Antonella Tiburzi, Ida Marcheria Aldo Pavia
My rating: 4 of 5 stars
Pubblicato 2006 da Nuova Dimensione
La "solita" testimonianza sulla deportazione ebraica nei lager nazisti, solita, ma diversa e forte, perché è il ricordo disperato di una bambina, di una creatura del tutto estranea alla malvagità che l'ha coinvolta e le ha portato via tutto.
E le ha portato via tutto ben prima che tutta la sua famiglia fosse inghiottita dai crematori di Aushwitz, perché le leggi razziali l'hanno privata della sua migliore amica e della libertà di giocare per strada.
E continuando di umiliazione in umiliazione è continuata ancora quando l'incubo sembrava finito, perché l'Italia, rimasta fascista nella burocrazia se non nelle forme, non provvide al rimpatrio dei superstiti, li condannò all'oblio e alla suprema beffa di dover dimostrare che erano sopravvissuti al lager per dare loro una pensione!
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