Sándor Márai
My rating: 4 of 5 stars
Titolo originale A gyertyák csonkig égnek - 1942
Pubblicato in Italia 6 agosto 1998 da Adelphi
Cosa sono la vita, l'amicizia, l'amore? Cosa significa invecchiare? Qual'è il senso del tradimento e della fuga?
Un romanzo in forma di lungo monologo, nel quale l'ospite, l'amico traditore, è solo un pretesto per farsi e rispondere a queste domande da parte dell'anziano protagonista.
La sua vita è ormai alla fine, e proprio nel momento in cui crede di poter avere le risposte, scopre che le ha già, ma che sono del tutto ininfluenti.
Tutto il libro è percorso dal tema della caccia, vista in analogia alla vita umana e alla società.
E' un paragone che può sembrare stonato alla nostra sensibilità, ma del tutto pertinente per l'epoca in cui è stato scritto il romanzo, e soprattutto per l'ambiente che descrive.
E d'altra parte, forse oggi siamo sensibili alla caccia dell'uomo nei confronti dell'animale, ma molto meno se si parla di caccia dell'uomo nei confronti dell'uomo.
Il libro è molto ben scritto, anche se a volte un po' ripetitivo. Probabilmente l'effetto è voluto, dato che il protagonista è senile, però, per i miei gusti, la lettura ne esce un po' affaticata.
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