Ayşe Kulin
My rating: 5 of 5 stars
Pubblicato il 26 agosto 2014 da AmazonCrossing
La nostra memoria, divorata dalla costante attualità che ci bersaglia da ogni dove, diventa sempre più corta, al punto che facciamo quasi fatica a ricordarci che poco più di dieci anni fa, a pochi chilometri da dove viviamo le nostre vite perennemente sorprese da qualsiasi minaccia, altre persone, che come noi vivevano vite perennemente sorprese da qualsiasi minaccia, e incredule che a loro potesse capitare qualcosa, si sono ritrovate travolte da una guerra. Quando pensiamo alla guerra pensiamo a qualcuno che viene da fuori per portarci via qualcosa che è nostro. E invece no. La guerra che ha travolto e polverizzato la ex Jugoslavia è nata da dentro, fomentata, nutrita e resa ipertrofica da una incredibile valanga di menzogne, e da quel parlare "alla pancia" che è sempre più pericolosamente di moda. Scritto con la mano lieve di un romanzo, e avente come nucleo narrativo una contrastata storia d'amore, Rose of Serajevo scrive un diario preciso, puntuale e brutale degli avvenimenti di una guerra scatenata in nome di un'etnia e di una religione, entrambi concetti che servono solo a stendere una pallida mano di necessità sull'ingordigia e sulla cattiveria cieca.
Our memory, consumed by the constant latest news that targets us from
everywhere, become shorter and shorter, to the point that is almost
hard to remember that just over ten years ago, not far from where we
live our lives perpetually surprises from any threat, other people, that
as we lived lives perpetually surprises from any threat, and in
disbelief that something could happen to them, found themselves
overwhelmed by a war. When we think of war, we think of someone who
comes from outside to take away something that is ours. But no. The war
that has engulfed and pulverized the former Yugoslavia was born from
within, encouraged, nurtured and made from hypertrophic an incredible
avalanche of lies, and from the speaking "the belly" that is dangerously
increasing fashion. Written with the light hand of a small novel, and
having as the core narrative a troubled love story, Rose of Sarajevo
writes a accurate, timely and brutal diary of the events of a war waged
in the name of ethnicity and religion, both concepts which only serve to
apply a pale coat of necessity upon greediness and blind malice.
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