotidiana, deportazione e rivolta del ghetto ebraico di Varsavia.
A distanza di tanti anni, noi che conosciamo i fatti mostruosi della seconda guerra mondiale solo per quello che leggiamo sui libri, siamo tentati di pensare agli ebrei dell'epoca come a un corpo monolitico, un po' come volevano interpretarli i nazisti per disumanizzarli.
La realtà è che, come è logico che sia, gli ebrei non esistevano come corpus, ma i discendenti di israeliti appartenevano a un'infinita varietà di correnti politiche, linguistiche e filosofiche, e molti non erano più nemmeno di religione ebraica.
La Person focalizza il suo studio su alcune di queste correnti, quelle costituite da persone che prima della guerra si erano completamente assimilate alla società polacca, ne avevano assunto la lingua, la cultura e la religione, e ne studia reazioni e ruoli, oltre che le interazioni con le altre correnti, costituite da ebrei ortodossi che parlavano ebraico o yddish, oppure da sionisti politicizzati. Ne segue anche il percorso nel corso della rivolta e alla fine della guerra, puntando il dito sul permanere dell'antisemitismo nella società polacca e all'interno dello stesso Partito Comunista, che portò molti dei sopravvissuti all'olocausto a mantenere la facciata di una falsa identità cattolica o a emigrare in Palestina.
Lettura interessante anche per i non specialisti.


A very interesting and very well documented essay on an "episode" striking, yet little known in detail, as that of the constitution, daily life, deportation and revolt of the Jewish ghetto in Warsaw.
After so many years, we, that know the monstrous facts of World War II only to what we read in books, are tempted to think the Jews of the time as a monolithic body, a little bit in the way the Nazis wanted to dehumanize them.
The reality is that, as is logical, the Jews did not exist as a corpus, but the descendants of Israelites belonged to an infinite variety of political, linguistic and philosophical currents, and many were not even Jewish anymore.
Mr.s Person focuses her study on some of these currents, those consisting of people who before the war had completely assimilated to the Polish society, of wich they had taken language, culture and religion, studying their reactions and roles, as well as the interactions with other currents, consisting of Orthodox Jews who spoke Hebrew or Yddish or of politicized Zionist. She also follows the path in the course of the uprising and the end of the war, pointing to the persistence of anti-Semitism in Polish society and within the Communist Party itself, which brought many of the Holocaust survivors to maintain the facade of a false Catholic identity or emigrate to Palestine.
Interesting reading even for non-specialists.

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