Leo Tolstoy
My rating: 5 of 5 stars
Prima edizione 1899
Pubblicato in Italia da Mondadori
Come molti dei libri dell'età più matura di Tolstoj, anche questo esprime una forma di decadenza, una specie di mania depressiva che ha colto il grande scrittore e che lo ha fossilizzato nella categorizzazione dei rapporti, in special modo quelli tra i due sessi. E in effetti tutta la prima parte, quella in cui il protagonista riconosce la sua colpa nei confronti della povera Maslova, ha dei punti forzati, stereotipati, noiosi, così come ne ha la descrizione della vita della grande società moscovita e pietroburghese.
Ma poi, come un soffio d'aria fresca, irrompe la riflessione morale e filosofica sulla giustizia, sul senso di giustizia, sulla bontà della rivoluzione, sul diritto dell'uomo sull'uomo e tutto il libro diventa non solo interessante, ma necessario.
Peccato per l'antiquata, scandalosissima traduzione, e per i frequenti errori di stampa dell'edizione in mio possesso.
Nessun commento:
Posta un commento