Alberto Bevilacqua
My rating: 4 of 5 stars
Prima edizione 1968
Un gatto, un uomo, una guerra, molte guerre, un tradimento.
E l'occhio del gatto è a volte il vero occhio dell'animale, nella sua fotografica ferocia esistenziale, altre volte è invece è la macchina da presa del protagonista, inviato di guerra la cui principale vittima è se stesso.
E poi c'è il tradimento della donna amata, con suo paradossale strascico di Curia Romana, di menzogne e ironia.
Un gioco mortale per tutti i protagonisti, tranne che per il gatto, che è sempre pronto a trovare una sua dimensione.
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