My rating: 5 of 5 stars
Pubblicato in Italia 8 novembre 2011 da Sperling & Kupfer
Accidenti a te, Stephen, hai scritto un libro nel quale un qualsiasi tuo fedele lettore riesce a vedere tutti i trucchi, gli ammiccamenti, le riprese e i riciclaggi della tua intera produzione, un libro in cui patentemente gigioneggi col lettore in modi che potrebbero rischiare il lancio dalla finestra del libro stesso.
E invece, anche qui, le pagine si girano quasi da sole, e generano sentimenti così intensi da far piangere quasi quanto mi ha fatto piangere Storia di Lisey.
Non è un horror questo, perché l'orrore è quello del quotidiano, non è un libro di fantascienza, alla fine il mondo resta quello di tutti i giorni, ma è un libro sull'amore che va al di là del tempo e dello spazio.
Accidenti a te, Stephen!
Damn you, Stephen, you have written a book in which any of your faithful readers can recognize all the tricks, the winks, the reiterations and reuses of your entire production, a book in which you patently overact with the reader in ways that could risk the launch by the window of the book itself.
But, even here, the pages turn almost alone, and generate feelings so intense as to cry almost as much made me cry History of Lisey.
This is not a horror, because horror is that of the usual routine, is not a book of science fiction, in the end the world stays the one we experience every day, but it's a book about love that goes beyond time and space.
Damn you, Stephen!
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